Mondo
La diretta

«Zaporizhzhia colpita dai russi 400 volte in 24 ore»

Lo ha reso noto su Telegram il governatore Ivan Fedorov, specificando che «sette località sono finite sotto il fuoco nemico» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
«Zaporizhzhia colpita dai russi 400 volte in 24 ore»
Red. Online
15.04.2024 06:27
22:21
22:21
Biden: «Mosca non si fermerà all'Ucraina»

«La Russia non si fermerà all'Ucraina e l'impatto sulla Nato sarà significativo»: lo ha detto Joe Biden ricevendo nello studio ovale il premier ceco Petr Fiala. Il presidente ha ribadito che il Congresso «deve approvare i fondi per l'Ucraina e deve farlo ora».

22:20
22:20
Grossi: «Rischio reale di un incidente nucleare a Zaporizhzhia»

«I rischi potenziali di un incidente nella centrale nucleare di Zaporizhzhia sono reali, anche se tutti i reattori sono stati chiusi a freddo». Lo afferma il direttore Generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica Rafael Grossi, come riporta la Tass.

«Anche se i sei reattori dell'impianto sono ora in arresto a freddo, con l'ultima unità che è passata a questo stato due giorni fa in seguito alla raccomandazione dell'Aiea, i potenziali pericoli di un grave incidente nucleare rimangono molto reali», si legge in una dichiarazione rivolta all'Onu.

«Il mondo è sull'orlo di una catastrofe nucleare nella centrale nucleare di Zaporizhzhia e sono necessari sforzi per ridurre al minimo tali rischi», ha proseguito.

«Ci stiamo avvicinando pericolosamente a un incidente nucleare. Non dobbiamo permettere che un ruolo dei dadi decida cosa accadrà domani. Dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere oggi per ridurre al minimo il rischio di un incidente», si legge in una dichiarazione al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, come scrive l'agenzia Tass.

Grossi ha quindi lanciato un appello perché cessino gli attacchi alla centrale: «Questi attacchi sconsiderati devono cessare immediatamente. Anche se, fortunatamente, questa volta non hanno portato a un incidente radiologico, aumentano significativamente il rischio a Zaporizhzhia dove la sicurezza nucleare è già compromessa».

20:59
20:59
La Russia espelle un diplomatico estone

Un diplomatico di stanza presso l'ambasciata d'Estonia a Mosca è stato dichiarato persona non grata dalle autorità russe e dovrà di conseguenza lasciare il Paese entro una settimana.

La misura è stata presa in risposta all'espulsione lo scorso 19 marzo di un diplomatico russo in servizio presso l'ambasciata della Federazione russa a Tallinn.

Il diplomatico russo era stato allontanato con l'accusa di aver interferito negli affari interni dell'Estonia contravvenendo alle norme previste dalle convenzioni internazionali.

14:15
14:15
Scholz: «Pechino non sostenga militarmente Mosca contro Kiev»

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz mette in guardia la Cina dal sostegno militare alla Russia. È la posizione che esprimerà domani nell'incontro col presidente Xi Jinping e col premier Li Qiang, secondo quanto ha annunciato oggi a Shangai. Scholz sottolineerà che «la Russia sta conducendo una guerra di conquista contro l'Ucraina», e insistere sul fatto «che nessuno debba contribuire a garantire il successo di questa guerra».

«Di qui l'invito a tutti a non aggirare le sanzioni e la richiesta di non consegnare armi». Questo vale anche per i beni che possono essere utilizzati sia per scopi civili che militari, ha aggiunto Scholz.

13:57
13:57
Il Capo dell'esercito estone: «Un miracolo che Kharkiv sia ancora in piedi»

«È un miracolo che Kharkiv sia ancora in piedi. La Russia ha intensificato gli attacchi e i canali di propaganda di Mosca chiedono che venga cancellata dalla carta geografica».

Lo ha detto il capo di stato maggiore dell'esercito dell'Estonia Enno Mots alla TV. Il generale ha spiegato il tentativo della Russia di allargare la linea del fronte e costringere l'Ucraina a estendere le proprie difese.

«I russi stanno usando quella che potremmo definire una tattica da ameba. Non hanno le forze per un grande sfondamento, e questo li porta a testare le linee ovunque, con disprezzo per la vita dei loro soldati e dei loro mezzi, sperando di avere un'opportunità. È il loro modus operandi non solo sul campo di battaglia, ma anche a livello globale, potremmo dire», ha detto Mots, aggiungendo che «il regime russo tiene d'occhio anche l'Estonia e gli altri Paesi baltici, in attesa di un'opportunità per smuovere le acque». «È quello che è successo anche in Africa, dove la Russia si è fatta strada a gomitate, ha sparso i suoi viticci, mentre le forze e le coalizioni europee alla fine si sono ritirate, sono state spinte fuori, mentre i russi sono ancora lì».

13:24
13:24
Zelensky solleva Solovyov dall'incarico di vice del Consiglio di sicurezza

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha destituito Oleksiy Solovyov dalla carica di vicesegretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale del Paese. Al suo posto è stato nominato Andriy Kononenko.

Solovyov era vicesegretario dal febbraio 2020. Il 26 marzo scorso Zelensky aveva sollevato dal suo incarico di segretario del Consiglio di sicurezza Oleksy Danilov.

08:25
08:25
«Zaporizhzhia colpita dai russi 400 volte in 24 ore»

«Durante le ultime 24 ore, l'esercito russo ha colpito la regione sud-orientale di Zaporizhzhia per 400 volte, una donna è rimasta uccisa nel distretto di Vasilievskij», ha reso noto su Telegram il governatore Ivan Fedorov, citato da Ukrainska Pravda.

«In totale, i russi in una sola giornata hanno colpito la regione di Zaporozhzhia 400 volte. Sette località sono finite sotto il fuoco nemico: in particolare Gulyaypole, Levadnoye, Robotino, Malaya Tokmachka, Malinovka e Novoandreevka.

08:22
08:22
«Con la guerra di Mosca abbiamo visto un ritorno di rivalità territoriali in Europa»

«Con la guerra che la Russia sta conducendo contro l'Ucraina abbiamo visto un ritorno di rivalità territoriali e un uso della forza militare violenta in Europa che avevamo intellettualmente respinto. In un momento in cui il coinvolgimento americano in Europa sta diventando meno certo, questa guerra rappresenta una minaccia esistenziale per l'UE».

Lo afferma l'alto rappresentate dell'Unione europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell, in un post pubblicato sul sito web del Servizio europeo per l'azione esterna (Eeas) in occasione dell'uscita del suo nuovo libro 'L'Europa tra due guerre'.

«Se Putin riuscirà a distruggere l'indipendenza dell'Ucraina, non si fermerà qui. Se prevarrà, nonostante il chiaro sostegno all'Ucraina da parte degli europei e dell'opinione pubblica statunitense, ciò invierà un segnale pericoloso sulla nostra capacità di difendere ciò in cui crediamo», aggiunge Borrell osservando che l'Ue si trova di fronte alla necessità di cambiare l'intero paradigma della difesa europea.

«Dobbiamo assumerci la nostra responsabilità strategica e diventare capaci di difendere l'Europa da soli, costruendo un forte pilastro europeo all'interno della Nato. E dobbiamo fare questo salto in avanti in un periodo di tempo molto breve. Non perché intendiamo andare in guerra. Al contrario: vogliamo prevenirlo avendo i mezzi per scoraggiare in modo credibile qualsiasi aggressore», sottolinea l'alto rappresentante Ue.

«Abbiamo bisogno urgentemente anche di un balzo in avanti per la nostra industria della difesa. Dall'inizio della guerra contro l'Ucraina, gli eserciti europei hanno acquistato il 78% dei nuovi equipaggiamenti da paesi extra-Ue. Abbiamo fatto importanti progressi negli ultimi mesi, ma abbiamo ancora difficoltà a inviare munizioni sufficienti per sostenere l'Ucraina. Inoltre - conclude Borrell -, dobbiamo affrontare sfide qualitative significative nelle nuove tecnologie militari come i droni o l'intelligenza artificiale».

06:27
06:27
Il punto alle 6.00

L'allarme antiaereo è scattato questa notte in diverse regioni dell'Ucraina. Lo riferisce l'Aeronautica militare di Kiev, citata da media locali che riferiscono anche di esplosioni nella città di Dnipro.

«Mosca continua a ricevere componenti per le armi»

Gli aiuti militari a Kiev sono limitati, mentre Mosca continua ad avere accesso a «componenti critici necessari per produrre missili e droni»: lo ha affermato ieri sera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

«Ogni missile che punta all'Ucraina contiene almeno decine di componenti elettronici e chip forniti da aziende di altri paesi e importati attraverso il territorio dei vicini della Russia», ha detto Zelensky nel suo quotidiano discorso al Paese pubblicato sul sito web della presidenza di Kiev.

«Tutto ciò deve e può essere fermato, inclusa la tolleranza del terrore, la capacità dei terroristi di cercare alleati in tutto il mondo e lo stesso terrorismo russo, in tutte le sue manifestazioni», ha sottolineato il presidente ucraino. Zelensky ha aggiunto che il fatto che «le sanzioni contro la Russia vengono ancora aggirate» e che Kiev aspetta da mesi l'aiuto militare degli Stati Uniti «dimostra che anche la fiducia dei terroristi è in aumento da mesi».