Sisma

Violento terremoto in Afghanistan, oltre 800 morti e 2700 feriti

Nella notte registrata una scossa di magnitudo 6.0 sulla scala Richter: si parla di villaggi completamente distrutti e persone intrappolate sotto le macerie
Red. Online
01.09.2025 10:30

(Aggiornato alle 10.30) Oltre 600 morti e più di 1500 feriti a causa del violento terremoto - di magnitudo 6.0 sulla scala Richter - che ha colpito domenica notte l'Afghanistan orientale, al confine con il Pakistan. Il  Ministero dell'Interno afghano ha fatto sapere che le vittime nei distretti di Nurgal, Sawkay, Watapur, Manogi e Chapa Dara, nella provincia di Kunar, sono circa 800 e i feriti più di 2500. I feriti totali nel Paese sono oltre 2700, stando a un rapporto delle autorità afghane.

L'ospedale provinciale di Asadabad, capoluogo della provincia afghana di Kunar, ha ricoverato durante tutta la notte «un paziente ogni cinque minuti». Lo ha riferito il primario della struttura, il dottor Muladad, sottolineando che l'intero ospedale è pieno di feriti. Secondo il medico, citato dalla BBC, 188 feriti, tra cui donne e bambini, sono stati portati nel centro sanitario nelle ultime ore, con i pazienti costretti a sdraiarsi a terra dopo che i posti letto sono finiti.

Due bambini sono deceduti quando il tetto della loro casa è crollato nella provincia di Nangarhar. Nell'area sono stati segnalati in totale 12 morti e 255 feriti.

L'epicentro del sisma, verificatosi alle 23:47 ora locale (le 21:17 in Svizzera) a una profondità di 8 chilometri, è stato localizzato a 42 chilometri da Jalalabad, secondo lo US Geological Survey.

Il governo talebano ha subito parlato di «centinaia di morti» e molti feriti. Un esponente politico ha fatto sapere alla BBC che è stato organizzato il trasporto dei cadaveri in elicottero, sottolineando che in un villaggio sono decedute decine di persone.

Un altro funzionario della provincia di Kunar ha affermato che «il numero dei morti è terribile», tuttavia è ancora presto per fornire un bilancio esatto, poiché le zone colpite sono remote e difficili da raggiungere. In alcune aree della regione colpita dal sisma, inoltre, le reti mobili non funzionano, mentre in altre parti le strade sono state interrotte da frane e inondazioni.

Il Ministero della Salute, intanto, ha rilasciato una dichiarazione sul disastro, parlando di villaggi «completamente distrutti» e case che hanno «subito gravi danni». Ha poi aggiunto che «alcuni feriti sono stati evacuati e le vittime intrappolate sotto le macerie delle case crollate sono state recuperate».

«Il numero dei feriti e dei morti è probabilmente più alto, ma poiché l'area ha accessi e comunicazioni limitati, le nostre squadre sono ancora sul campo. Una volta raccolti dati precisi, se Dio vuole, li condivideremo con voi», ha aggiunto Sharafat Zaman.

I funzionari del governo talebano hanno nel frattempo esortato le organizzazioni umanitarie a contribuire alle operazioni di soccorso nelle remote aree montuose colpite dal terremoto, affermando di avere risorse limitate. Alle ONG sono stati chiesti elicotteri per raggiungere le zone colpite.

La commissaria europea per la gestione delle emergenze Hadja Lahbib ha scritto su X: «Tragiche notizie dall'Afghanistan. Un terremoto di magnitudo 6.0 nella provincia di Kunar ha ucciso almeno 250 persone e ne ha ferite centinaia. Sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e a tutte le persone colpite. La squadra per la protezione civile e le operazioni di aiuto umanitario europee (ECHO) è sul campo e i nostri partner sono pronti a fornire assistenza immediata».

Il segretario Generale dell'ONU, Antonio Guterres, ha espresso solidarietà al popolo afghano, affermando che «il team delle Nazioni Unite in Afghanistan è mobilitato e non risparmierà sforzi per assistere le persone in difficoltà nelle zone colpite dal terremoto».