Tutto il porno e la violenza che girano su X

«X dice "sì" al porno», «Elon Musk sdogana il porno su X», «Da Twitter a X e adesso da X a XXX». Sono alcuni titoli di media italofoni che si incontrano facendo una veloce ricerca su Google. In realtà le cose non stanno proprio così: i contenuti per adulti inondano il social di Elon Musk da tempo, da quando ancora si chiamava Twitter. C’è però una novità: X ha aggiornato le sue politiche in materia di pornografia e contenuti violenti.
Ieri l’account Safety di X ha condiviso le nuove linee guida attraverso un post in cui si legge: «Abbiamo lanciato policy sui contenuti per adulti e sui contenuti violenti per portare maggiore chiarezza e trasparenza alle nostre regole».
Di fatto i contenuti pornografici e violenti sono consentiti, come in passato, ma la loro visualizzazione sarà bloccata agli utenti minori di 18 anni o a quelli che abbiano esplicitamente scelto, nelle impostazioni, l'opzione di non vederli.
Sulla pagina del Centro assistenza di X si legge che è possibile «condividere nudità o comportamenti sessuali di adulti prodotti e distribuiti consensualmente, a condizione che siano adeguatamente etichettati e mostrati in maniera troppo esplicita». E ancora: «Riteniamo che gli utenti debbano poter creare, distribuire e consumare materiale relativo a temi sessuali purché sia prodotto e distribuito consensualmente. L'espressione sessuale, sia visiva che scritta, può essere una forma legittima di espressione artistica. Crediamo nell'autonomia degli adulti di impegnarsi e creare contenuti che riflettano le proprie convinzioni, desideri ed esperienze, compresi quelli relativi alla sessualità. Bilanciamo questa libertà limitando l'esposizione ai contenuti per adulti per i bambini o gli utenti adulti che scelgono di non vederli. Vietiamo inoltre i contenuti che promuovono lo sfruttamento, il mancato consenso, l'oggettificazione, la sessualizzazione o il danno ai minori e comportamenti osceni. Inoltre, non consentiamo la condivisione di contenuti per adulti in luoghi altamente visibili come foto del profilo o banner».
X poi spiega cosa intende per «contenuto per adulti»: si tratta di «materiale prodotto e distribuito consensualmente che raffigura nudità o comportamenti sessuali di adulti che siano pornografici o destinati a provocare eccitazione sessuale. Ciò vale anche per contenuti generati dall'intelligenza artificiale, fotografici o animati come cartoni animati, hentai o anime. Gli esempi includono raffigurazioni di: nudità totale o parziale, compresi primi piani di genitali, glutei o seni; comportamento sessuale esplicito o implicito o atti simulati».
Come detto, i contenuti pornografici sono sempre stati consentiti sulla piattaforma di Elon Musk, tant’è che una ricerca britannica del 2023 ha evidenziato come gli adolescenti entrino in contatto con più materiale pornografico su X che sui siti per adulti. Inoltre, le content creator attive su OnlyFans spesso utilizzano l’ex Twitter per promuovere il proprio lavoro, senza troppe censure, come avviene, ad esempio su Instagram.
Per quanto riguarda invece i contenuti violenti, il Centro assistenza del social media puntualizza: «È possibile condividere contenuti violenti se adeguatamente etichettati, non troppo espliciti e non eccessivamente cruenti o raffiguranti violenza sessuale, ma non è consentito minacciare, incitare, glorificare o esprimere desiderio di violenza in modo esplicito». Anche su questa tematica, X è sempre stato molto tollerante. Esempi recenti sono le immagini dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza o quelle dei bambini morti tra le macerie. Filmati spesso virali, talmente raccapriccianti da togliere il sonno per giorni.