«Votaci e non la vedrai mai più»: bufera sul consigliere leghista

«Il 25 settembre vota Lega per non vederla mai più, per non vederla mai più!». Così Alessio Di Giulio, consigliere di quartiere della Lega a Firenze, in un video pubblicato ieri pomeriggio nel quale si vede una donna con vestiti tipici della tradizione rom e sinti. Le frasi, ovviamente, non sono passate inosservate dopo la pubblicazione della clip (poi rimossa) sui canali social del politico.
Il consigliere di quartiere si trovava nel centro di Firenze per una passeggiata: nei primi secondi riprende sé stesso – occhiale a goccia e camicia slacciata – per poi passare alla donna oggetto del suo sfottò; il tutto sfoderando un sorriso beffardo. La sua vittima sorride, sulle prime pare non capire. Poi prova a replicare con garbo: «No, non dire così, non dire così…». Infine, si sente flebile la sua voce alla fine del video: «Io non ho paura», afferma.
Un secondo post rimosso
«Vota Lega per non vederla mai più accattonare in città», insiste nel suo post Di Giulio, che in aggiunta reca la citazione dell’articolo 669-bis del codice penale, quello che descrive il reato di accattonaggio molesto. Il post, come detto, è stato rimosso. Al suo posto, Di Giulio ha pubblicato un lungo commento nel quale si chiede come mai il fenomeno dell’accattonaggio non abbia la stessa risonanza mediatica del suo video. Ma, come fanno notare in molti sui social, la donna al momento delle riprese stava camminando per strada, quindi non stava commettendo alcuna infrazione. Il politico toscano ha quindi cancellato anche il secondo post e ora, sulla sua bacheca Facebook, l’ultimo post è dedicato al proprio cane.
Il breve filmato è stato rilanciato più volte sui social dopo essere stato definito razzista e discriminatorio. In molti, infatti, si chiedono: «Perché non l'ha fatto mostrando un uomo ben piantato, di 90 chili»? E ancora: «Perché mostrare una donna ingenua e ignara di quello che sta pronunciando?». Oppure: «È questa la Lega non razzista che sbandiera Salvini?».
La parola a Selvaggia Lucarelli
Sotto il post, molte le reazioni favorevoli. Ma quelle indignate, al momento della cancellazione, erano preponderanti. Nella giornata di oggi, per contro, Selvaggia Lucarelli ha fatto diventare il caso di dimensioni nazionali: «Alessio Di Giulio, capogruppo della Lega di Salvini a Firenze» scrive la giornalista. «La prossima volta dimostri il suo coraggio riprendendo col telefono un uomo, magari il doppio di lui, dicendo le stesse cose. Perché non fanno solo ribrezzo. Sono pure vigliacchi», prosegue Lucarelli nel suo post che denuncia l’accaduto.
Le critiche
«Fare propaganda sulla pelle di chi è vittima di odio e pregiudizio sociale qualifica un modo di fare politica indecente» commentano, infine, in una nota congiunta i consiglieri comunali di «Sinistra progetto comune» Dmitrij Palagi e Antonella Bundu. «Farlo strizzando l'occhio alle pagine più oscure della storia del nazi-fascismo europeo è anticostituzionale. Sarebbe meglio che provasse a capire cosa vuol dire morire, sparire, non esistere più».
Un passo falso quello di Alessio Di Giulio, non c’è che dire. Tale da compromettere il vantaggio della destra accumulato sin qui, quantomeno a livello di sondaggi? Staremo a vedere.