La storia

Un pilota perde i sensi e l’altro è in bagno, 10 minuti senza nessuno ai comandi

La vicenda sul volo Lufthansa Francoforte-Siviglia è avvenuta nel febbraio 2024, i dettagli sono emersi dalla relazione delle autorità spagnole per la sicurezza aerea
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Red. Online
17.05.2025 14:32

Un aereo Lufthansa partito da Francoforte e diretto a Siviglia ha volato per circa dieci minuti con il pilota automatico e senza alcuna supervisione umana. Un’emergenza ad alta quota avvenuta nel febbraio 2024 i cui dettagli – ricostruiti dal Corriere della Sera – sono stati resi noti negli scorsi giorni, dopo che le autorità spagnole della sicurezza aerea hanno pubblicato i risultati del rapporto d'indagine.

Che cosa è successo

La mattina del 17 febbraio 2024 un Airbus A321 di Lufthansa decolla da Francoforte con destinazione Siviglia, volo LH1140. A bordo ci sono 199 passeggeri e 6 membri dell’equipaggio. Attorno alle 11.20, si legge nel rapporto, i due piloti parlano «della situazione meteorologica e sull’aeromobile». Undici minuti dopo, il comandante lascia la cabina per andare in bagno, quello subito dietro la porta blindata che separa le postazioni dei piloti dai passeggeri. Alle 11.32 e 6 secondi il primo ufficiale perde i sensi. Alle 11.40 il comandante «utilizza la procedura standard di ingresso per accedere alla cabina di pilotaggio». Solitamente, chi è all’interno della cabina riceve un avviso sonoro, controlla il monitor collegato alla telecamera e apre la porta. Invece, trascorsi diversi secondi, la porta non si sblocca. Seguono altri quattro tentativi.

A quel punto, il comandante del volo digita il codice segreto per l’accesso di emergenza. Pochi secondi dopo, è il primo ufficiale – che nel frattempo ha ripreso conoscenza – ad aprire finalmente la porta. Il co-pilota appare «pallido e sudato»: ha avuto un malore. Il comandante chiede l’aiuto degli assistenti di volo per aiutare il collega. Interviene anche un medico che viaggia come passeggero e che sospetta un problema cardiaco.

 Alle 11.42 il comandante prende il controllo del velivolo, alle 11.43 e 51 secondi contatta il centro radar e decide di deviare verso l’aeroporto più vicino, quello di Madrid, per far intervenire il personale medico a terra. Il velivolo tocca la pista 18 minuti dopo, senza alcuna conseguenza sui passeggeri e sulla sicurezza del volo.

Le conseguenze

Con il primo ufficiale in cabina privo di sensi e il comandante bloccato fuori, un aereo con oltre 200 persone a bordo ha volato sopra l’Europa senza alcuna supervisione umana per dieci minuti. Analizzando i dati delle scatole nere, gli investigatori hanno notato che durante la perdita di coscienza il primo ufficiale ha «involontariamente azionato interruttori e ha agito sui comandi di volo», ma il pilota automatico e il sistema di spinta dei motori «sono rimasti attivi e la rotta di volo è stata mantenuta».

Nel rapporto lungo 37 pagine pubblicato il 15 maggio, la Commissione d’inchiesta sugli incidenti e gli inconvenienti dell’aviazione civile mette in evidenza «il beneficio di avere un’altra persona autorizzata nella cabina quando uno dei due piloti la lascia per motivi fisiologici o operativi. Pertanto, si considera opportuno fare una raccomandazione a EASA (l'Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza aerea, ndr.) in merito».