Morta Tina Anselmi, primo ministro donna

ROMA - È morta la scorsa notte nella sua casa di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, Tina Anselmi, prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica italiana. Eletta più volte parlamentare della Democrazia Cristiana, aveva 89 anni.
Era stata nominata nel luglio del 1976 titolare del dicastero del lavoro e della previdenza sociale in un governo presieduto da Giulio Andreotti.
Dopo aver ricoperto la carica di ministro del Lavoro, Tina Anselmi fu ministro della Sanità nel quarto e quinto governo Andreotti e legò il suo nome alla riforma che introdusse il Servizio Sanitario Nazionale
Nel 1981, nel corso dell'ottava legislatura, fu nominata presidente della Commissione d'inchiesta sulla loggia massonica P2, che terminò i lavori nel 1985.
"Con Tina Anselmi scompare una figura esemplare della storia repubblicana", ha affermato in una nota il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi.
"Partigiana, sindacalista, impegnata nella vita politica e nelle istituzioni, prima donna ministro della storia italiana. Il suo impegno per le pari opportunità e contro la P2 e la sua personalità forte e discreta ne hanno fatto un esempio per chiunque creda alla politica come passione per la libertà", ricorda il premier.