Coronavirus

Un lockdown improvvisato intrappola i visitatori di Shanghai Disney

La strategia "zero COVID" cinese ha colpito gli ospiti del parco divertimenti disneyano, bloccati nella struttura in attesa di un tampone negativo – Nel frattempo, nel Paese si continua a fuggire dalle quarantene obbligatorie e si sperimentano nuovi vaccini insoliti
Federica Serrao
01.11.2022 13:30

Bloccati in uno dei posti più felici del pianeta. È quello che è successo a molti visitatori di Shanghai Disney nelle ultime ore. Ma andiamo con ordine: cos'è successo? Ormai, dopo quasi tre anni dal primo contagio di coronavirus, tutti noi conosciamo molto bene le politiche particolarmente restrittive della Cina. Le misure imposte dal Paese, infatti, sono state spesso estreme. Per non parlare dei lockdown, molto più numerosi e molto più severi di quelli vissuti in tante altre nazioni. E così, anche questa volta,  in Cina non ci sono state eccezioni. Dopo aver registrato dieci contagi a Shanghai, trasmessi localmente, in men che non si dica sono state diramate nuove chiusure e nuovi blocchi in tutta la città. L'ennesimo lockdown improvvisato, per portare avanti la strategia "zero COVID", questa volta non ha risparmiato neanche i visitatori del parco divertimenti disneyano, rimasti intrappolati tra giostre e attrazioni in attesa di un tampone negativo, per poter finalmente varcare i tornelli e tornare a casa. 

Obbligo di test negativo

Poteva essere una normale giornata di divertimento. Montagne russe, spettacoli, travestimenti, caramelle. E invece, per i visitatori, una giornata nel magico mondo di Disney, si è rivelata un incubo. Senza preavviso, i cancelli del parco divertimenti sono stati chiusi. Esattamente come era già successo l'anno scorso, a fine novembre. A nulla è servito precipitarsi verso le uscite, per lasciare il parco in fretta e furia. Tutti gli ospiti sono stati respinti, con la stessa motivazione. Nessuno potrà lasciare il parco fino a quando non verrà fornito un documento che attesti un risultato negativo al COVID. Unica nota positiva? Le giostre, volendo, continueranno a funzionare. Una magra consolazione, se pensiamo che chiunque abbia visitato Disney Shanghai da giovedì al giorno della chiusura sarà costretto a fornire ben tre risultati di tampone negativo al COVID, per tre giorni di fila. Nel frattempo, il parco rimarrà chiuso fino a data da destinarsi, e i biglietti già acquistati saranno rimborsati o ne sarà cambiata la validità. 

Fuga di massa dal posto di lavoro

Ma le chiusure improvvise non hanno interessato solo il parco divertimenti a tema Disney. Una vicenda simile ha coinvolto anche una filiale di IKEA - sempre a Shanghai - e diversi posti di lavoro. Come accaduto alla fabbrica Foxconn di Apple a Zhengzhou. Qui, decine di dipendenti hanno sfondato il blocco imposto dalle autorità, precipitandosi al di fuori della struttura per evitare la quarantena che sarebbe stata loro imposta dopo la conferma di alcuni casi di positività al coronavirus nel campus di Foxconn. Nei video condivisi online, si vedono centinaia di persone fuggire con i propri effetti personali, scavalcando le recinzioni dello stabilimento. Un comportamento che ha fin da subito allarmato le autorità, che si sono precipitate a isolare i lavoratori in fuga, col timore che, rientrando nei propri luoghi di origine, potessero contribuire a diffondere il virus in altri territori cinesi, aumentando il rischio di ulteriori focolai. Un'altra mossa della strategia "zero COVID", insomma. Che però, anche in questo caso, come già accaduto in passato, potrebbe causare danni importanti all'economia cinese. Anche nel caso di Foxconn, infatti, i rischi non sono trascurabili. Secondo quanto riportato dal quotidiano locale Henan Daily, il capo della divisione che assembla gli iPhone 14 avrebbe dichiarato di aver un "bisogno disperato" di dipendenti, proprio per sostenere la produzione dello smartphone, al momento nel picco della domanda. Stando alle prime stime, infatti, circa il 30% della produzione di iPhone nella fabbrica di Zhengzhou potrebbe pagare la fuga dei lavoratori avvenuta nelle scorse ore. 

Il nuovo vaccino per inalazione

Ma torniamo per un attimo a Shanghai. Nella città che ha "intrappolato" i visitatori in un parco divertimenti, stanno venendo introdotti dei vaccini alquanto insoliti. Dimenticate la classica iniezione. Quello che si sta sperimentando a Shanghai è un vaccino che viene inalato. Come viene spiegato da Reuters, la nuova strategia per la vaccinazione è stata prodotta dall'azienda farmaceutica cinese CanSino Biologics e sta venendo utilizzata come dose di richiamo. Su Twitter, in particolare, hanno già cominciato a circolare alcuni video che riprendono la fase della somministrazione. Il vaccino, sotto forma di "nebbia", viene inalato attraverso la bocca da un apposito contenitore, che ricorda una tazza di caffè da asporto. Per completare questa vaccinazione curiosa, ai pazienti viene chiesto di inspirare lentamente e di trattenere il respiro per cinque secondi. Una soluzione alternativa, della durata totale di 20 secondi, che a detta degli scienziati, potrebbe rendere la vaccinazione più accessibile nei Paesi con sistemi sanitari fragili. E non solo. Come riporta Bloomberg, il vantaggio di ricorrere a una vaccinazione di questo tipo è anche strettamente collegato alla paura degli aghi che molte persone hanno. La speranza, dunque, è che molte più persone si convincano finalmente a vaccinarsi, adottando un sistema diverso. Al momento, tuttavia, il vaccino per inalazione rimane disponibile solo come dose booster. La sua efficacia, infatti, non è ancora stata del tutto esplorata, ma come spiega l'immunologa Vineeta Bal, interpellata da Bloomberg, si suppone che le goccioline più grandi del vaccino siano in grado di formare le difese necessarie nelle pareti di bocca e gola, mentre quelle più piccole viaggerebbero, invece, più a fondo nel corpo. 

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