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Un altro massiccio attacco russo, nella notte, su Kiev

Sei quartieri della capitale ucraina colpiti nel lancio, da parte di Mosca, di droni e missili balistici: il bilancio è di almeno 2 morti e 13 feriti – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Un altro massiccio attacco russo, nella notte, su Kiev


Red. Online
10.07.2025 06:42
21:44
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Estonia, espulso un russo per rapporti con i servizi di Mosca

I servizi di sicurezza estoni hanno espulso oggi un cittadino della Federazione russa accusato di intrattenere rapporti con l'intelligence russa e rappresentare un pericolo per la sicurezza del Paese baltico. Lo comunica il ministero della difesa di Tallinn. Ad aprile e giugno altri due cittadini russi erano stati espulsi dall'Estonia con accuse analoghe.

20:44
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USA coi Volenterosi, Rubio: «Da Lavrov proposta a Trump»

È l'unità, il messaggio immediato della call che dalla Conferenza per la Ripresa dell'Ucraina a Roma si è collegata a Northwood, in Regno Unito, con Keir Starmer ed Emmanuel Macron per fare il punto sui Volenterosi per Kiev. Perché per la prima volta, al formato hanno partecipato anche gli Stati Uniti con l'inviato di Trump, Keith Kellogg.

«Un segnale molto importante», secondo Volodymyr Zelensky che dal Centro congressi La Nuvola di Roma accanto a Giorgia Meloni, si è detto «sicuro» che l'apporto americano «potenzierà insieme la coalizione». Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo Donald Trump, e il suo equilibrismo tra Mosca e Kiev. Testimoniato plasticamente dal segretario di Stato USA Marco Rubio, che in Malesia ha incontrato l'omologo russo Sergei Lavrov, indicando prima che le sanzioni più dure a Mosca restano un'opzione. Poi che Mosca ha condiviso una «nuova idea» sul futuro del conflitto in Ucraina, che sottoporrà al tycoon.

Al momento, non è dato sapere quale sia il contenuto di questo «concetto» espresso da Lavrov a Rubio, che dopo aver espresso delusione per la rigidità del Cremlino sul conflitto, ha sottolineato la necessità di una «roadmap» per raggiungere la pace. Ma per Zelensky c'è poco da discutere, perché «la Russia non si sta preparando per la pace. Invece c'è di nuovo l'ennesima escalation del livello di violenza», e «non vedremo presto un cessate il fuoco».

Con questa premessa, la prima direttrice del sostegno invocato da Kiev riguarda maggiori investimenti per la difesa: «Dobbiamo intercettare i droni, servono nuovi missili, servono nuovi sistemi di difesa. E incoraggio tutti i nostri partner ad aumentare i fondi, aumentare gli investimenti», ha detto il leader ucraino in un appello ribadito poi in particolare a Giorgia Meloni: «Saremmo lieti di vedere investimenti italiani in tutto ciò che protegge le vite in Ucraina», ha detto dopo aver incontrato la premier, che intanto ha confermato il sostegno a Kiev anche attraverso la «cooperazione tra le nostre industrie della difesa», e rivolgendosi ai volenterosi ha parlato di aumentare la «pressione e la deterrenza».

Che ci sia stato un cambio di passo rispetto ai mesi scorsi sembra confermarlo lo stesso Zelensky in serata: con i Volenterosi si è parlato di armi e «ci saranno sempre più investimenti per quanto riguarda questo tipo di produzione, in modo particolare di droni», ha assicurato il leader ucraino. E soprattutto, ci sono segnali incoraggianti sulla ripresa delle forniture USA e sul tema della difesa aerea: «Con il presidente Trump abbiamo un dialogo positivo sui sistemi Patriot. Noi abbiamo fatto una richiesta, 10 sistemi, di questo si sta parlando. La Germania ha detto che può pagare, e c'è un accordo, quindi desidera pagare per due sistemi», ha annunciato Zelensky. Confermando quanto già dichiarato in mattinata da Friedrich Merz secondo cui Berlino sta «trattando» con gli americani in questo senso. «Poi, quattro sistemi da parte della Norvegia e ci sono altri accordi bilaterali», ha spiegato il leader di Kiev, evocando un vero e proprio «schema di finanziamento» pronto a concretizzarsi.

Nel frattempo, Kiev e Londra hanno firmato a Roma un accordo per la consegna di 5.000 nuovi missili di difesa anti-aerea modello Thales, definito «storico» dai media ucraini. E dal Regno Unito è giunto il segnale di una svolta anche operativa dei Volenterosi: dopo aver evocato «più pressione» su Putin, Keir Starmer ed Emmanuel Macron hanno annunciato che i piani per la forza di peacekeeping postbellica dei volenterosi «sono pronti», e che un «quartier generale della coalizione è già aperto a Parigi.

Il tema della difesa militare va di pari passo con un altro strumento chiave di pressione su Mosca: »Abbiamo bisogno di sanzioni forti dagli Stati Uniti«, ha detto Zelensky durante la call, ringraziando poi i senatori USA Richard Blumenthal e Lindsey Graham - anche loro presenti alla riunione a Roma - per l'iniziativa al Congresso USA in questo senso. Un appello che trova la sponda di Meloni, che ha chiesto di »rafforzare la pressione nei confronti della Russia, soprattutto utilizzando lo strumento delle sanzioni«.

18:36
18:36
Berna e Kiev firmano trattato internazionale per ricostruzione

La Svizzera e l'Ucraina hanno firmato oggi a Roma un trattato internazionale per la cooperazione nella ricostruzione del Paese distrutto dalla guerra di aggressione russa.

Nella capitale italiana è in corso fino a domani la Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina.

Le basi giuridiche dell'accordo bilaterale è costituita dal trattato internazionale approvato dal Consiglio federale il 25 giugno scorso. L'accordo sottolinea il maggiore coinvolgimento del settore privato svizzero nei progetti di ricostruzione in Ucraina e l'impegno a lungo termine della Confederazione.

La delegazione svizzera a Roma ha lanciato diversi progetti di sostegno in occasione della conferenza, ha indicato stasera il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR). Questi progetti si concentrano, tra l'altro, sulla decentralizzazione e sull'istruzione e formazione democratica in Ucraina. La firma di altri progetti è prevista per domani.

Insieme al Basel Institute on governance, la Svizzera ha anche organizzato una discussione sugli sforzi in corso in Ucraina per prevenire e combattere la corruzione.

Alla quarta Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina dopo l'invasione militare russa la Svizzera è rappresentata dall'ambasciatore Jacques Gerber, mentre l'Ucraina dalla vice prima ministra e ministra dell'Economia, Yulia Svyrydenko.

Fino alla fine di maggio di quest'anno, la Confederazione aveva già stanziato circa 5,16 miliardi di franchi per sostenere le popolazioni colpite dalla guerra in Ucraina e in Svizzera. Dal 2025 al 2036, Kiev sarà sostenuta con altri 5 miliardi di franchi.

A livello europeo, oggi è stato lanciato a Roma un nuovo fondo per riparare i danni causati dalla guerra in Ucraina. Il settore privato contribuirà al fondo. Il denaro sarà destinato in particolare alla riparazione e alla nuova costruzione di impianti energetici, ma anche ad aziende industriali e centri dati digitali.

Secondo le informazioni fornite da Berlino, il nuovo fondo ammonterà inizialmente a un miliardo di euro. Secondo i dati ufficiali, ad oggi sono stati mobilitati più di 16 miliardi di euro in quattro conferenze per la ricostruzione. Il costo totale della ricostruzione in Ucraina è stimato dalla Banca Mondiale in oltre 500 miliardi di euro. Kiev chiede la confisca dei beni russi per pagarli.

L'impulso per un ampio accordo sul processo di ricostruzione politica in Ucraina era stato dato a Lugano nel luglio 2022: all'allora Lugano Recovery Conference, presieduta dal consigliere federale Ignazio Cassis e dal primo ministro ucraino Denys Shmyhal, i rappresentanti di 59 Stati e organizzazioni internazionali avevano discusso i punti chiave che sono stati poi formulati nella Dichiarazione di Lugano e nei Principi di Lugano.

17:51
17:51
Firmata a Roma intesa GB-Ucraina per 5.000 missili Thales

È stato ufficialmente firmato oggi dal governo britannico e da quello ucraino l'accordo, annunciato tempo fa da Londra, per la consegna di 5'000 nuovi missili di difesa anti-aerea modello Thales a Kiev: accordo definito «storico» dai media ucraini.

L'intesa è stata firmata a Roma, a margine della conferenza sulla ricostruzione, dalla vicepremier Angela Rayner, che ha incontrato il presidente Volodymyr Zelensky. Rayner ha rappresentato Starmer, rimasto a Londra per il vertice col presidente francese Emmanuel Macron. Confermato anche l'impegno britannico - già noto - di fornire aiuti a Kiev nel 2025 per altri 283 milioni di sterline (306 milioni di franchi).

16:57
16:57
Wang a Lavrov: pronti a elevare coordinamento strategico

La Cina è pronta «a lavorare con la Russia per elevare il coordinamento strategico, per tutelare i rispettivi interessi in materia di sicurezza e sviluppo, e sostenere reciprocamente il ringiovanimento» nazionale.

Il ministro degli Esteri Wang Yi, incontrando l'omologo russo Serghei Lavrov a margine della ministeriale degli esteri dell'Asean di Kuala Lumpur, in Malesia, ha aggiunto - secondo i media statali - che Cina e Russia «dovrebbero rafforzare il coordinamento strategico nell'ambito della cooperazione nell'Asia orientale, rimarcando l'importanza di sostenere un'architettura regionale incentrata sull'Asean, aperta e inclusiva».

16:57
16:57
Starmer e Macron ai Volenterosi, più pressione su Putin

Il premier britannico Keir Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron hanno sollecitato i partner della cosiddetta coalizione dei volenterosi a intensificare «le pressioni» sul presidente Vladimir Putin per spingere la Russia a negoziare la pace in Ucraina.

I due lo hanno sottolineato intervenendo da Londra, dopo aver visitato una base militare, alla videocall con gli altri leader alleati riuniti a Roma per la conferenza sulla ricostruzione. Starmer e Macron hanno confermato il loro asse a sostegno di Kiev, rivendicando la guida di un'ipotetica futura missione militare postbellica di garanzia in Ucraina.

«Dobbiamo riorientare i nostri sforzi per preparare la pace, forzando Putin a sedersi al tavolo negoziale: solo una pressione coordinata può fare la differenza», ha detto Starmer dopo l'intervento video, invocando l'unità fra USA e alleati europei. Le pressioni sul presidente russo «vanno aumentate», gli ha fatto eco Macron, con un riferimento evidente a ulteriori sanzioni anti Mosca.

I due leader si sono collegati con Roma dalla base militare di Northwood, a nord-ovest di Londra, sede del centro di comando della Nato nel Regno Unito. E dopo aver concluso il vertice bilaterale britannico-francese di Downing Street, allargato a diversi ministri, appuntamento finale della visita di Stato di tre giorni del presidente francese nel Regno, iniziata martedì.

16:56
16:56
Mosca: 3 droni ucraini abbattuti sulla regione della capitale

Tre droni lanciati dalle forze ucraine sono stati abbattuti sulla regione di Mosca nel pomeriggio di oggi, secondo quanto reso noto dal ministero della difesa. Nell'arco di un'ora e mezza, dalle 15:00 alle 16:30 ora locale (dalle 14:00 alle 15:30 ora svizzera) sono stati intercettati 25 velivoli senza pilota su tutto il territorio della Russia: 14 sulla regione di Bryansk, 8 su quella di Belgorod e 3, appunto, su quella di Mosca.

15:55
15:55
Merz: trattiamo l'acquisto di Patriot USA da girare a Kiev

Il governo federale tedesco intende acquistare dagli Stati Uniti sistemi di difesa aerea Patriot per metterli a disposizione dell'Ucraina: lo ha detto a Roma il cancelliere tedesco Friedrich Merz.

Durante un incontro con i giornalisti a margine della conferenza sull'Ucraina Merz ha rivelato di averne già parlato con il presidente Trump: «Gli americani ne hanno in parte bisogno anche loro, ma ne hanno molti», e che i due ministri della difesa sono impegnati a negoziare proprio questa possibilità.

14:42
14:42
«Prendeva troppi appunti»: un'interprete accusata di spionaggio

Un'interprete al servizio delle istituzioni europee è stata esclusa dalla Commissione europea dopo essere stata sorpresa a dicembre a prendere appunti durante un vertice a porte chiuse tra il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy e i leader dell'Ue. Lo ha rivelato Le Monde, sollevando l'ipotesi di un possibile caso di spionaggio a favore della Russia, e oggi un portavoce della Commissione ha confermato l'accaduto.

«Non si tratta di un'ex dipendente, bensì di una freelance», ha spiegato. Si è trattato di «una non conformità alle linee guida applicabili» perché l'interprete «stava prendendo una quantità eccessiva di appunti, cosa non prevista in quel contesto». A seguito dell'episodio, avvenuto durante una sessione riservata del Consiglio europeo, la Commissione ha deciso di congedarla.

Secondo Le Monde, l'interprete con doppia cittadinanza francese e ucraina e origini russe, sarebbe stata vista da colleghi cechi mentre prendeva appunti in cabina, in violazione delle rigide regole sulla riservatezza. I funzionari della Commissione sarebbero intervenuti prontamente, sequestrando le note e allontanandola dalla sede.

L'incontro si era svolto in un momento particolarmente delicato, poche settimane dopo la rielezione del presidente statunitense Donald Trump, con i capi di Stato e di governo Ue riuniti per discutere della situazione in Ucraina e del sostegno europeo a Kiev.

Secondo Le Monde, tra l'altro, l'interprete ha continuato a lavorare per altre istituzioni, risultando accreditata presso la Nato, la Rappresentanza permanente francese a Bruxelles e diversi ministeri francesi, ma le autorità ucraine l'avrebbero già inserita nella «lista nera», sospettandola di contatti con funzionari russi. Interpellata dal quotidiano francese, la donna ha dichiarato di non aver mai violato la riservatezza, affermando di aver sempre «rispettato gli standard etici della professione».

14:26
14:26
«Sanzioni più dure a Mosca? Un'opzione disponibile»

Sanzioni più dure alla Russia sono un'opzione disponibile. Lo ha detto il segretario di Stato Marco Rubio a Kuala Lumpur, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg.

«Abbiamo bisogno di una roadmap» su come poter mettere fine alla guerra in Ucraina, ha detto Rubio, assicurando che gli Stati Uniti si impegnano con tutte le parti in causa per quanto riguarda l'Ucraina e la Russia, riferiscono i media americani.

14:25
14:25
Lavrov e Rubio hanno parlato di Ucraina, Siria, Iran

Nel loro incontro di oggi a Kuala Lumpur, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e il segretario di Stato Usa Marco Rubio hanno avuto un «concreto e franco scambio di opinioni sull'Ucraina, la situazione in Iran e Siria, così come su una serie di altri problemi internazionali». Lo afferma in una nota il ministero degli Esteri di Mosca.

Il ministero degli Esteri russo ha affermato che nel colloquio odierno a Kuala Lumpur, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e il segretario di Stato americano Marco Rubio hanno «confermato» tra l'altro l'impegno reciproco a «ripristinare la cooperazione economica ed umanitaria russo-americana e i contatti senza ostacoli tra le società dei due Paesi, che potrebbero essere facilitati, in particolare, dalla ripresa dei collegamenti aerei diretti».

Le due parti, aggiunge in una nota il ministero russo,«continueranno il dialogo costruttivo e reciprocamente rispettoso su un crescente numero di questioni di mutuo interesse».

12:00
12:00
Ucciso a colpi d'arma da fuoco, a Kiev, un colonnello degli 007 ucraini

Un colonnello del Servizio di sicurezza ucraino (Sbu) è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco nel quartiere Holosiivskyi di Kiev. Lo afferma il servizio stampa del Servizio di sicurezza ucraino, ripreso da Ukrainska Pravda.

Intorno alle 9 un uomo si è avvicinato al colonnello dello Sbu Ivan Voronych e ha sparato 5 colpi con una pistola, dandosi poi alla fuga. La vittima è morta sul posto.

10:57
10:57
Morti e feriti per raid ucraini a Belgorod

Due civili sono rimasti uccisi e 6 feriti in bombardamenti ucraini con droni e artiglieria nelle ultime 24 ore sulla regione russa di Belgorod, secondo quanto reso noto dal governatore, Vyacheslav Gladkov.

Stamane, ha precisato Gladkov sul suo canale Telegram, una donna è morta e un uomo è rimasto ferito in un attacco sulla cittadina di Shebekino.

Nelle ore precedenti un uomo era rimasto ucciso e due altri civili feriti in un bombardamento sul villaggio di Kolotilovsky. Altri due feriti sono segnalati nel capoluogo Belgorod e uno nel villaggio di Novosadovy.

10:57
10:57
Merz arrivato alla Conferenza per la ripresa dell'Ucraina

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz è arrivato al Centro Congressi La Nuvola di Roma per partecipare alla Conferenza per la Ripresa dell'Ucraina.

Merz interverrà questa mattina alla sessione plenaria della conferenza insieme alla premier italiana Giorgia Meloni, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, il premier polacco Donald Tusk.

06:43
06:43
Il punto alle 6.30

Almeno due persone sono morte a Kiev nella notte in seguito a un massiccio attacco con droni e missili balistici lanciato sulla capitale ucraina dalle forze russe. «Purtroppo, abbiamo due morti. Queste persone sono state uccise dai russi», ha annunciato su Telegram il capo dell'amministrazione militare della capitale ucraina, Timur Tkachenko, aggiungendo che il bilancio dei feriti è, al momento, di 13 persone.

I droni, o i detriti dei velivoli senza pilota intercettati, hanno colpito edifici residenziali, veicoli, magazzini e uffici, secondo Tkachenko. Giornalisti dell'agenzia di stampa Afp a Kiev hanno udito forti esplosioni sulla città durante la notte. Diverse decine di residenti si sono rifugiati in una stazione della metropolitana nel centro della città. Almeno sei quartieri sono stati colpiti.