Ungheria: si allarga la protesta contro i provvedimenti di Orban

Si allarga la protesta in Ungheria contro i provvedimenti del governo di Viktor Orban, che aumentano le tasse e sopprimono le «bollette sotto i costi». Centinaia di manifestanti bloccano un ponte nel cuore della capitale, Budapest, per il quarto giorno consecutivo, causando disagi enormi per il traffico. La polizia ha fermato molti manifestanti.
La protesta si è scatenata quando il governo, da un giorno all'altro, ha introdotto una riforma fiscale, aumentando praticamente le tasse per circa 3-400 piccoli imprenditori e freelance. Un altro provvedimento sopprime le «bollette fissate sotto i costi», introdotte nel 2014, ma insostenibili ormai con la crisi energetica. I costi dell'energia per le famiglie aumenteranno da agosto drasticamente.
Orban, nell'intervista settimanale alla radio pubblica Mr Kossuth, ha chiesto comprensione ai concittadini, che lo hanno votato ad aprile, confermandolo alla guida del governo, perché «ormai viviamo tempi di guerra che necessitano un'alleanza».
«Tutte le parole di Orban nella campagna erano menzogne, ora lo vediamo», ha risposto davanti ai manifestanti Peter Marki-Zay, leader dell'alleanza democratica sconfitto alle elezioni. Il malcontento generale non tende a placarsi, alla luce dell'inflazione del 11,7%, ai massimi da 20 anni e del calo brusco del fiorino, causato anche dal deficit aumentato.