Lutto e moda

Un tributo alla regina Elisabetta anche alla London Fashion Week

In soli dieci giorni, lo stilista Richard Quinn ha realizzato più di venti abiti – rigorosamente di colore nero – per rendere omaggio alla sovrana nell'ultima serata della settimana della moda londinese
Federica Serrao
21.09.2022 19:00

Un finale diverso, fuori programma. Inaspettato, ma necessario. È con un tributo alla regina Elisabetta II che si è chiusa ieri sera la settimana della moda di Londra. In soli dieci giorni, lo stilista Richard Quinn ha realizzato da zero più di venti abiti – rigorosamente di colore nero – per omaggiare la sovrana scomparsa lo scorso 8 settembre, a sette giorni di distanza dall'inizio dell'annuale appuntamento con la moda nella capitale inglese.  

«Un modo per elaborare il lutto»

Pizzi lunghi fino al pavimento, veli, copriviso, perline e ricami. Neri, ovviamente. È con questi dettagli che Quinn ha arricchito e personalizzato gli abiti della collezione creata in onore della sovrana. In sottofondo, durante la sfilata, la malinconica Song to the Siren dei This Mortal Coil e al centro della sala un'installazione composta da telecamere e televisori che proiettavano filmati d'archivio di Queen Elizabeth. «Volevamo essere appropriati», ha confessato lo stilista nel backstage, come riporta il Telegraph. «Era un momento storico. Tendenzialmente non ci metteremmo mai a creare qualcosa di nuovo dieci giorni prima di una sfilata. Ma questo era il nostro modo per elaborare il lutto». Un'idea condivisa anche da altri stilisti, che hanno deciso di aprire le loro sfilate mandando sulla passerella un'unica modella vestita con un abito da lutto, prima di procedere con la presentazione delle collezioni. Quinn, al contrario, con i suoi 23 look totalmente dedicati a sua maestà ha deciso di strafare e di distinguersi. E ci è riuscito, visto che la sua collezione non è passata inosservata.

L'ispirazione dai funerali dei reali

Dieci giorni per realizzare più di venti abiti da zero sono pochi anche per chi è un esperto del mestiere. Lo confessa lo stesso Richard Quinn, che ammette di essere a malapena riuscito a dormire nelle notti che lo separavano dalla serata finale. Addirittura, lui e il suo team hanno ultimato gli ultimi capi mentre guardavano il funerale. Per realizzare la collezione, lo stilista ha frugato negli archivi, prendendo ispirazione da outfit indossati dalla famiglia reale in occasione dei funerali di Giorgio VI e della regina Vittoria. Via libera dunque a corpetti attillati, completi di gonne ricamate e veli scuri e pesanti, tutti realizzati con materiali acquistati direttamente da alcuni piccoli negozi del sud di Londra, in particolare vicino allo studio di Quinn a Peckham. 

Quel legame con Queen Elizabeth

Dopotutto, tra Quinn e la regina Elisabetta, un piccolo legame esisteva. In occasione della London Fashion Week del 2018, lo stilista finì sotto i riflettori proprio grazie alla sovrana, all'epoca 92.enne, che fece un'apparizione a sorpresa durante la sua sfilata, dove dalla prima fila si alzò per consegnargli il premio inaugurale "Queen Elizabeth II Award for British Design". Come ricorda sempre il Telegraph, quella del 2018 fu anche la prima sfilata di moda a cui la regina prese parte tra il pubblico, sedendosi accanto ad Anna Wintour, la cosiddetta regina del mondo della moda, nonché direttrice di Vogue America. 

Da Balmoral al funerale

Ma gli omaggi e i collegamenti con la regina non finiscono qui. A margine dell'episodio appena menzionato, nel 2018 Quinn aveva già realizzato una prima collezione dedicata a sua maestà, completa di cappotti swing, stampe floreali e foulard di seta che ricordavano il guardaroba della regina a Balmoral. Colori e stampe nettamente in contrasto con i foulard neri con cui le modelle dello stilista hanno sfilato sulla passarella martedì. 

«La moda è anche un modo per commentare ciò che accade nel mondo», ha ribadito Richard Quinn al termine della sfilata, mentre dei coriandoli neri cadevano dal soffitto, completando il tributo. 

In questo articolo: