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Zelensky: «Il mandato di arresto per Putin? Una decisione storica»

La Corte penale internazionale dell'Aia ha emesso il mandato d'arresto in quanto «responsabile del crimine di guerra di deportazione illegale di bambini» - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Zelensky: «Il mandato di arresto per Putin? Una decisione storica»
Red. Online
17.03.2023 06:33
21:19
21:19
«Deportati oltre 16 mila bambini»

«Finora è stato possibile restituire poco più di 300 bambini di tutti coloro che sono stati portati via con la forza, rubati in Ucraina. È ovvio che dobbiamo restituire tutti. È ovvio che continueremo a fare di tutto per questo. Per aver restituito ogni ucraino, ogni donna ucraina, ogni nostro figlio. E perché ci sia reale responsabilità di tutti i responsabili di questa deportazione, dal capo dello stato terrorista a tutti gli esecutori». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale riportato da Ukrinform.

«Oltre 16.000 casi di deportazione forzata di bambini ucraini da parte dell'occupante sono già stati registrati in procedimenti penali indagati dalle nostre forze dell'ordine. Ma il numero reale e completo potrebbe essere molto più alto», ha poi ricordato Zelensky.

20:05
20:05
«Il mandato di arresto per Putin? Una decisione storica»

«La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto per Putin. Una decisione storica, da cui partirà la responsabilità storica». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale riportato su Telegram.

«Sarebbe impossibile portare a termine un'operazione così criminale senza l'ordine del massimo leader dello Stato terrorista», ha detto, aggiungendo che deportare bambini in Russia è una «malvagia politica» statale russa «che inizia proprio con il primo funzionario di questo Stato».

Zelensky ha ringraziato la Cpi «per la volontà di consegnare davvero alla giustizia i colpevoli».

19:38
19:38
«Deportati in Russia centinaia di bambini»

«Gli incidenti identificati dal mio Ufficio includono la deportazione di almeno centinaia di bambini prelevati da orfanotrofi e case di accoglienza per bambini. Molti di questi bambini, secondo noi, sono stati dati in adozione nella Federazione Russa». È quanto dichiara in una presa di posizione il procuratore della Corte penale internazionale (Cpi) Karim Khan.

«La legge è stata modificata nella Federazione Russa, attraverso decreti presidenziali emanati dal Presidente Putin, per accelerare il conferimento della cittadinanza russa, rendendo più facile l'adozione da parte di famiglie russe. Il mio Ufficio sostiene che questi atti, tra gli altri, dimostrano l'intenzione di allontanare definitivamente questi bambini dal loro Paese. Al momento di queste deportazioni, i bambini ucraini erano persone protette dalla Quarta Convenzione di Ginevra», spiega Khan aggiungendo: «Nella nostra richiesta abbiamo anche sottolineato che la maggior parte degli atti di questo schema di deportazione sono stati effettuati nel contesto degli atti di aggressione commessi dalle forze militari russe contro la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina, iniziati nel 2014».

18:49
18:49
«Un' importante decisione di giustizia internazionale»

«Con il mandato di arresto contro Vladimir Putin ci troviamo di fronte a un'importante decisione di giustizia internazionale e per il popolo ucraino: abbiamo sempre detto nell'Unione Europea che gli autori dei crimini in Ucraina dovranno essere ritenuti responsabili: questo è solo l'inizio del processo». Lo ha detto l'alto rappresentante della politica estera UE Josep Borrell. «L'UE sostiene il lavoro della Corte Penale Internazionale, non può esserci impunità», ha aggiunto.

17:52
17:52
«Il mandato d'arresto non ha valore legale»

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha giudicato «inaccettabile» sul piano legale il mandato d'arresto per Vladimir Putin da parte della Corte penale internazionale. «Non riconosciamo la giurisdizione della Corte e ogni sua decisione è priva di base legale», ha affermato il portavoce, citato dall'agenzia Ria Novosti.

17:10
17:10
«È l'inizio della fine della Russia nella sua forma attuale»

«Il mondo è cambiato. La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto per lo stratega Putin. È un chiaro segnale per le élite russe di ciò che accadrà loro e perché non sarà come prima. È l'inizio della fine della Federazione russa nella sua forma attuale sulla scena mondiale. È una chiara procedura legale. Aspettate».

Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mikhaylo Podolyak, commentando il mandato di arresto della Cpi emesso contro il presidente russo Vladimir Putin.

16:56
16:56
«Serve collaborazione internazionale»

«I giudici della Corte penale internazionale hanno esaminato i documenti e le prove raccolte dal procuratore e hanno stabilito che c'erano accuse credibili contro queste due persone», Vladimir Putin e Maria Alekseyevna Lvova-Belova.

«La CPI sta facendo la sua parte di lavoro, i giudici hanno emesso i mandati d'arresto. La loro esecuzione dipende dalla collaborazione internazionale». Lo ha dichiarato in un video il presidente della CPI, giudice Piotr Hofmański, annunciando la decisione odierna della II Camera preliminare.

16:50
16:50
«Una decisione storica»

«Una decisione storica». Così il procuratore generale dell'Ucraina, Andrij Kostin, ha commentato su Twitter il mandato d'arresto emanato dalla Corte penale internazionale contro il presidente russo Vladimir Putin.

«Sono personalmente grato al procuratore della CPI Karim Khan per questa storica decisione. Continuiamo la stretta collaborazione con la CPI nei casi di deportazione forzata di bambini ucraini. Oltre 40 volumi di fascicoli, più di 1000 pagine di prove già condivise con la Corte», ha scritto su Twitter.

16:28
16:28
Mandato di arresto per il presidente russo Vladimir Putin

La Corte penale internazionale (Cpi) dell'Aia, nei Paesi Bassi, ha emesso un mandato di arresto per il presidente russo Vladimir Putin in relazione alla guerra in Ucraina. 

Putin sarebbe «responsabile del crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione (bambini) e di trasferimento illegale di popolazione (bambini) dalle zone occupate dell'Ucraina alla Russia», si legge nel comunicato della stessa Corte.

Oltre a Putin, un altro mandato di arresto è stato spiccato nei confronti di Maria Alekseyevna Lvova-Belova, commissaria per i diritti dei bambini presso il Cremlino. I reati sarebbero stati commessi nel territorio occupato ucraino almeno a partire dal 24 febbraio 2022.

«Vi sono fondati motivi per ritenere che Putin abbia la responsabilità penale individuale per i suddetti crimini, per averli commessi direttamente, insieme ad altri e/o per interposta persona, e per il suo mancato controllo sui subordinati civili e militari che hanno commesso quegli atti», prosegue la nota.

La Corte sottolinea che i mandati di cattura sono stati emessi dalla II Camera preliminare dopo le istanze di accusa presentate il 22 febbraio 2023, a un anno esatto dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina, e di averli fin qui tenuti «segreti al fine di proteggere vittime e testimoni e anche per salvaguardare le indagini».

«Tuttavia - spiega la Corte -, consapevole che le condotte contestate nella fattispecie sarebbero ancora in corso, e che la conoscenza pubblica dei mandati può contribuire a prevenire l'ulteriore commissione di reati, la Camera ha ritenuto che sia nell'interesse della giustizia autorizzare la Cancelleria a rendere pubblica l'esistenza di questi mandati, il nome degli indagati, i reati per i quali i mandati sono stati emessi e le modalità di responsabilità stabilite dalla Camera».

Mosca: «Nessun significato»

Non è tardata la reazione di Mosca. «Le decisioni della Corte penale internazionale non hanno alcun significato per il nostro Paese, nemmeno dal punto di vista legale», ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova dopo la notizia del mandato d'arresto contro Putin. La Russia, sottolinea Zakharova in una dichiarazione sul suo canale Telegram, «non è parte dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale e non ha obblighi sulla base di questo». «La Russia non coopera con questo organismo e gli eventuali ordini d'arresto da parte della Cpi sono per noi privi di base legale», aggiunge.

16:28
16:28
USA: «Non sosteniamo il cessate il fuoco in Ucraina ora»

«Non parliamo per il presidente Zelensky, ma noi non sosteniamo un cessate il fuoco in questo momento che favorirebbe Mosca»: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby in un briefing telefonico.

16:27
16:27
Casa Bianca: «Resta il timore che la Cina fornisca armi a Mosca»

«Resta la preoccupazione che la Cina possa fornire armi alla Russia, ma per ora non ci sono indicazioni che sia stata presa una decisione del genere»: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale USA John Kirby.

16:26
16:26
Erdogan: «L'adesione della Svezia alla NATO dipende dalle azioni di Stoccolma»

(Aggiornato)

L'approvazione della Turchia dell'adesione alla NATO della Svezia dipende da quello che farà il governo svedese. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, durante una conferenza stampa congiunta con l'omologo finlandese Sauli Niinisto ad Ankara, trasmessa dalla tv di Stato turca Trt.

«Dal momento che non ci danno i terroristi non è possibile avere un approccio favorevole verso la Svezia», ha detto Erdogan in riferimento alla richiesta di estradizione in Turchia di sospetti militanti che vivono in Svezia per approvare l'adesione di Stoccolma alla NATO.

«Abbiamo dato» alla Svezia «una lista di 120 terroristi e abbiamo detto loro 'dateceli'», ha aggiunto il presidente turco citando le condizioni poste da Ankara per ratificare l'adesione alla NATO di Stoccolma.

«Per le strade» della Svezia «ci sono continuamente manifestazioni di simpatizzanti del Pkk», il partito dei lavoratori del Kurdistan ritenuto terrorista da Ankara, ha aggiunto Erdogan criticando la situazione ma augurandosi comunque che il governo svedese possa soddisfare le richieste del governo turco prima delle elezioni in Turchia in programma il 14 maggio.

16:24
16:24
Putin: «Faremo tutto per difendere la Crimea»

La Russia farà «tutto per fermare ogni minaccia» alla Crimea e Sebastopoli. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin alla vigilia del nono anniversario dell'annessione della penisola alla Federazione Russa. Il presidente, citato dall'agenzia Interfax, ha aggiunto che il governo realizzerà tutti i piani previsti per lo sviluppo economico della Crimea, compresi gli investimenti nel settore industriale e turistico.

16:21
16:21
Casa Bianca: «La tregua sarebbe una ratifica delle conquiste russe»

La Casa Bianca ha espresso «preoccupazione» che nella visita del presidente cinese Xi Jinping a Mosca non si tenga conto della parte ucraina e che gli sforzi di Pechino vadano in un'unica direzione.

Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby ha detto che il cessate il fuoco previsto dal piano di pace cinese non porterebbe ad «una pace giusta e durevole» ma sarebbe «la ratifica della conquista russa».

Gli USA, ha proseguito, sono «profondamente preoccupati» dalla possibilità che la Cina possa tentare di posizionarsi come artefice della pace nel conflitto in Ucraina, promuovendo un cessate il fuoco che offrirebbe alla Russia la possibilità di riorganizzarsi e riprendere poi gli attacchi «a proprio piacimento».

16:19
16:19
Erdogan: «Sì all'adesione della Finlandia nella NATO»

(Aggiornato)

«Abbiamo deciso di iniziare il processo di ratifica in Parlamento» per l'adesione della Finlandia alla NATO. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una conferenza stampa congiunta con l'omologo finlandese Sauli Niinisto ad Ankara, trasmessa dalla tv di Stato turca Trt.

La Finlandia ha intrapreso «azioni autentiche e concrete» riguardo alle richieste della Turchia per avviare la ratifica dei protocolli di adesione, ha aggiunto il presidente turco.

Erdogan ha auspicato che il Parlamento di Ankara possa ratificare i protocolli di adesione alla NATO della Finlandia prima delle elezioni in Turchia, in programma il 14 maggio.

15:03
15:03
«La Russia riduce a 16 le navi da guerra nel Mar Nero»

Sedici navi da guerra russe rimangono in servizio di combattimento nel Mar Nero, quattro delle quali armate con un massimo di 24 missili da crociera Kalibr. Lo ha riferito la Marina ucraina in un post su Facebook riportato da Ukrinform.

La Russia mantiene inoltre una nave da guerra nel Mar d'Azov e sette nel Mediterraneo, di cui tre armate con un massimo di 20 missili da crociera Kalibr. All'inizio della giornata, la Russia aveva 19 unità militari navali in servizio nel Mar Nero, tra cui quattro portamissili e due sottomarini.

14:42
14:42
«Esplosione in Crimea, vicino al sito della flotta russa»

Un'esplosione è avvenuta fuori dal villaggio di Perevalne, nel distretto di Simferopoli, in Crimea, dove è di stanza la Brigata di difesa costiera della Flotta russa del Mar Nero. Lo riporta il canale Telegram Crimean Wind, citato dall'agenzia di stampa statale ucraina Ukrinform.

14:41
14:41
«Le forze di Mosca avanzano verso il centro di Bakhmut»

Le forze russe hanno preso il pieno controllo dell'impianto metallurgico Azom a Bakhmut e ora avanzano verso il centro della città. Lo ha detto il capo dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk, Denis Pushilin, citato dall'agenzia Ria Novosti.

Le forze di Mosca, ha precisato Pushilin, stanno spingendosi in profondità nella zona industriale ed eliminano le truppe ucraine nelle direzioni nord e sud avanzando verso il centro.

11:19
11:19
Mosca premia i piloti che hanno abbattuto il drone USA

I piloti russi che martedì scorso hanno abbattuto un drone statunitense sul Mar Nero riceveranno un riconoscimento statale dal governo russo: lo ha reso noto il ministero della difesa di Mosca, come riporta l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass.

«Il ministro della difesa russo, il generale dell'esercito Sergey Shoigu, ha emesso un ordine per conferire riconoscimenti statali ai piloti degli aerei Su-27 che non hanno consentito al velivolo senza pilota statunitense MQ-9 di violare lo spazio aereo limitato all'uso durante l'operazione militare speciale», indica in un comunicato il ministero.

Quest'ultimo ha ricordato che i confini dello spazio aereo in questione erano stati comunicati a tutti gli utenti dello spazio aereo internazionale e pubblicati in conformità con le norme internazionali.

11:15
11:15
La Slovacchia invierà 13 Mig-29 a Kiev

La Slovacchia consegnerà tredici Mig-29 all'Ucraina, ha annunciato il premier del paese Eduard Heger. I caccia destinati a Kiev sono stati messi a terra lo scorso settembre e non vengono utilizzati.

La decisione è stata presa oggi dal governo. Insieme ai jet da combattimento, la Slovacchia consegnerà all'Ucraina anche una parte dei sistemi missilistici Kub.

«Il governo ha approvato un accordo internazionale per donare all'Ucraina i caccia Mig-29 slovacchi. Abbiamo preso una decisione costituzionalmente legittima. La presidente Zuzana Caputova è informata di tutto», ha dichiarato Heger.

La Slovacchia dispone di dieci caccia Mig-29 ammodernati e altri tre non ammodernati. «Alcuni di essi saranno utilizzati solo come pezzi di ricambio», ha ammesso il ministro della difesa Jaroslav Nad. Secondo il ministro, il valore dei caccia da combattimento è di 400 milioni di dollari (circa 373 milioni di franchi al cambio attuale). I velivoli sono ancora sul territorio Slovacco, ha aggiunto Nad.

10:32
10:32
«L'attacco al drone USA? Effettuato su parte del territorio russo»

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha commentato sul servizio di messaggistica Telegram l'incidente sul Mar Nero che ha coinvolto un drone statunitense affermando che «l'attacco a un drone americano è stato effettuato su parte del territorio russo, gli americani sono stati completamente insolenti, quindi non c'è bisogno di fare cerimonie con loro».

«In breve, per dirla in modo semplice, gli americani sono usciti dai binari. E non è giusto trattare con loro in modo cerimonioso. Anche se i contatti militari sono necessari, ovviamente. Soprattutto in presenza di bastardi americani come il senatore (repubblicano) Lindsey Graham (della Carolina del Sud), che pretendono di abbattere gli aerei russi. Tra l'altro, a volte gli incidenti aerei capitano anche a questi bastardi», ha scritto l'ex presidente russo.

10:29
10:29
«Armi a Mosca? Solo normale cooperazione economica»

La Cina «ha sempre svolto una normale cooperazione economica e commerciale con i paesi di tutto il mondo, inclusa la Russia, sulla base dell'uguaglianza e del vantaggio reciproco. La cooperazione tra Cina e Russia è leale e schietta, punta ad avvantaggiare i popoli dei due paesi e a promuovere lo sviluppo del mondo, libero da interferenze e coercizioni da parte di terzi». Così il portavoce del ministero degli esteri Wang Wenbin sulle informazioni dei media di aiuti militari e articoli a duplice uso dalla Cina alla Russia.

Pechino «ha sempre adottato un atteggiamento prudente e responsabile nei confronti delle esportazioni militari». La Cina, ha continuato Wang, ha pure «sempre controllato le esportazioni di beni a duplice uso nel rispetto di leggi e regolamenti, opponendosi allo stesso tempo a sanzioni unilaterali e al ricorso della lunga mano giurisdizionale (come Pechino descrive le sanzioni degli Usa, ndr) che non hanno fondamento nel diritto internazionale e non sono state autorizzate dal Consiglio di sicurezza dell'Onu».

Pertanto, Wang ha rivendicato «la posizione e le pratiche coerenti della Cina, in netto contrasto con la pratica di alcuni paesi sull'applicazione di doppi standard sulla vendita di armi che alimentando le fiamme della crisi in Ucraina».

09:41
09:41
«Mosca ha temporaneamente esaurito il potenziale offensivo»

L'esercito russo ha temporaneamente esaurito il suo potenziale offensivo in Ucraina: lo scrive il ministero della difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence.

«In prima linea, l'azione offensiva della Russia procede ai ritmi più lenti mai visti almeno dal gennaio 2023 - si legge nel rapporto pubblicato su Twitter. Questo molto probabilmente è dovuto al fatto che le forze russe hanno temporaneamente esaurito il potenziale di combattimento delle formazioni schierate, a tal punto che anche le azioni offensive locali non sono attualmente sostenibili».

I leader russi «probabilmente cercheranno di rigenerare il potenziale offensivo delle loro forze una volta che il personale e le scorte di munizioni saranno state rifornite», prosegue il ministero britannico. Nel frattempo, conclude il rapporto, i comandanti saranno probabilmente costretti a scegliere se proseguire le operazioni offensive oppure opporre «una difesa credibile dell'intera linea».

09:04
09:04
Xi Jinping in visita in Russia dal 20 al 22 marzo

Il presidente cinese Xi Jinping sarà impegnato in un viaggio in Russia dal 20 al 22 marzo prossimi. Lo riferisce il ministero degli esteri cinese in una nota.

La visita di Xi servirà a discutere «la cooperazione strategica» tra i due Paesi, sottolinea dal canto suo in una nota il Cremlino, citato dalle agenzie di stampa russe.

Il portavoce del ministero degli esteri di Pechino, Wang Wenbin, esprimendosi nel briefing quotidiano ha detto che il viaggio di Xi «riguarderà l'amicizia volta ad approfondire la fiducia reciproca tra Cina e Russia».

Wang non ha confermato se Xi abbia anche pianificato una video chiamata con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo la missione a Mosca, come ha riportato nei giorni scorsi il quotidiano statunitense Wall Street Journal (Wsj).

Alla domanda se Xi spiegherà nei dettagli al presidente russo Vladimir Putin il documento cinese sulla soluzione politica della crisi ucraina, presentato il 24 febbraio, e se eserciterà un'influenza sulla parte russa per risolvere la crisi, Wang ha risposto che «anche questa volta la visita è per la pace. Mantenere la pace nel mondo e promuovere lo sviluppo comune sono gli scopi della politica estera cinese».

Sulla questione ucraina, «la Cina si è sempre schierata dalla parte della pace, del dialogo e della correttezza storica. Il documento ha riaffermato le idee fondamentali precedentemente proposte dal presidente Xi, che incarnano gli sforzi della Cina in Ucraina con una posizione obiettiva e imparziale».

«Crediamo sempre che il dialogo politico sia l'unico modo per risolvere conflitti e controversie, e la consegna di armi, le sanzioni unilaterali e l'estrema pressione non faranno che intensificare le contraddizioni e aumentare le tensioni, che non sono in linea con gli interessi e le aspettative della maggior parte dei paesi del mondo», ha proseguito il portavoce.

Pertanto, la Cina «manterrà la sua posizione obiettiva ed equa sulle questioni dei punti caldi internazionali e regionali come la crisi ucraina e continuerà a svolgere un ruolo costruttivo nella risoluzione politica della crisi».

09:03
09:03
«Il Pentagono valuta costi-benefici dei droni sul Mar Nero»

Gli Stati Uniti stanno effettuando una valutazione delle loro operazioni con i droni nell'area del Mar Nero, soppesando i costi e i benefici dei voli dopo che la Russia ha abbattuto un loro velivolo senza pilota, hanno dichiarato diversi funzionari all'emittente televisiva statunitense Cnn.

Gli Stati Uniti non hanno interrotto del tutto i voli mentre completavano l'analisi: l'esercito ha inviato lo stesso modello di drone, un MQ-9 Reaper, in missione all'incirca nella stessa area del Mar Nero poco dopo la collisione, hanno detto i funzionari statunitensi. Il velivolo aveva la missione di sorvegliare il sito dell'incidente e monitorare i russi alla ricerca dei detriti.

Ma le forze armate statunitensi stanno "esaminando attentamente" le rotte dei droni e valutando come ridurre il rischio di conflitto con l'esercito russo, che vola regolarmente con jet da combattimento dentro e fuori la Crimea, hanno detto i funzionari.

Il Pentagono intende analizzare i costi e i benefici complessivi di queste missioni, confrontando il potenziale valore di intelligence di una particolare rotta con il rischio di un'escalation con la Russia.

Alcuni militari statunitensi temono che la limitazione delle rotte dei droni possa avere un impatto sulla raccolta di informazioni relative alla guerra in Ucraina, ha dichiarato un alto funzionario militare. Ma gli Stati Uniti hanno potenziali alternative per raccogliere informazioni, come i satelliti spia.

Gli Usa stanno valutando la possibilità di effettuare un altro volo di droni sul Mar Nero nei prossimi giorni, ciò che sarebbe coerente con il suo tipico programma operativo.

06:34
06:34
Il punto alle 6.00

Oggi, 17 marzo 2023, è il 387. giorno dall'inizio della guerra in Ucraina. Continuano i combattimenti nell'est del Paese, dove le forze russe hanno bombardato Kostiantynivka e Toretsk (nell'oblast di Donetsk), uccidendo una persona e ferendone altre sette, ha riferito l'Ufficio del procuratore generale ucraino citato dai media locali. Sono stati colpiti i villaggi di Pivnichne e Pivdenne a Toretsk: una donna di 50 anni è stata uccisa e un uomo di 40 anni è rimasto ferito. A Kostyantynivka sei civili, tra cui un cittadino polacco, sono rimasti feriti. Frammenti di proiettili russi hanno danneggiato oltre 30 case, condotte del gas, automobili e fabbricati agricoli.

Fonti russe affermano da parte loro che le forze armate ucraine hanno effettuato ieri 34 bombardamenti sull'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (Dpr), provocando il ferimento di tre civili. Tali attacchi avrebbero preso di mira Blagodatnoye, Vladimirovka, Gorlovka, Donetsk, Makeyevka, Nikolskoye, Panteleymonovka e Yasinovataya. Quattro abitazioni e due strutture civili sono state danneggiate.

L'esercito russo, secondo l'intelligence di Kiev, si starebbe preparando a difendere con ogni mezzo la Crimea occupata. Mosca mantiene «una potente componente di terra e aviazione nella Crimea ucraina, costruendo fortificazioni e preparandosi alla difesa nella penisola occupata», ha dichiarato Vadym Skibitskyi, vice capo dei servizi segreti militari ucraini. Secondo Skibitskyi, quasi 90 aerei da combattimento e 60 elicotteri d'attacco sono attualmente di stanza nella Crimea, riporta «Ukrainska Pravda». Le truppe russe avrebbero istituito un gruppo speciale nella penisola, che ora sta assemblando fortificazioni e linee di difesa mentre Mosca mantiene la sua infrastruttura militare in Crimea pronta al combattimento.

«La direzione principale dell'intelligence monitora costantemente tutto ciò che riguarda le attività del gruppo militare nella Crimea temporaneamente occupata. Si stanno davvero preparando per azioni difensive sul territorio della penisola», ha dichiarato Skibitskyi, aggiungendo che le forze russe stanno costruendo linee più difensive nel nord della penisola di Crimea e nel sud dell'oblast di Kherson.

Inoltre, le truppe russe stanno scavando trincee sulle spiagge nelle aree dove potrebbe aver luogo un'operazione navale anfibia.