Dopo il maltempo

Un piano di 500 milioni di euro per le zone colpite dall'alluvione in Spagna

È quanto ha annunciato il premier spagnolo Pedro Sanchez: servirà a ritirare le migliaia di tonnellate di fango, detriti e rifiuti dalle strade, riparare le reti idriche e fognarie e gli impianti di depurazione
©Emilio Morenatti
Ats
11.11.2024 14:31

Un piano «urgente e prioritario» stimato in 500 milioni di euro, per ritirare «le migliaia di tonnellate di fango, detriti e rifiuti dalle strade, riparare le reti idriche e fognarie e gli impianti di depurazione» dei 78 municipi colpiti dalle alluvioni, è stato annunciato dal premier spagnolo Pedro Sanchez al termine dell'odierno Consiglio dei ministri.

«È un compito colossale che abbiamo davanti» ed essenziale «per recuperare la normalità», ha detto Sanchez, nell'annunciare un secondo decreto con 110 misure per 3,765 miliardi di euro, dopo quello da 10,6 miliardi approvato la scorsa settimana. «Portano a 4,373 miliardi lo sforzo complessivo» fatto finora dallo Stato per «una risposta immediata alla catastrofe e la ricostruzione delle zone colpite», ha segnalato il premier, assicurando che l misure urgenti entreranno in vigore subito, con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.

Fra queste, Sanchez ha indicato «l'estensione degli aiuti per danni alle case ai proprietari non residenti che le avevano in affitto» e agli inquilini per la perdita di beni. Perché arrivino in maniera più rapida «si realizzerà un anticipo immediato del 50% degli aiuti a tutti i cittadini che li richiedano».

Le famiglie colpite dalla Dana potranno congelare per 12 mesi il pagamento dei mutui ipotecari, mentre 150 alloggi di proprietà del governo spagnolo, nelle zone colpite dalla catastrofe, saranno posti a disposizione delle vittime delle alluvioni rimaste senzatetto in maniera gratuita e immediata. Ad oggi oltre 2800 persone hanno chiesto aiuti diretti per danni alle case e sono state registrate 158'000 richieste al Consorzio di compensazione delle Assicurazioni, dipendente dal ministero di Economia, ha informato il presidente del governo.

«La Spagna intera è coinvolta a Valencia e nelle zone colpite dalla tragedia. Il governo è con le valenziane e i valenziani e ci resterà per tutto il tempo che sarà necessario», ha ripetuto Pedro Sanchez, assicurando che «i tempi del dibattito politico verranno dopo la ricostruzione» in relazione alla collera diffusa fra le popolazioni colpite per la cattiva gestione da parte della comunità Valenziana prima e dopo l'emergenza.

Sanchez ha ringraziato «lo sforzo titanico di abitanti, volontari e terzo settore, assieme ai servitori pubblici di tutte le amministrazioni» dello Stato, della regione e dei comuni «in queste ore così difficili», assieme a quello «formidabile» dei patronati degli imprenditori e dei sindacati.

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