UE, accordi di riammissione dei migranti alla lente

«Attualmente l’UE ha accordi di riammissione con 24 Paesi, alcuni funzionano, altri meno. Rafforzeremo i negoziati su questo, ma intendo anche usare per la prima volta la normativa entrata in vigore a febbraio sui visti: saranno preparate relazioni annuali per i Paesi terzi in cui sarà valutato il livello di cooperazione sulle riammissioni», così ha detto la commissaria UE, Ylva Johansson, illustrando le proposte per il Patto su asilo e migrazione.
«Questo potrà avere un effetto positivo o negativo sulla politica dei visti dell’Unione europea verso quei Paesi».
Per rendere più efficace la politica dei rimpatri sarà inoltre nominato un «coordinatore dei rimpatri» che lavorerà col «network degli esperti sui rimpatri degli Stati membri».
«Se un Paese ritiene di essere sotto pressione - e questo può significare che i flussi sono troppo forti per essere gestiti, oppure che c’è una combinazione di fattori, come ad esempio un terremoto, o la pandemia - potrà chiedere l’attivazione del meccanismo di solidarietà obbligatoria. Sarà poi la Commissione europea a valutare la sua entrata in funzione», ha aggiunto Johansson.