Informatica

Windows compie 40 anni

Una storia di successo, ovviamente meno cool e romanzata di quelle che riguardano il mondo Apple, e in cui c’è tutta la differenza fra Gates e Steve Jobs, così come i loro tanti punti di contatto
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Stefano Olivari
11.11.2023 17:00

Windows compie 40 anni, periodo di una lunghezza che nel mondo tech è quasi inimmaginabile. E li compie da dominatore del mondo, visto che tre device tecnologici su quattro, nel pianeta, usano questo sistema operativo che fu annunciato da Bill Gates il 10 novembre del 1983. Una storia di successo, ovviamente meno cool e romanzata di quelle che riguardano il mondo Apple, ed in cui c’è tutta la differenza fra Gates e Steve Jobs, così come i loro tanti punti di contatto.

DOS

La storia di Windows parte nel 1980, quando la Microsoft, fondata da Gates e Paul Allen 5 anni prima, si aggiudica una commessa pazzesca da parte dell’IBM, all’epoca quasi monopolista nel mondo informatico. Un’operazione facilitata dall’amicizia della madre di Gates, Mary, con l’amministratore delegato dell’IBM: insomma, gli Stati Uniti sono la terra promessa della meritocrazia ma questa in italiano è una raccomandazione. È la Microsoft che deve progettare per i computer IBM un sistema operativo che li renda relativamente facili da usare, dando un senso alla definizione di PC, Personal Computer. Il problema, non da poco, è che Gates non ha alcun software pronto e quindi lo compra da un altro programmatore per 50.000 dollari: il Q-DOS di Tim Paterson viene ribattezzato MS-DOS e collocato sulle macchine dell’IBM, che gli riconosce 3 dollari per ogni sistema operativo installato. Un affare colossale, ma quel sistema è tutt’altro che intuitivo e anche soltanto conoscerne i comandi base è un ostacolo per la maggior parte dei potenziali clienti. Insomma, non è ancora ancora Windows.

Apple

Il 24 gennaio 1984 Steve Jobs lancia sul mercato un computer fin da subito leggendario, il Macintosh, il primo computer con un suo sistema operativo (il MacOS) e con una interfaccia grafica: il mouse per muovere la freccina sullo schermo e il trascinamento delle icone sono uno shock per tutti oltre che un grande successo commerciale. Ma allora due mesi e mezzo prima Gates che cosa ha annunciato? Chi è stato il primo sul traguardo dell’interfaccia grafica? Nessuno dei due perché Jobs, che da anni sta rielaborando (cioè copiando in bella) le idee viste nello Xerox Alto e soprattutto nello Xerox Star, ha perfezionato un’idea di altri e Gates ha poi copiato l’idea di seconda mano di Jobs. Quindi è lo Xerox Star, messo sul mercato il 27 aprile 1981, il primo computer ad interfaccia grafica della storia. In ogni caso Gates non ha dovuto fare molta fatica nel carpire i segreti di Jobs, visto che la Microsoft è il principale fornitore della Apple. L’annuncio del 10 novembre 1983 è così stato l’equivalente del piantare una bandiera, perché poi nella realtà la prima versione di Windows sarà diffusa il 20 novembre 1985.

Versioni

Inutile ricordare le tante versioni di successo di Windows, quella della svolta è stata la 3.0 del 1990 e adesso siamo alla 11, e le poche di insuccesso, come la mitologica Microsoft Bob (in pratica le icone invece che elementi di una scrivania erano parti di una casa). Più interessante ricordare come Windows, e quindi Microsoft, sia per gran parte della sua storia riuscita ad operare in una situazione di quasi monopolio e che tuttora il 72% dei sistemi operativi su desktop sia riconducibile a Windows. Del resto la grande abilità di Microsoft è sempre stata quella di coinvolgere e fagocitare il mondo dei programmatori indipendenti: la chiave per ottenere e conservare questa sorta di sudditanza è il costo di conversione delle applicazioni Windows per chi intenda usare un altro sistema operativo.

Tassa Windows

Non tutti sanno, e soprattutto non a tutti interessa, che Windows è di fatto un’imposizione visto che è rara la possibilità di acquistare un computer senza una copia di Windows preinstallata. Situazione frutto di accordi di Microsoft con i produttori ma anche di scelte dei produttori stessi, visto che quasi nessun acquirente vuole fare la fatica di installarsi da solo un sistema operativo e gradisce quindi trovarselo già pronto. Tutto questo incide per circa il 5% sul prezzo finale del computer, percentuale che viene definita dagli antipatizzanti di Bill Gates o anche semplicemente dei monopoli come ‘Tassa Windows’. Una situazione che non ha aumentato la simpatia del pubblico nei confronti di Windows, che magari usa per 10 ore al giorno ma ritenendolo quasi un’imposizione.

Copilot

L’ultima frontiera di Windows si chiama Copilot, arrivato con il pacchetto di di aggiornamento di Windows 11 Moment 4 e arrivato sul mercato lo scorso 26 settembre. Copilot è un assistente digitale integrato in Windows e basato sulle soluzioni di intelligenza artificiale di Microsoft: non è ancora sul mercato in Europa, ma fra qualche mese lo sarà. Perché il punto d’arrivo di Windows non è quello di avere successo o di essere redditizio, già lo è ed i 2,7 miliardi di dollari di capitalizzazione di Microsoft gli devono molto. Il punto d’arrivo è quello di non essere percepito come un obbligo. Forse per il mezzo secolo di età ce la farà. Intanto un miliardo e mezzo di esseri umani lo usa.