Yair Golan dice che «Israele uccide bambini», poi si corregge

Questa mattina in un'intervista alla radio pubblica Kan, il leader del partito di sinistra israeliano Yair Golan ha affermato che Israele «sta per diventare uno stato paria, come un tempo lo era il Sudafrica, se non torna a comportarsi come un paese sano di mente».
E ha aggiunto che «uno Stato sano di mente non fa la guerra ai civili, non uccide i bambini per hobby e non si pone obiettivi come l'espulsione di una popolazione».
Golan ha puntato il dito contro il governo, affermando che è «pieno di individui che non hanno nulla a che fare con l'ebraismo. Tipi privi di intelligenza, moralità e capacità di gestire un Paese in un momento di emergenza. Questo è pericoloso per la nostra stessa esistenza. Pertanto, è ora di sostituire questo governo il più rapidamente possibile, affinché anche questa guerra possa giungere alla fine», ha detto.
Le dichiarazioni di Golan hanno scatenato un putiferio di reazioni politiche. Successivamente Golan si è corretto con un post su X: «il significato delle mie parole era chiaro: questa guerra è la realizzazione delle fantasie di Ben Gvir e Smotrich (rispettivamente ministro della sicurezza nazionale e ministro delle finanze, entrambi di estrema destra, ndr). E se permettiamo loro di realizzarli, diventeremo uno Stato diviso. È tempo per noi di dotarci di una spina dorsale di acciaio forgiato: dobbiamo difendere i nostri valori come Stato sionista, ebraico e democratico. I soldati dell'IDF sono eroi, i ministri del governo sono corrotti. L'IDF è morale e il popolo è retto, il governo è disonesto. La guerra deve finire, i rapiti devono essere restituiti e Israele deve essere restaurato», ha scritto.