Stati Uniti

Verso la Casa Bianca: il 2024 del tycoon, tra urne e Tribunali

Prima a marzo e poi a maggio Donald Trump dovrà comparire in aula per rispondere di gravi reati federali
Donald Trump. ©Copyright 2023 The Associated Press. All rights reserved
Dario Campione
21.12.2023 06:00

L’anno elettorale dell’ex presidente Donald Trump rischia di assumere le sembianze di un vertiginoso slalom tra le urne e le aule dei Tribunali. Oltre ad affrontare il giudizio della base repubblicana nelle primarie e nei caucus dei 50 Stati, Trump dovrà comparire davanti a giudici e giurie, penali e civili, per rispondere di una serie di reati anche gravi. 

Inchiesta civile a New York

Nel 2022, la procuratrice generale di New York, Letitia James, ha accusato Trump di aver mentito agli istituti di credito e agli assicuratori con lo scopo di sopravvalutare fraudolentemente i suoi beni per almeno 2 miliardi di dollari. Il 2 ottobre scorso si è aperto il processo e il giudice Arthur F. Engoron ha subito revocato a Trump le licenze per gestire le proprietà nella Grande Mela. La procuratrice ha chiesto che l’ex presidente sia multato fino a 250 milioni di dollari e che gli venga impedito in modo permanente di gestire un’attività economica a New York. Trump ha negato ogni illecito e ha definito il giudice Engoron un democratico «squilibrato», ma quando è stato chiamato a testimoniare in Procura, sotto giuramento, ha invocato il diritto a non rispondere appellandosi al quinto emendamento.

Inchiesta penale in Georgia

In Georgia, la procuratrice distrettuale della contea di Fulton, Fani T. Willis, democratica, imputa a Trump di aver tentato di sovvertire i risultati delle elezioni presidenziali del 2020 nello Stato. Nei 41 capi d’accusa stilati da Willis sono stati chiamati in causa alcuni dei più importanti consiglieri di Trump, tra cui l’ex sindaco di New York e avvocato personale del tycoon, Rudolph Giuliani, e Mark Meadows, nel novembre 2019 capo dello staff della Casa Bianca. Trump e gli altri imputati, hanno scritto i pubblici ministeri, avrebbero «consapevolmente e volontariamente aderito a una cospirazione per cambiare illegalmente l’esito delle elezioni in Georgia». Tra le prove a sostegno di questa tesi, una telefonata ormai notissima in cui Trump chiedeva al segretario di Stato georgiano, Brad Raffensperger, di «trovare 11.780 voti», quelli cioè necessari per colmare lo svantaggio da Joe Biden. Dopo l’incriminazione, quattro imputati si sono dichiarati colpevoli. Tra loro ci sono tre avvocati - Sidney Powell, Kenneth Chesebro e Jenna Ellis - che hanno accettato di collaborare con i pubblici ministeri della Georgia e di testimoniare contro gli altri imputati.

L’assalto a Capitol Hill

Per un anno e mezzo una commissione della Camera ha esaminato il ruolo svolto da Trump nella vicenda. A dicembre 2022 la commissione ha pubblicato un rapporto di 845 pagine e ha accusato Trump di incitamento all’insurrezione e alla cospirazione, e lo ha deferito al Dipartimento di Giustizia. Il giudice federale Tanya S. Chutkan ha fissato per il 4 marzo 2024 la data del processo. E sempre a marzo è prevista anche l’udienza per il caso Stormy Daniels. L’incriminazione è legata a un presunto pagamento in nero all’attrice porno affinché non rivelasse di aver avuto una breve relazione con lui nel 2016.

Documenti classificati

Comincerà invece nel maggio 2024 il processo relativo al ritrovamento di documenti classificati nella residenza di Trump a Mar-a-Lago, in Florida. L’atto d’accusa di 49 pagine, reso pubblico a giugno, afferma tra le altre cose che i documenti includevano informazioni sui programmi nucleari e sulle potenziali vulnerabilità degli Stati Uniti di fronte a un attacco militare proveniente dall’esterno. Anche in questo caso, gli avvocati di Trump avevano chiesto, senza successo, un rinvio del dibattimento a tempo indeterminato.