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Von der Leyen: «Fermi con USA sui dazi, ma puntiamo a intesa»

Per la presidente della Commissione europea i nuovi accordi commerciali rappresentano «un elemento chiave della politica economica estera e della competitività»
©GUILLAUME HORCAJUELO
Ats
09.07.2025 11:11

«Da febbraio, gli Stati Uniti hanno imposto dazi sul 70% del commercio totale con l'Ue. La portata è senza precedenti. La nostra linea è stata chiara: saremo fermi. Ma preferiamo una soluzione negoziata. Stiamo lavorando a stretto contatto con l'amministrazione americana per raggiungere un accordo e ho avuto un proficuo scambio con il presidente Trump all'inizio della settimana per contribuire a far progredire le cose». Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen all'Europarlamento.

«Stiamo cercando un quadro chiaro, da cui continuare a costruire. Restiamo fedeli ai nostri due principi. Difendiamo i nostri interessi. Continuiamo il lavoro in buona fede. E ci prepariamo a tutti gli scenari», ha aggiunto.

«Stiamo lavorando giorno e notte per trovare una soluzione perché crediamo che i dazi siano dannosi per gli affari. E non siamo gli unici. Dall'inizio del nostro nuovo mandato abbiamo già concluso nuovi accordi con il Mercosur, il Messico e la Svizzera. Lavoreremo per finalizzare l'accordo con l'India entro la fine dell'anno. E ce ne saranno altri. Perché il mondo è alla ricerca di partner su cui contare. E l'Europa è quel partner», ha dichiarato la presidente della Commissione alla plenaria dell'Europarlamento.

Questi nuovi accordi commerciali rappresentano «un elemento chiave della nostra politica economica estera e della nostra competitività» e possono «aprire immense nuove opportunità e mercati per le aziende europee», ha evidenziato la von der Leyen. «Questo è un momento di rischio per l'Europa, ma le opportunità ci sono. E sta a noi coglierle», ha aggiunto.

La leader tedesca ha poi osservato che «i costi energetici continuano a rappresentare uno svantaggio competitivo» per l'Europa, «per questo è così importante intensificare gli investimenti in reti, interconnessioni e sistemi di stoccaggio».

«È fondamentale attuare pienamente il nostro piano d'azione per un'energia accessibile e rispettare il nostro impegno di eliminare gradualmente le importazioni di gas e petrolio russi entro la fine del 2027. È ora di chiudere il rubinetto e porre fine per sempre all'era dei combustibili fossili russi in Europa», ha evidenziato.

Cambiando tema, la von der Leyen ha affermato che «solo una settimana fa, la Russia ha lanciato la sua più imponente e letale serie di attacchi contro l'Ucraina dall'inizio della guerra. Oltre 500 missili e droni in poche ore. La guerra infuria ancora. La minaccia russa permane. Questa è la realtà che dobbiamo sempre tenere a mente quando parliamo di difesa. Non possiamo contare su altri per proteggere l'Europa. La difesa dell'Europa è una nostra responsabilità», ha sottolineato la presidente della Commissione europea, evidenziando che «tutti» ne comprendono «l'urgenza».

«Dieci Stati membri hanno già manifestato la loro intenzione di ricorrere ai prestiti» previsti dal Safe, il programma dell'UE per la difesa con 150 miliardi di euro in prestiti per appalti congiunti: «mi aspetto che altri aderiscano, è fondamentale», ha avvertito la presidente della Commissione. «La prontezza in difesa non riguarda solo quanto spendiamo. Riguarda anche come spendiamo.»