Uccisa una giornalista di Ukrinform nel raid sulla regione di Kiev

Tra le vittime raid russo di stanotte sulla regione di Kiev c'è una giornalista di Ukrinform, Tetiana Kulyk, autrice e conduttrice del progetto «Nazione degli invincibili» che ha ricoperto il ruolo di caporedattrice della redazione multimediale. Lo scrive la stessa agenzia ucraina.
Kulyk «era una grande giornalista, ha realizzato molti programmi sulla nostra lotta e sui nostri eroi. Ieri abbiamo parlato di preparare un'intervista con Kyrylo Budanov. Rimarrà sempre nei nostri cuori» e «vendicheremo la nostra collega con materiali che espongano i crimini di guerra» russi, ha detto il direttore generale di Ukrinform Serhiy Cherevaty.
Kulyk è rimasta uccisa insieme a suo marito, il chirurgo Pavlo Ivanchov, quando l'attacco di droni russi ha colpito la loro casa nel distretto di Bucha dell'oblast di Kiev. Il raid ha provocato un incendio nella loro abitazione.
Kulyk era un membro dell'Unione nazionale dei giornalisti dell'Ucraina. Prima di approdare a Ukrinform, ha lavorato come caporedattrice del dipartimento del programma di affari pubblici e presentatrice presso il Central Channel (Kdtrk), il servizio mondo della radio ucraina e presentatrice televisiva presso la tv pubblica. Ha studiato presso la Università nazionale della cultura e delle arti ucraina.
Secondo l'Institute of Mass Information dell'Ucraina, Tetiana Kulyk è diventata la 98esima nella lista degli impiegati dei media uccisi dalla Russia dall'inizio dell'invasione tre anni fa. «I giornalisti stanno attualmente lavorando in Ucraina in condizioni di rischio elevato» e «i crimini sistematici della Russia contro giornalisti e media in Ucraina rappresentano una seria minaccia alla libertà di parola e alla sicurezza dell'informazione, minando i valori democratici e i diritti umani», sottolinea Ukrinform.