Mosca condannata per la strage di Beslan: "Prese poche precauzioni"

MOSCA - La Russia non prese misure adeguate per evitare che un commando di terroristi prendesse d'assalto la scuola numero 1 di Beslan e l'uso sproporzionato della forza da parte delle teste di cuoio "contribuì a causare vittime tra le persone sequestrate": è con queste motivazioni che la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato Mosca a pagare quasi tre milioni di euro (quasi 3,2 milioni di franchi) di risarcimento a 409 tra ex ostaggi e familiari delle vittime del massacro che tredici anni fa scosse non solo la Russia, ma il mondo intero.
A Beslan morirono 334 persone, 186 erano bambini. I feriti furono oltre 800. La sentenza di Strasburgo ha suscitato l'ira del Cremlino. Di fronte alle responsabilità che gli vengono attribuite, il governo russo ha già annunciato che adotterà "tutte le azioni legali necessarie" per contrastare una decisione che ritiene "assolutamente inaccettabile" per "un paese che è stato attaccato diverse volte dai terroristi".