Una pillola contraccettiva maschile «on demand»: presto realtà?

Se ne parla da anni. Di più: decenni. Ma mai le ricerche effettuate in laboratorio hanno ottenuto risultati promettenti come quelli di cui si parla in questi giorni. Ci riferiamo alla progettazione di una pillola contraccettiva maschile efficace e sicura, non ormonale e utilizzabile “on demand”. Uno studio finanziato dai National Institutes of Health statunitensi (NIH) e pubblicato due giorni fa sulla rivista Nature Communications mostra come un team di ricercatori sia vicino, vicinissimo, a trovare la soluzione.
Addio nuoto
I test, finora condotti solamente sui topi, hanno sin qui mostrato risultati più che incoraggianti: l’accoppiamento degli animali a cui è stata somministrata la pillola sperimentale non ha portato ad alcuna gravidanza, né sono stati osservati effetti collaterali.
Ma come funziona? Il TDI-11861 (questo il nome assegnato al farmaco) è in grado, sostanzialmente, di “paralizzare” gli spermatozoi, impedendo così al gamete maschile di muovere la “coda” (flagello), spostarsi e, in definitiva, fecondare l’ovulo. L’effetto è ottenuto tramite l’inibizione di un enzima, l’adenilato ciclasi solubile (sAC) responsabile della maturazione dello spermatozoo e fondamentale per il suo spostamento.
I vantaggi
Il TDI-11861, se davvero messo in commercio dopo la sperimentazione sull’uomo, presenterebbe diverse vantaggi. A differenza di molte altre pillole o gel in fase di studio (e a differenza delle pillole femminili), questo contraccettivo non andrebbe a influenzare i livelli ormonali del paziente. Un vantaggio non da poco, dato che uno degli effetti collaterali riscontrati negli altri preparati era proprio l’eliminazione del testosterone.
Ma non finisce qui. Come già detto, la pillola sarebbe utilizzabile “on-demand”. Tradotto: non è necessaria l’assunzione giornaliera. I test condotti sui topi suggeriscono che lo spermatozoo sottoposto agli effetti del medicamento si trova in uno stato di “paralisi” per un tempo di circa tre ore: abbastanza da impedirgli di raggiungere il gamete femminile. Dopo 24 ore, gli effetti del farmaco svaniscono totalmente. Ciò permetterebbe all’uomo di assumere la pillola poco prima del rapporto (gli studiosi stimano sia necessaria almeno un’ora perché abbia effetto) e tornare fertile già il giorno seguente. Insomma, una grande versatilità senza effetti collaterali.
Decisioni quotidiane
Intervistata da BBC News, la dottoressa Melanie Balbach, ricercatrice della Weill Cornell Medicine di New York occupata nello studio, ha dichiarato che il farmaco è «promettente come contraccettivo reversibile e facile da usare. Permetterà agli uomini di prendere decisioni quotidiane sulla propria fertilità». Un concetto evidenziato anche da Allan Pacey, professore di andrologia presso l'Università di Sheffield: «C'è un bisogno impellente di un contraccettivo orale efficace e reversibile per gli uomini e, sebbene nel corso degli anni siano stati sperimentati molti approcci diversi, nessuno ha ancora raggiunto il mercato. L'approccio qui descritto, che consiste nell'eliminare un enzima chiave nello sperma, fondamentale per il movimento degli spermatozoi, è un'idea davvero innovativa. Se gli esperimenti sui topi possono essere replicati nell'uomo con lo stesso grado di efficacia, allora questo potrebbe essere il contraccettivo maschile che stavamo cercando». Ma funzionerà anche sull’uomo? Attualmente sono stati effettuati test sullo sperma umano in laboratorio «e TDI-11861 funziona esattamente allo stesso modo. Credo davvero che ciò apra le prospettive di una sperimentazione umana».
Ma attenzione: «Non proteggerà dalle infezioni sessualmente trasmissibili».