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Zelensky: L'incontro con Putin forse in Svizzera, Austria o Turchia»

Il presidente ucraino ha affermato che un incontro con l'omologo russo sarà possibile solo dopo un accordo sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Zelensky: L'incontro con Putin forse in Svizzera, Austria o Turchia»
Red. Online
21.08.2025 06:22
09:42
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Zelensky: L'incontro con Putin forse in Svizzera, Austria o Turchia»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che l'incontro con il russo Vladimir Putin potrebbe tenersi in Svizzera, Austria o Turchia.

09:26
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Zelensky: «Un incontro con Putin solo dopo un accordo sulle garanzie»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che un incontro con il presidente russo Vladimir Putin sarà possibile solo dopo un accordo sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina.

La Russia sta potenziando le sue forze sul fronte meridionale, ha aggiunto.

L'Ucraina ha testato con successo un nuovo missile con una gittata di 3.000 chilometri, ha detto ancora. "Il missile ha superato con successo i test. Attualmente è il nostro missile di maggior successo: può volare per 3.000 chilometri, il che è significativo", ha dichiarato Zelesnky in un comunicato diffuso oggi ai media. Il presidente ucraino ha aggiunto che la produzione su larga scala del missile - denominato Flamingo - potrebbe iniziare entro febbraio.

Il presidente ucraino si oppone a un eventuale ruolo della Cina nel garantire la sicurezza dell'Ucraina nell'ambito di un accordo di pace, citando il presunto sostegno di Pechino a Mosca.

"In primo luogo, la Cina non ci ha aiutato a fermare questa guerra fin dall'inizio. In secondo luogo, la Cina ha aiutato la Russia aprendo il suo mercato dei droni... Non abbiamo bisogno di garanti che non aiutano l'Ucraina e non l'hanno aiutata nel momento in cui ne avevamo davvero bisogno", ha dichiarato.

08:36
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Nella notte 40 missili e 574 droni sull'Ucraina

Le forze russe hanno attaccato l'ucraina la notte scorsa con 40 missili di vario tipo, inclusi quattro ipersonici Kinzhal, e 574 droni: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che le difese aeree del Paese hanno abbattuto 546 velivoli senza pilota e 31 missili, di cui uno ipersonico.

I droni sono stati lanciati dalle regioni russe di Kursk, Bryansk, Millerovo, Orel, Shatalovo, Primorsko-Akhtarsk, Gvardeyskoye e dalla Crimea occupata, ha precisato l'Aeronautica.

I missili balistici X-47M2 Kinzhal provenivano invece dallo spazio aereo delle regioni di Lipetsk e Voronezh. Sono stati lanciati anche due missili balistici Iskander-M/KN-23 dalla regione di Voronezh, 19 missili da crociera X-101 dallo spazio aereo della regione di Saratov, 14 missili da crociera Kalibr dall'area del Mar Nero e un missile di tipo non identificato dalla Crimea occupata.

Le difese aeree ucraine hanno abbattuto o neutralizzato con sistemi di guerra elettronica 546 droni, oltre a un missile ipersonico, 18 missili da crociera X-101 e 12 Kalibr.

Nel complesso, sono state colpite 11 località, mentre i detriti dei missili e dei droni abbattuti sono caduti in tre località.

07:05
07:05
12 feriti in un attacco russo sulla regione della Transcarpazia

Le autorità ucraine affermano che almeno 12 persone risultano ferite in seguito un attacco russo a Mukachevo, nella regione occidentale della Transcarpazia. Lo riportano i media di Kiev.

Danni e feriti vengono segnalati anche per un raid combinato russo che stanotte ha colpito Leopoli, capitale dell'omonima regione ucraina. Attacchi anche su Zaporizhzhia, con danni a strutture industriali e edifici residenziali.

06:22
06:22
Il punto alle 6

Gli europei dovranno assumersi la grande parte del peso delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina. Lo ha detto il vicepresidente americano JD Vance, secondo il quale l'Europa dovrà fare la «parte del leone».

«Non penso che noi dovremmo farci carico di questo peso. Credo che dovremmo essere d'aiuto se necessario per fermare la guerra - ha osservato Vance -. Ritengo che dovremmo aspettarci, e il presidente di sicuro se lo aspetta, che l'Europa svolga un ruolo guida. Qualunque sia la forma che assumerà, gli europei dovranno farsi carico della maggior parte dell'onere».