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Lo ha dichiarato il presidente ucraino nell'intervista rilasciata ai media russi – Le forze ucraine riprendono terreno: alcune cittadine sarebbero state liberate, mentre un altro generale russo sarebbe morto – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Bombe a grappolo nell'est, 30 raid a Kiev in 24 ore
Nell'Ucraina sotto assedio i russi attaccano anche con le bombe a grappolo. Il trentaduesimo giorno di guerra segna l'ennesima escalation di brutalità, dopo le accuse di Kiev sull'uso di armi chimiche.
Il ministero dell'Interno ha denunciato l'impiego delle devastanti "cluster bomb" in una zona residenziale nella regione di Donetsk, la cui piena conquista, insieme al resto del territorio di Lugansk, nel Donbass, è stata identificata come la «priorità» dell'offensiva di Mosca.
«Il nemico ha sparato dai lanciarazzi multipli Tornado-C nel settore residenziale di Krasnohorivka, le munizioni sono cadute nelle strade del settore privato», hanno riferito le autorità ucraine.
Tutto il Paese resta sotto attacco costante. Oltre 30 bombardamenti di complessi residenziali e infrastrutture nella regione di Kiev sono stati registrati in 24 ore. «Durante l'intero periodo della guerra, distruzioni sono state registrate in 34 delle 69 comunità della regione di Kiev, ovvero il 49,2%. In totale, più di 500 obiettivi», ha affermato l'amministrazione regionale.
Drammatica è anche la testimonianza della deputata Lesia Vasylenko, secondo cui nell'area della capitale alcuni abitanti di zone assediate sarebbero rimasti senza scorte di cibo e costretti a bere acqua di scarico. A sud-est della capitale, un raid ha colpito la cittadina di Boyarka, ferendo almeno quattro persone, tra cui un bambino, mentre il bilancio dei minori uccisi nel Paese sale a 139.
Allo stesso tempo, però, il sindaco di Kiev Vitali Klitschko ha lanciato un piccolo segnale di speranza verso un barlume di normalità, annunciando da lunedì la ripresa delle lezioni scolastiche in DAD. «È importante che la città viva e lavori anche sotto la legge marziale. Loro (i russi) stanno cercando di intimidirci. Non funzionerà! Non ci arrenderemo!», ha promesso il primo cittadino.
All'indomani dei raid che hanno colpito il centro abitato di Leopoli, nell'ovest vicino al confine con la Polonia dove era in visita il presidente USA Joe Biden, in città si fa la conta dei danni. Completamente distrutto risulta il deposito petrolifero colpito da un missile russo, ha affermato l'amministrazione militare regionale, precisando che il relativo «incendio è stato spento dopo più di 12 ore».
Continua anche l'assedio di Mariupol, dove a guidare le truppe cecene ci sarebbe Ruslan Geremeyev, sospettato di essere tra i responsabili dell'omicidio di Boris Nemtsov, l'ex vicepremier di Boris Eltsin e oppositore di Vladimir Putin, assassinato nel 2015 a Mosca. Un video diffuso dal leader ceceno Ramzan Kadyrov lo mostra circondato da miliziani che celebrano le sue parole sparando con i fucili in aria.
Le forze ucraine continuano però a rivendicare piccoli ma costanti progressi della loro controffensiva. Secondo il Kiev Independent, avrebbero ripreso le due cittadine di Poltavka e Malynivka, nella regione sudorientale di Zaporizhzhia, e Trostyanets, nella regione settentrionale di Sumy.
La CNN ha verificato diversi video che mostrano le truppe di difesa nuovamente in controllo di diversi villaggi nella regione di Sumy, oltre a Vilkhivka, un centro a 32 km dalla frontiera con la Russia nel nord-est. «Operazioni tattiche» di difesa si segnalano anche nell'Oblast di Kharkiv, la seconda città del Paese, tra le più martoriate dai bombardamenti.
Continua a destare preoccupazione anche la situazione nell'area della centrale nucleare di Chernobyl, dove a causa dei raid sono scoppiati nuovi estesi incendi, provocando secondo la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino, Lyudmila Denisova, un aumento del livello di inquinamento atmosferico radioattivo, mentre le autorità locali chiedono un intervento urgente dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica con esperti e attrezzature.
23:54
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Forte esplosione a Kiev
Una forte esplosione seguita dal suono delle sirene è stata sentita poco fa a Kiev. Lo riferisce la CNN, citando i suoi reporter in città.
22:44
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«A Mariupol più di 2.000 bambini portati via dai russi»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito l'assedio russo a Mariupol una «catastrofe umanitaria», affermando che le forze russe hanno portato via dalla città oltre 2.000 bambini. Lo riporta la CNN, citando l'intervista del presidente con giornalisti indipendenti russi.
«Secondo le nostre informazioni, sono stati portati via più di duemila bambini, il che significa che sono stati rapiti», ha detto Zelensky. «La loro posizione esatta è sconosciuta. Possono essere lì con o senza genitori. E' spaventoso. Li tengono come merce di scambio», ha aggiunto.
22:08
22:08
«Credo che i russi abbiano commesso crimini di guerra»
«Credo profondamente che i russi in Ucraina abbiano commesso dei crimini di guerra». Ma «d'altra parte, per necessità, credo che dobbiamo mantenere un dialogo con Vladimir Putin, perché, che ci piaccia o no, oggi è lui che siede al Cremlino».
Così il presidente del Consiglio europeo Charles Michel su Twitter. «Non ci faremo intimidire. Ciò che accade in Ucraina è pericoloso per la sicurezza in Europa e nel mondo - ha aggiunto -. L'azione europea, rapida, ferma, con sanzioni, con il sostegno all'Ucraina, anche militare, è l'unica strada che dobbiamo mantenere».
20:35
20:35
Zelensky: «Stiamo valutando la questione neutralità»
L'Ucraina «sta attentamente prendendo in considerazione la questione della neutralità»: lo afferma il premier di Kiev Voldymyr Zelensky nell'intervista rilasciata ad alcuni media russi diffusa da Meduza malgrado il divieto di Mosca.
«Denazificazione e smilitarizzazione? Non ne discutiamo affatto. Non ci sediamo affatto a un tavolo se si parla di una sorta di smilitarizzazione, una sorta di denazificazione. Per me sono cose assolutamente incomprensibili»: ha detto il presidente ucraino.
20:24
20:24
C'è l'accordo Putin-Erdogan: i colloqui si tengono a Istanbul
Il presidente turco Erdogan e quello russo Putin si sono accordati per tenere a Istanbul l'annunciato nuovo round di colloqui tra le delegazioni ucraina e russa. Lo riferisce la presidenza turca citata dalla Tass.
20:00
20:00
Zelensky: «Diversi tentativi per eliminarmi»
«Ho sentito molte persone che sostengono che la mia eliminazione è pianificata. Probabilmente ci sono stati diversi tentativi da parte di diverse persone»: lo afferma il presidente ucraino Voldymyr Zelensky nella sua prima intervista a media russi dall'inizio della guerra pubblicata sul sito anti-Putin Meduza.
19:58
19:58
Sito anti-Putin pubblica l'intervista a Zelensky
Il sito russo di opposizione Meduza ha pubblicato l'intervista rilasciata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky in videoconferenza al portale e ad altri media russi, che Mosca aveva diffidato dal trasmettere, minacciando conseguenze legali.
«Questa non è solo una guerra. È molto peggio», è il titolo del lungo colloquio, di cui viene anche pubblicato il video, della durata di circa un'ora e mezza.
19:21
19:21
Mosca chiede ai media russi di non trasmettere l'intervista a Zelensky
L'ente regolatore dei media di Mosca ha avvertito di non pubblicare né trasmettere l'intervista del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, rilasciata oggi ad alcuni media russi per la prima volta dall'inizio della guerra. Lo riferisce Sky News.
19:01
19:01
Zelensky accusa l'Occidente: «Vi manca il coraggio»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato oggi l'Occidente di non aver abbastanza «coraggio» quando si tratta di aiutare l'Ucraina, ripetendo la sua richiesta di inviare aerei e carri armati a Kiev.
Parlando in un nuovo video sui suoi canali social, Zelensky ha affermato che l'Occidente «gioca a ping-pong nel decidere chi dovrebbe mandare i jet».
«Oggi ho parlato con i difensori di Mariupol - dice -. Sono in costante contatto con loro. La loro determinazione, il loro eroismo e la loro fermezza sono straordinarie. Se solo coloro che da 31 giorni stanno pensando come mandarci aerei e tank avessero l'1% del loro coraggio».
18:49
18:49
Lugansk, nessun preparativo in corso per il referendum sull'annessione
«Al momento non sono in corso preparativi» per un possibile referendum sull'annessione a Mosca dell'autoproclamata repubblica separatista di Lugansk. Lo ha precisato il leader dell'entità filo-russa, citato dalla Tass, che nelle scorse ore ne aveva ipotizzato l'organizzazione «in un prossimo futuro».
18:46
18:46
Il Regno Unito prosegue con la linea dura, ma offre una via d'uscita
Il Regno Unito prosegue con la linea dura adottata contro il presidente russo Vladimir Putin per l'invasione dell'Ucraina ma non senza offrire l'ipotesi di una via d'uscita a Mosca.
La ministra degli Esteri, Liz Truss, sempre in prima fila nella risposta senza sconti al Cremlino, ha fatto un'importante dichiarazione sulle pagine del Sunday Telegraph: le sanzioni di Londra «potranno essere revocate solo con un cessate il fuoco totale e il ritiro (delle truppe russe), e con l'impegno a non commettere più aggressioni».
Resta inteso che le misure economiche potranno essere nuovamente introdotte nel caso di un nuovo attacco. Parole che fanno eco a quelle pronunciate dal segretario di Stato USA, Antony Blinken, il quale ha pure sottolineato che le sanzioni contro la Russia «non sono concepite per essere permanenti» e che possono venir meno se Mosca cambia atteggiamento.
Altro segnale positivo nella direzione di una possibile "exit strategy" dal conflitto, il fatto che la responsabile del Foreign Office affermi di aver istituito un'unità specializzata nei negoziati all'interno del suo ministero per assistere Kiev nei colloqui con la Russia.
Per Truss si deve andare ben oltre le trattative condotte sino a ora con obiettivi limitati al minimo. E ricorda che: «Bisogna essere duri per ottenere la pace». Per questo ha sottolineato la necessità di «raddoppiare le sanzioni» e «raddoppiare le armi che inviamo all'Ucraina». Se in questo ambito Londra e Washington sono in sintonia, appaiono diversi i punti di vista sulla prospettiva (o la velleità) dell'obiettivo di un cambio di regime a Mosca.
Il ministro dell'Istruzione britannico, Nadhim Zahawi, ha poi preso le distanze dalla controversa dichiarazione fatta ieri del presidente americano Joe Biden, secondo cui Putin «non può restare al potere».
Dichiarazione rispetto alla quale la stessa amministrazione USA ha poi fatto marcia indietro. Per Zahawi, «il popolo russo è piuttosto stanco di quello che succede in Ucraina: l'invasione illegale, la distruzione dei loro stessi mezzi di sostentamento, la loro economia sta crollando e credo quindi che saranno i russi a decidere della sorte di Putin e dei suoi accoliti».
18:10
18:10
Controffensiva a Sumy, Kharkiv, Kiev e Kherson
Le forze armate ucraine hanno avviato operazioni di controffensiva negli Oblast di Sumy, Kharkiv, Kiev e Kherson. Lo ha annunciato Oleksiy Arestovych, consigliere della presidenza ucraina, citato da Ukrinform.
«Le nostre truppe hanno lanciato piccole operazioni tattiche ma di controffensiva negli Oblast di Sumy e Kharkiv e le hanno proseguite negli Oblast di Kyiv e Kherson. Cioè, stiamo intraprendendo una piccola controffensiva», ha spiegato Arestovych e ha messo in guardia contro eventuali maltrattamenti nei confronti dei prigionieri di guerra.
«Dato che abbiamo contrattaccato in alcune aree, ci saranno molti prigionieri. Vorrei ricordare ancora una volta a tutte le nostre forze militari, civili e di difesa che l'abuso nei confronti dei prigionieri è un crimine di guerra che non ha diritto all'amnistia ai sensi del diritto internazionale e non prevede termini di prescrizione. Siamo l'esercito europeo di un Paese europeo. Trattiamo i prigionieri in conformità con la Convenzione di Ginevra, non importa quali siano i motivi emotivi personali».
18:04
18:04
«L'UE non cerca un cambio di regime della Russia»
«Non ho sentito direttamente cosa ha detto Biden ma ho visto la posizione della Casa Bianca. Come UE non stiamo cercando un cambio di regime, spetta ai cittadini russi decidere se lo vogliono. Quello che vogliamo nel caso della Russia è impedire che l'aggressione continui e questo è il nostro obiettivo: fermare la guerra di Putin contro l'Ucraina». Lo ha detto l'alto rappresentante UE Josep Borrell citato da Sky News Arabia.
17:45
17:45
Ci sarebbe anche Ruslan Geremeyev a guidare le truppe cecene
A guidare le truppe cecene che partecipano all'assedio di Mariupol c'è Ruslan Geremeyev, sospettato di essere tra i responsabili dell'omicidio di Boris Nemtsov, l'ex vicepremier di Boris Eltsin e oppositore di Vladimir Putin, assassinato nel 2015 a Mosca. Lo afferma un video pubblicato dal leader ceceno Ramzan Kadyrov, ripreso da Meduza.
17:27
17:27
«Domani nuovo round di colloqui in Turchia»
Il prossimo round di colloqui tra Ucraina e Federazione Russa si svolgerà in presenza dal 28 al 30 marzo in Turchia. Lo ha annunciato uno dei membri della delegazione ucraina, David Arahamiya su Facebook, riferisce Ukrinform. «Oggi, al round di colloqui in video, è stato deciso di tenere il prossimo round in presenza in Turchia dal 28 al 30 marzo», ha affermato.
17:09
17:09
«Incendi vicino a Chernobyl, pericolo inquinamento radioattivo»
Estesi incendi sono scoppiati nella zona di esclusione di Chernobyl a causa degli intensi bombardamenti da parte dei russi. Lo ha riferito la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino (Verkhovna Rada), Lyudmila Denisova nel suo canale Telegram, citata da Unian. Attualmente sono noti 31 incendi che hanno inghiottito più di 10.000 ettari di foresta.
L'incendio, ha chiarito Denisova, provoca un aumento del livello di inquinamento atmosferico radioattivo. «La combustione rilascia radionuclidi nell'atmosfera, che vengono trasportati dal vento su lunghe distanze. Le radiazioni minacciano Ucraina, Bielorussia ed Europa».
I soccorritori non sono attualmente in grado di adottare misure efficaci per localizzare l'incendio ed eliminarlo, a causa del controllo russo su tutta l'area.
Il sindaco Slavutych ha fatto appello all'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) affinché invii esperti e attrezzature antincendio in Ucraina il prima possibile.
16:48
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Sono oltre 3,8 milioni le persone fuggite dall'Ucraina
Sono più di 3,8 milioni le persone fuggite dall'Ucraina dall'inizio dell'invasione russa un mese fa. Lo rivelano i dati delle Nazioni Unite, precisando però che il flusso di rifugiati è notevolmente rallentato.
L'agenzia dell'ONU per i rifugiati, UNHCR, ha affermato che 3.821.049 ucraini sono fuggiti dal Paese, con un aumento di 48.450 unità rispetto ai dati di sabato. Circa il 90% di loro sono donne e bambini, ha aggiunto.
Di coloro che sono partiti, 2,2 milioni sono fuggiti in Polonia, circa 586 mila in Romania, 349 mila in Ungheria e 272 mila in Slovacchia. Quasi 300 mila sono invece andati in Russia e altri 6.300 circa in Bielorussia.
16:43
16:43
Kiev: «Contro di noi bombe a grappolo»
Continuano senza sosta, nel 32.esimo giorno di invasione, gli attacchi delle milizie russe contro le città ucraine e nel mirino ci sono residenze civili.
Le truppe russe hanno usato anche bombe a grappolo in una zona residenziale di Krasnohorivka, nella regione di Donetsk, denuncia Kiev spiegando su Telegram che «il nemico ha sparato dai lanciarazzi multipli Tornado-C nel settore residenziale di Krasnohorivka. Le truppe russe hanno usato munizioni a grappolo vietate. Le munizioni sono cadute nelle strade del settore privato».
La difesa ucraina dal canto suo reagisce incendiando nella cittadina di Henichesk, sul Mare d'Azov, nella regione di Kherson, la sede dei militari russi. Ma il ministero ucraino della Difesa, citato dalla BBC, informa che è stato ucciso il settimo generale russo sul campo: Yakov Rezantsev è stato colpito durante un attacco vicino a Kherson.
Ma le armi ucraina non bastano. Lo ha ribadito, la notte scorsa, il presidente Zelensky in un nuovo video nel quale torna a chiedere aiuto all'occidente. «È impossibile salvare Mariupol senza altri tank e aerei». «L'Ucraina - ha spiegato - Non può abbattere i missili russi con fucili e mitra» e ha denunciato la lentezza nelle forniture al suo Paese. «Chi guida la comunità Euro-atlantica? È ancora Mosca, attraverso l'intimidazione?», si è chiesto polemicamente.
Rimangono intanto tese le relazioni USA-Russia dopo le parole pronunciate dal presidente Biden in visita in Polonia nei confronti di Putin. Nonostante le precisazioni della Casa Bianca prima e del segretario di stato Blinken in visita in Israele, secondo il quale gli Stati Uniti non hanno alcuna strategia per un cambio di regime in Russia. Resta il peso delle parole.
Ieri Biden aveva definito prima «macellaio» e poi «dittatore» il presidente russo dicendo anche che «non può restare al potere». Ma l'interpretazione ma Blinken ha spiegato di ritenere che «il presidente e la Casa Bianca ieri sera hanno sottolineato semplicemente che Putin non può avere il potere di fare una guerra o impegnarsi in un'aggressione contro l'Ucraina o contro chiunque altro».
La replica del Cremlino era stata immediata: «Non sta agli USA decidere chi governa sulle rive della Moscova». E oggi il presidente francese Emmanuel Macron dice che non userebbe nei confronti di Putin la parola «macellaio», e invita a non alimentare una escalation di parole o di azioni, facendo sapere che domani o dopodomani parlerà al telefono con Putin per organizzare un'operazione di evacuazione di civili dalla città di Mariupol.
Da Londra, invece, il segretario all'Istruzione, Nadhim Zahawi, afferma che «sta al popolo russo decidere da chi essere governato»; mentre la Turchia sottolinea che non bisogna bruciare i ponti con Mosca, perché il dialogo deve continuare.
La diplomazia però non si ferma. La Turchia e altre nazioni devono ancora parlare con la Russia per aiutare a porre fine alla guerra in Ucraina, ha detto oggi il portavoce presidenziale della Turchia Ibrahim Kalin, citato dal sito della Reuters, aggiungendo che Kiev ha bisogno di più sostegno per difendersi. «Se tutti bruciano i ponti con la Russia, chi parlerà con loro alla fine della giornata?», ha affermato Kalin al forum internazionale di Doha, citato dal Guardian.
Anche il Papa torna anche oggi a invocare la pace e chiede di «ripudiare la guerra» «dove i potenti decidono e i poveri muoiono». Una guerra crudele e insensata«.
Ma secondo Kiev, dopo aver fallito nel tentativo di prendere il controllo di tutta l'Ucraina, la Russia ora cerca di dividerla in due per creare una regione controllata dal Cremlino. Nell'autoproclamata Repubblica di Lugansk, est del paese, presto potrebbe arrivare un referendum per decidere l'annessione a Mosca. «Una farsa è la replica ucraina». «Se ci sarà mai un referendum sarà fasullo», commenta Maksim Zhorin, terzo comandante della brigata Azov, originario della città del Donbass, attualmente operativo nell'Oblast di Kiev.
15:40
15:40
«Senza valore il referendum per l'annessione di Lugansk»
«Qualsiasi» falso referendum «nei territori temporaneamente occupati è giuridicamente insignificante e non avrà conseguenze legali».
Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, commentando l'ipotesi di una consultazione popolare nell'autoproclamata repubblica separatista di Lugansk per l'annessione a Mosca, che alla vigilia del conflitto ne aveva riconosciuto l'indipendenza, insieme quella di Donetsk.
Il portavoce di Kiev, citato da Ukrinform, si è inoltre detto convinto che nessun Paese al mondo riconoscerebbe la validità del referendum.
14:39
14:39
Protesta a Kherson, russi rispondono con gas lacrimogeni
I residenti di Kherson, la città meridionale dell'Ucraina occupata dalle truppe russe, sono scesi in piazza anche oggi per protestare contro l'invasione di Mosca. Lo riporta Ukrinform.
I soldati russi hanno chiesto alla folla riunita a Freedom Square di disperdersi, ma i dimostranti hanno continuato a gridare slogan come 'Kherson è l'Ucraina!' e 'Gloria all'Ucraina!'. Le forze russe hanno risposto con lanci di granate di gas lacrimogeno e secondo testimoni oculari alcuni dimostranti sono rimasti feriti.
La folla però tiene duro e si è spostata sulla Myrny Boulevard, vicino a Freedom Square. "Stiamo combattendo il più duramente possibile", hanno detto un residente di Kherson.
14:37
14:37
Completamente distrutto il deposito petrolifero di Leopoli
Il deposito petrolifero di Leopoli colpito ieri da un missile russo è stato completamente distrutto. Lo afferma l'amministrazione militare regionale di Leopoli Maksym Kozytskyi su Telegram, citato da Ukrainian Pravda. "L'incendio è stato spento dopo più di 12 ore. Ieri l'esercito russo ha sferrato diversi colpi in tutta Leopoli", ha aggiunto.
13:59
13:59
«Kiev alla fame, si beve acqua di scarico»
A Kiev le persone stanno morendo di fame e sono costrette a bere acqua di scarico, mentre la situazione in tutto il Paese peggiora. Lo ha detto a Times Radio la deputata ucraina Lesia Vasylenko, citata dal Guardian.
La deputata ha spiegato che la capitale sta ancora affrontando attacchi e soffre la scarsità di cibo, mentre le persone sono "costrette a stare in scantinati e stazioni della metropolitana".
E ha aggiunto che "a Mariupol, migliaia di persone vengono deportate con la forza oltre il confine con la Russia, apparentemente per essere al sicuro, ma poi vengono spedite in una direzione sconosciuta e nessuno sente più parlare di loro: le atrocità sono le stesse dappertutto".
13:49
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«Non bisogna bruciare i ponti con Mosca»
La Turchia e altre nazioni devono ancora parlare con la Russia per aiutare a porre fine alla guerra in Ucraina. Lo ha detto oggi il portavoce presidenziale della Turchia Ibrahim Kalin, citato dal sito della Reuters, aggiungendo che Kiev ha bisogno di più sostegno per difendersi.
«Se tutti bruciano i ponti con la Russia, chi parlerà con loro alla fine della giornata?», ha affermato Kalin al forum internazionale di Doha, citato dal Guardian.
13:24
13:24
Macron: «Non userei la parola macellaio per Putin»
Il presidente francese Emmanuel Macron ha detto che «non utilizzerebbe» nei confronti di Vladimir Putin la definizione di «macellaio», usato per il presidente russo da quello americano Joe Biden.
Macron ha aggiunto che non bisogna alimentare «una escalation né di parole né di azioni» in merito alla guerra in Ucraina. Il presidente francese ha fatto sapere che «domani o dopodomani» parlerà al telefono con Putin per organizzare un'operazione di evacuazione di civili dalla città di Mariupol.
12:41
12:41
Cerca di entrare metropolitana Kiev con granata, arrestato
La polizia di Kiev ha arrestato un uomo che cercava di entrare in una stazione della metropolitana di Kiev con una granata e numerose munizioni: lo ha reso noto la polizia della capitale sulla sua pagina Facebook, riporta l'agenzia di stampa ucraina Unian.
Gli agenti hanno fermato l'uomo per un controllo e hanno trovato nella sua borsa una granata F-1, una miccia e 76 proiettili. L'uomo rischia fino a sette anni di carcere.
12:32
12:32
Sostituito il personale della centrale di Chernobyl
La centrale nucleare di Chernobyl, occupata dai militari russi, è riuscita a far ruotare il personale ucraino tenuto in ostaggio dagli occupanti Lo ha detto il sindaco di Slavutych Yuriy Fomichev in tv, citato da Ukrainian Pravda.
In precedenza l'agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) aveva espresso preoccupazione per i lavoratori della centrale dopo che i militari russi hanno preso ieri la vicina cittadina di Slavutych, dove molti dei dipendenti della centrale vivono.
In particolare il direttore dell'Aiea Rafael Mariano Grossi, si è detto preoccupato per il fatto che i lavoratori possano staccare, rispettare i turni e tornare a casa a Slavutych per riposare.
"Abbiamo trovato volontari, sono veri eroi. Questa è una decisione consapevole della gente: andare a lavorare alla centrale nucleare di Chernobyl, rendendosi conto che potrebbe volerci molto tempo per essere sostituiti".
"Non si tratta di un vero e proprio ripristino del sistema del lavoro e di sostituzione del personale, ma sono in corso trattative per una rotazione più frequente", ha spiegato il sindaco Fomichev.
12:29
12:29
Croce Rossa nega aiuto a evacuazione forzata civili in Russia
Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha negato di aver facilitato l'evacuazione forzata di civili ucraini in Russia.
«Il CICR non aiuta mai a organizzare o effettuare evacuazioni forzate. Questo vale ovunque operiamo. Non sosterremmo mai un'operazione che va contro la volontà delle persone o contro i nostri principi», ha affermato il CICR in un comunicato pubblicato ieri sera.
Ieri l'analista politico ucraino Roman Rukomeda aveva denunciato «lo strano comportamento del Comitato della Croce Rossa e del suo presidente, che hanno annunciato la decisione di aprire un ufficio a Rostov sul Don per aiutare i terroristi russi a deportare illegalmente cittadini ucraini». Una decisione che ha sorpreso anche la ministra ucraina per la Reintegrazione dei territori occupati, Iryna Vereshchuk.
Il CICR ha sottolineato che queste false informazioni «potrebbero avere un forte impatto sulle persone colpite dal conflitto in Ucraina. Queste false informazione mettono anche in pericolo le squadre della Croce Rossa e i volontari sul campo e potrebbero minacciare il nostro accesso alle persone che hanno bisogno di aiuto urgente».
12:05
12:05
Nella notte abbattuti 18 droni ucraini
I sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto la notte scorsa 18 droni ucraini: lo ha detto oggi il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, secondo quanto riporta la Tass.
12:03
12:03
A Lugansk probabile referendum per annessione alla Russia
Leonid Pasechnik, il leader dell'autoproclamata Repubblica di Lugansk, nell'est dell'Ucraina, che recentemente Mosca ha riconosciuto come indipendente insieme alla Repubblica di Donetsk, ha detto che "in un prossimo futuro" potrebbe essere organizzato un referendum per decidere l'annessione alla Russia. Lo riferiscono le agenzie russe.
10:28
10:28
Uccisi 16.600 soldati russi dal 24 febbraio
Secondo lo Stato maggiore dell'Ucraina, 16.600 soldati russi sono stati uccisi dal 24 febbraio durante i combattimenti. Lo riporta il Kyiv Independent.
Da parte sua il ministero della Difesa russo, citato a Interfax, ha affermato invece che sono 1.351 i soldati russi caduti in Ucraina.
In un post su Facebook lo Stato Maggiore ucraino ha aggiunto che le truppe russe hanno perso 582 carri armati, 1.664 veicoli corazzati da combattimento, 294 pezzi di artiglieria, 93 lanciarazzi multipli, 52 sistemi di difesa aerea, 121 aerei, 127 elicotteri, 7 navi e 56 droni.
Il ministero russo afferma invece che gli ucraini hanno perso 1.656 carri armati, 289 droni e un numero imprecisato di "veicoli da combattimento".
10:24
10:24
Colpito deposito missili per difesa aerea vicino a Kiev
Missili russi lanciati da navi nel Mar Nero hanno colpito e distrutto un deposito di missili e sistemi difensivi nei pressi di Kiev, secondo quanto afferma il ministero della Difesa di Mosca citato dalle agenzie russe. Il deposito, aggiunge il ministero, conteneva sistemi di difesa aerea S-300 e missili Buk.
La stessa fonte precisa che il deposito di carburante colpito ieri nei pressi di Kiev, che riforniva le truppe ucraine nelle regioni occidentali del Paese, è stato raggiunto da missili a lunga gittata lanciati da aerei.
09:26
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Concordati due corridoi umanitari dal Donbass
Due corridoi umanitari nelle regioni di Donetsk e Lugansk sono stati concordati per oggi (27 marzo). Lo ha reso noto la ministra per la reintegrazione dei territori occupati dell'Ucraina Iryna Vereshchuk durante un briefing citato da Ukrainian Pravda.
«Ad oggi sono stati concordati due corridoi umanitari per le regioni di Donetsk e Lugansk: dalla città di Mariupol alla città di Zaporizhia con mezzi propri. Mentre è stata concordata l'evacuazione centralizzata in autobus da Berdyansk a Zaporizhia», ha affermato la ministra aggiungendo che 15 autobus sono in partenza da Zaporizhia su questo tragitto.
09:02
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Il Regno Unito pronto a revocare sanzioni se la Russia ferma la guerra
Le sanzioni che il Regno Unito ha imposto alla Russia in seguito all'invasione dell'Ucraina lanciata da Mosca, potranno essere cancellate soltanto se questa si impegna a rispettare un cessate il fuoco totale e a ritirare le sue truppe. Lo ha detto la ministra britannica degli Esteri Liz Truss al Sunday Telegraph, precisando che le sanzioni possono comunque essere reintrodotte in caso di nuova aggressione.
Dichiarazioni che fanno eco a quelle del segretario di Stato Usa, Antony Blinken, il quale ha pure sottolineato che le sanzioni contro la Russia "non sono concepite per essere permanenti" e che possono venir meno se Mosca cambia atteggiamento.
09:00
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Zelensky: «Non salveremo Mariupol senza tank e aerei»
«E' impossibile salvare Mariupol senza altri tank e aerei»: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un nuovo video - citato dal Kyiv Independent - in cui torna a chiedere nuovi aiuti militari all'Occidente.
«L'Ucraina - ha spiegato - non può abbattere i missili russi con fucili e mitra» e ha denunciato la lentezza nelle forniture al suo Paese.
«Chi guida la comunità Euro-atlantica? E' ancora Mosca, attraverso l'intimidazione?», si è chiesto polemicamente Zelensky.
07:52
07:52
Comunità russa manifesta contro Putin a Praga
Migliaia di persone della comunità russa di Praga hanno marciato ieri per la città sventolando bandiere e tenendo cartelli che denunciavano l'invasione della Russia in Ucraina. Lo riferisce la Bbc.
Diversi attivisti hanno gettato vernice rossa, simbolo del sangue degli ucraini uccisi nella guerra, sulle scale dell'ambasciata russa a Praga. Sui cartelli dei manifestanti le scritte 'Putin, vai all'inferno', 'Stop Putin, Stop guerra' e 'Stop Putler'.
07:50
07:50
Mosca evacua 40mila persone in Russia
Gli invasori russi hanno evacuato circa 40.000 ucraini dalle zone di guerra, vengono portati nei territori occupati o direttamente in Russia. Lo ha annunciato la ministra ucraina per la Reintegrazione dei territori occupati Iryna Vereshchuk, citata da Ukrinform.
"La Russia sta creando una 'realtà umanitaria' alternativa e sta cercando di aprire le proprie cosiddette 'vie di evacuazione' per i residenti di Mariupol in Russia. Stiamo già parlando di decine di migliaia di ucraini reinsediati con la forza in questo modo", ha detto Vereshchuk. La ministra ha poi aggiunto che gli occupanti stanno operando nell'ambito di uno schema simile nella parte temporaneamente occupata della regione di Kiev, cercando di deportare con la forza gli ucraini in Bielorussia.
"Segnaliamo con forza alla comunità internazionale e alle istituzioni che questi 'corridoi' russi sono illegali. Tanto più che dall'altra parte, sia vicino a Donetsk che a Lugansk. i migranti forzati sono ammessi attraverso speciali campi di filtrazione, in violazione della Convenzione di Ginevra. Ma per qualche ragione, il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha persino deciso di aprire un ufficio di rappresentanza a Rostov sul Don per lavorare con gli ucraini deportati in Russia con la forza. Chiediamo che si faciliti il ;;ritorno dei nostri cittadini ", ha chiesto Vereshchuk.
06:26
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Il sindaco di Leopoli: 'L'attacco ricevuto è un messaggio a Biden'
Leopoli sotto l'attacco dei razzi russi nelle scorse ore un messaggio che Mosca a voluto far arrivare al presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Ne è convinto il sindaco della città nell'ovest dell'Ucraina fino ad ora pressochè risparmiata dall'offensiva, Andriy Sadovy, riferisce la Bbc. "Con questo attacco gli aggressori mandano i loro saluti al presidente Biden che si trova in Polonia", ha detto. "Leopoli è a soli 70km dalla fronttiera polacca e credo che il mondo debba capire che la minaccia è molto molto seria", ha aggiunto.
06:10
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Il punto alle 06.00
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Notte di tensione a Kiev. La zona di Boyarka, a 20 chilometri a sudovest della capitale, è stata attaccata da alcune bombe, causando almeno 4 feriti, tra cui un minorenne. Sempre a Kiev, dove i media ucraini segnalano che l'esercito ucraino ha recuperato terreno sul campo riprendendo il controllo anche di alcuni centri urbani, il gennerale russo Yakov Rezantsev è stato ucciso dopo un contrattacco. Si tratterebbe del settimo generale dell'esercito russo rimasto ucciso in Ucraina. Cresce intanto la preoccupazione per il personale di Chernobyil: il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael Grossi, ha infatti spiegato come i lavoratori alla centrale nucleare non abbiano avuto alcuna rotazione per quasi una settimana, dopo che le forze russe hanno preso il controllo di Slavutych, dove molti di loro vivono.
Sono da registrare nella notte anche alcune dichiarazioni rilevanti. In particolare quelle dell'ex presidente USA Donald Trump, che durante un comizio in Georgia accusa Joe Biden: «Obama ha dato via la Crimea, io non ha dato via nulla, e ora Biden sta dando via l'intera Ucraina». Nelle stesse ore ad attaccare, verbalmente, Vladimir Putin è stato Elon Musk: «Ritengo sia significativamente più ricco di me, ma on possiamo lasciare che si prenda l'Ucraina».