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Decine, secondo fonti ospedaliere, i palestinesi uccisi oggi dall'esercito israeliano: almeno 4 i bambini - Continuano gli attacchi in Cisgiordania - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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16:30
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54 palestinesi uccisi oggi, soprattutto a Gaza City
Sale a 54 il numero dei palestinesi uccisi dal fuoco dell'esercito israeliano dall'alba di oggi: lo affermano fonti ospedaliere della Striscia di Gaza, controllata da Hamas, ad al-Jazeera.
Delle vittime 31 sono state uccise a Gaza City e sette sono morte mentre cercavano aiuti disperatamente necessari nelle zone centrali e meridionali della Striscia.
16:02
16:02
Gaza: 64.231 morti dall'ottobre 2023
Il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza ha raggiunto quota 64.231, la maggior parte delle quali donne e bambini, dall'inizio dell'aggressione israeliana nell'ottobre 2023. Lo riporta l'agenzia palestinese Wafa sul suo sito. Almeno altre 161.583 persone sono rimaste ferite.
Il bilancio delle vittime è ancora incompleto, poiché molte vittime restano intrappolate sotto le macerie, inaccessibili alle ambulanze e ai soccorritori.
Fonti hanno dichiarato alla Wafa che nelle ultime 24 ore sono stati trasportati negli ospedali di Gaza 84 corpi e 338 feriti.
14:33
14:33
Secondo l'IDF 200.000 residenti resteranno a Gaza city
La Forza di difesa israeliana (Idf) stima che circa 200 mila su circa un milione di abitanti di Gaza City non si sposteranno dalla città nonostante gli ordini di evacuazione totale per la popolazione che arriveranno nei prossimi giorni. Lo riferiscono i media israeliani.
Prima dell'ultima fase dell'operazione, Gaza City contava circa un milione di residenti. Circa 80mila persone si sono già spostate verso il sud della Striscia, ma molti altri, soprattutto anziani, malati e famiglie che temono un nuovo sfollamento, scelgono o sono costretti a restare.
«Non c'è un posto sicuro nella Striscia, ovunque andiamo veniamo colpiti», ha detto un residente del quartiere Rimal, spiegando perché preferisce restare a Gaza City. Le organizzazioni umanitarie avvertono che un nuovo esodo di massa aggraverebbe la crisi già drammatica, mentre l'Idf sostiene che Hamas ostacola le evacuazioni per usare i civili come scudi umani. Quartieri come Zeitoun e Sabra sono già stati in gran parte rasi al suolo dai bombardamenti.
14:26
14:26
Herzog dal Papa: «Garantiamo la sicurezza dei cristiani»
«Israele si sta impegnando in ogni modo possibile per riportare a casa gli ostaggi tenuti in brutale prigionia da Hamas», «Israele anela a un giorno in cui i popoli del Medio Oriente, i Figli di Abramo, vivranno insieme in pace, collaborazione e speranza. Tutti i leader di fede e di buona volontà devono essere uniti nel chiedere l'immediato rilascio degli ostaggi come primo e fondamentale passo verso un futuro migliore per l'intera regione». Lo afferma il presidente israeliano Isaac Herzog su X dopo l'incontro con papa Leone in Vaticano.
«L'ispirazione e la leadership del Papa nella lotta contro l'odio e la violenza e nella promozione della pace nel mondo sono apprezzate e vitali. Non vedo l'ora di approfondire la nostra cooperazione per un futuro migliore di giustizia e compassione», scrive Herzog su X, ringraziando papa Leone per «il caloroso benvenuto». «Israele - aggiunge - si impegna a garantire la sicurezza e il benessere delle comunità cristiane in Terra Santa».
Il presidente israeliano si è intrattenuto Oltretevere quasi tre ore. Dopo l'udienza privata con il Pontefice, i tradizionali colloqui in Segreteria di Stato, quindi una visita alla biblioteca vaticana.
Da parte sua un comunicato pubblicato dal Vaticano afferma che «nel corso dei cordiali colloqui con il Santo Padre e in Segreteria di Stato è stata affrontata la situazione politica e sociale del Medio Oriente, dove persistono numerosi conflitti, con particolare attenzione alla tragica situazione a Gaza», «si è parlato di come garantire un futuro al popolo palestinese e della pace e stabilità della Regione, ribadendo da parte della Santa Sede la soluzione dei due Stati, come unica via d'uscita dalla guerra in corso. Non è mancato un riferimento a quanto accade in Cisgiordania e all'importante questione di Gerusalemme».
«Si è auspicata - continua il comunicato - una pronta ripresa dei negoziati affinché, con disponibilità e decisioni coraggiose, nonché con il sostegno della comunità internazionale, si possa ottenere la liberazione di tutti gli ostaggi, raggiungere con urgenza un cessate-il-fuoco permanente, facilitare l'ingresso sicuro degli aiuti umanitari nelle zone più colpite e garantire il pieno rispetto del diritto umanitario, come pure le legittime aspirazioni dei due popoli».
«Nel prosieguo dei colloqui - si legge ancora nella nota vaticana - si è convenuto sul valore storico dei rapporti tra la Santa Sede e Israele e sono state affrontate anche alcune questioni riguardanti i rapporti tra le Autorità statali e la Chiesa locale, con particolare attenzione all'importanza delle comunità cristiane e al loro impegno in loco e in tutto il Medio Oriente, a favore dello sviluppo umano e sociale, specialmente nei settori dell'istruzione, della promozione della coesione sociale e della stabilità della regione».
14:24
14:24
Hamas: «A Gaza 84 vittime in 24 ore, 17 di loro cercavano aiuti»
Il ministero della Salute di Hamas ha dichiarato che nelle ultime 24 ore sono state uccise 84 persone e 338 sono rimaste ferite nella Striscia. Di queste, 17 persone sono state uccise e 174 sono rimaste ferite mentre cercavano aiuti.
I numeri forniti da Hamas non possono essere verificati autonomamente poiché Israele non consente l'ingresso a Gaza ai giornalisti israeliani e stranieri.
13:30
13:30
Si è conclusa a Parigi la riunione dei Volenterosi
Si è conclusa a Parigi la riunione dei Volenterosi per l'Ucraina, con 35 leader partecipanti, alcuni in presenza, altri in videoconferenza. Alle 14.00, il programma prevede una telefonata con il presidente statunitense Donald Trump.
Stando a quanto si apprende da fonti dell'Eliseo, i leader presenti sono ora a pranzo e i lavori riprenderanno con la telefonata a Trump prevista per le 14. Alla chiamata al presidente statunitense - confermano le fonti - sarà presente fra gli altri il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
13:29
13:29
Netanyahu discuterà oggi la possibilità di applicare la sovranità israeliana su parti della Cisgiordania
Il primo ministro Benjamin Netanyahu terrà oggi alle 18 (le 17 in Svizzera) una «valutazione della situazione» in Cisgiordania per discutere sulla possibilità di applicare la sovranità israeliana su alcune parti della Cisgiordania.
All'incontro ristretto prenderanno parte alcuni ministri e alcuni rappresentanti dell'establishment della sicurezza e militari. Un funzionario israeliano ha specificato ai media che non si tratta di una discussione su un'eventuale annessione e che la questione non è all'ordine del giorno.
Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, che parteciperà all'incontro, ha presentato ieri una proposta per l'annessione dell'82% della Cisgiordania.
12:32
12:32
Il presidente Herzog oltre due ore in Vaticano
La bandiera israeliana con la stella di David è stata esposta nel cortile di San Damaso per accogliere il presidente israeliano, Isaac Herzog che questa mattina è stato ricevuto da papa Leone, e poi dal segretario di stato vaticano, il card. Pietro Parolin.
La visita, iniziata alle 10, è stata particolarmente lunga, oltre due ore. Herzog ha visitato anche la biblioteca vaticana.
12:29
12:29
Due esperte ONU indignate per l'uccisione di altri 6 giornalisti palestinesi
Due esperte indipendenti delle Nazioni Unite si sono dette indignate per l'uccisione di altri sei giornalisti palestinesi, tra cui due donne, in molteplici attacchi israeliani a Gaza negli ultimi 10 giorni.
Con queste nuove uccisioni, «almeno 248 giornalisti sono stati uccisi a Gaza, più che in qualsiasi altro conflitto dei tempi moderni», affermano Irene Khan, Relatrice Speciale sulla promozione e la protezione del diritto alla libertà di opinione e di espressione e Francesca Albanese, Relatrice Speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati.
«Chiediamo indagini penali indipendenti sulle uccisioni e gli attacchi ai giornalisti a Gaza e in tutto il territorio palestinese, nonché piena riparazione e giustizia per le loro famiglie e la fine dell'impunità senza precedenti di cui gode Israele», si legge in un comunicato reso noto a Ginevra.
Da un lato Israele continua a negare l'accesso a qualsiasi media internazionale e dall'altro uccide impunemente giornalisti locali che sono «l'unica lente professionale sull'agonia del genocidio e della carestia che si stanno verificando a Gaza», deplorano le due esperte chiedendo a Israele di garantire «pieno e libero» accesso ai media internazionali. Le due relatrici esortano la comunità internazionale, gli Stati membri e gli organi dell'ONU ad agire «senza indugio prima che Israele metta a tacere le ultime voci a Gaza».
12:06
12:06
«31 morti a Gaza dall'alba, 3 in cerca aiuti»
Fonti mediche di Gaza hanno detto a Wafa che 31 civili, tra cui tre persone che cercavano aiuto a sud di Khan Yunis, sono stati uccisi dall'alba di oggi dai bombardamenti e dagli spari israeliani in diverse zone della Striscia di Gaza.
A Gaza 7 membri di una famiglia sono stati uccisi nella loro tenda nel campo profughi di Nuseirat. Tre civili sono stati uccisi nel bombardamento israeliano di una casa nel quartiere di Al-Sabra a Gaza City. Quattro palestinesi, tra cui tre bambini, sono rimasti uccisi e altri feriti quando un attacco aereo israeliano ha bombardato una tenda a sud-ovest di Gaza City.
10:06
10:06
Solo un detenuto palestinese su quattro è un combattente
Solo un detenuto su quattro di Gaza è stato identificato come combattente dall'intelligence militare israeliana e i civili costituiscono la stragrande maggioranza dei palestinesi detenuti «senza accusa né processo in carceri abusive».
Lo scrive il Guardian, pubblicando un rapporto su dati classificati. Tra coloro che vengono incarcerati per lunghi periodi senza accusa né processo - si legge - «ci sono operatori sanitari, insegnanti, dipendenti pubblici, operatori dei media, scrittori, malati, disabili e bambini».
Tra i casi più eclatanti - scrive il Guardian nel rapporto realizzato con +972 Magazine e Local Call - c'è quello di una donna di 82 anni affetta da Alzheimer, condannata a sei settimane di carcere, e quello di una madre single separata dai suoi figli piccoli. Quando la donna è stata rilasciata dopo 53 giorni, «ha trovato i suoi bambini che mendicavano per strada».
E ancora: la base militare di Sde Teiman «a un certo punto ospitava così tanti palestinesi malati, disabili e anziani che avevano un loro hangar,» soprannominato «il recinto geriatrico», ha raccontato un soldato che vi prestava servizio.
Su circa 47mila presunti militanti affiliati ad Hamas o alle altre organizzazioni armate a maggio scorso solo 1450 figuravano tra gli arrestati, pari a circa un quarto di tutti i palestinesi incarcerati da Israele dai massacri del 7 ottobre di due anni fa.
10:03
10:03
Il presidente israeliano Herzog è arrivato in Vaticano
Il presidente israeliano Isaac Herzog è arrivato in Vaticano per incontrare Papa Leone. Imponenti le misure di sicurezza.
Per agevolare il passaggio del corteo presidenziale, tutta l'area di via della Conciliazione e del Colonnato è stata transennata e interdetta all'accesso. I varchi di accesso alla via e alla Piazza sono stati chiusi per tutto il tempo del passaggio del presidente israeliano. Rafforzato il dispositivo di sicurezza con pattuglie di carabinieri e agenti della polizia.
Dopo papa Leone, Herzog andrà a colloquio anche con il Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin.
08:38
08:38
Il punto alle 8
Citata da Al Jazeera, la TV Al-Aqsa ha parlato di «un'altra notte d'inferno» a Gaza City, mentre fonti ospedaliere hanno riferito all'emittente qatariota che almeno 20 palestinesi, tra cui almeno quattro bambini, sono stati uccisi dall'alba di oggi dall'esercito israeliano.
Nel sud della Striscia, invece, diversi palestinesi sono rimasti feriti quando un drone israeliano ha bombardato una tenda che ospitava gli sfollati a ovest di Khan Younis, secondo quanto riferito dal personale medico del Nasser Medical Complex.
Ieri, Hamas ha dichiarato di aver accettato la formazione di un'amministrazione nazionale indipendente per gestire Gaza e di essere pronto a un accordo di tregua globale che preveda il rilascio di tutti i prigionieri israeliani. L'ufficio del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha tuttavia respinto la proposta di Hamas.
Continuano, incessanti, i raid anche in Cisgiordania. Le forze israeliane hanno effettuato diverse incursioni notturne nei territori palestinesi occupati, riferisce Al Jazeera. Secondo l'agenzia di stampa Wafa, le truppe di Tel Aviv anno preso d'assalto la città di Nablus e il vicino campo profughi di al-Ein, facendo irruzione e causando danni alle abitazioni prima di arrestare quattro persone. Incursioni sono state registrate a Betlemme e a Hizma, vicino a Gerusalemme.