Morta Laura Lilli, fu fra i fondatori di "Repubblica"

ROMA - È morta ieri a Roma Laura Lilli, storica giornalista delle pagine culturali di "Repubblica", giornale a cui era legata sin dal numero zero e per cui fino all'ultimo ha continuato instancabilmente a scrivere. Autrice di numerosi saggi, oltre che scrittrice e poetessa, brillava per finezza intellettuale e passione civile, ma allo stesso modo amava giocare con la poesia e la fantasia.
"Entrava in redazione con curiosità - scrive Repubblica.it - e chiedeva agli ultimi arrivati chi erano, cosa desideravano. Aveva uno sguardo sempre giovane e generoso sulle persone e sulle cose. E forse pensava che tutto quello che aveva visto e fatto potesse avere un senso solo se trasmesso e raccontato a chi sapeva ancora poco".
Classe 1937, figlia del grande inviato Virgilio Lilli, aveva una formazione internazionale, una laurea in Filosofia alla Sapienza di Roma e poi la specializzazione in letteratura americana negli Stati Uniti, allo Smith College e alla Yale University. Cominciò a collaborare al "Mondo" di Pannunzio con articoli sull'America quando le donne nel giornalismo erano ancora poche, scrisse anche per la "Stampa", il "Corsera" e "Panorama" e fece parte della redazione del Globo. I suoi interessi spaziavano dalla letteratura (specie quella anglosassone) alla psicoanalisi, dal femminismo - di cui fu protagonista attraverso le riviste "Quarto Mondo" e "Compagna" - alle scienze sociali. Il volume "Passioni & Parole" (La Tartaruga) raccoglie una selezione delle sue interviste ai protagonisti della cultura internazionale, da Graham Greene a Ted Hughes, da P.D. James a Naipaul, da Saul Bellow ad Anita Desai.
In "Voci dell'alfabeto" (Minimum Fax) sono raccolte le interviste a Sciascia, Moravia ed Eco nei decenni Settanta e Ottanta. Nel 1980 uscì il suo primo romanzo sperimentale "Zeta o le zie", riproposto più tardi da Bompiani. E ha conosciuto diverse edizioni la sua raccolta poetica in italiano e in inglese "Dolce per le formiche/Sweet to Ants" (Empiria), aggiornata di recente in "Più dolce per le formiche" (Empiria). Tra i suoi titoli anche "La coccodrilla/Capri adagio molto allegro" (Edizioni La Conchiglia), Otto quarti d'ora/Catchlines (Empiria), le favole di "Alberi angeli e gatti" (Empiria), "Il Buon Dio e la tartaruga/The Good God and the Turtle" (Empiria) e l'operetta morale di "Apologia di Santippe" (Bulzoni).