«Mosca ha inviato dei killer per uccidere Maxim Kuzminov»

I servizi spagnoli di intelligence non hanno dubbi che ci sia la lunga mano del Cremlino dietro l'assassinio a Villajoyosa (Alicante) di Maxim Kuzminov, l'ufficiale russo disertore che passò ad agosto le linee ucraine sul suo elicottero da combattimento Mi8, e danno per certo che il crimine sia stato commesso da killer giunti dall'estero.
Lo segnalano fonti dell'intelligence iberica citate oggi da El Pais, per le quali l'unico interrogativo è se l'agguato sia stato opera del servizio segreto estero (Svr) - il cui capo Sergej Naryshkin ha definito la vittima «un criminale traditore» e «un cadavere morale» - di quello federale di sicurezza (Fsb, erede del Kgb), o del servizio militare di intelligence (Gru).
Rispetto all'attribuzione del crimine il governo spagnolo è stato cauto, in attesa di sviluppi dell'inchiesta della Guardia Civile, ma fonti diplomatiche citate dal quotidiano segnalano che si tratta di un fatto «gravissimo» e che, se confermato il coinvolgimento delle autorità russe, «la Spagna darà una risposta decisa».
Kuzminov è stato assassinato il 13 febbraio scorso (anche se la notizia della morte è stata resa pubblica solo lunedì), in un garage di Villajoyosa, località turistica sul versante mediterraneo in provincia di Alicante dove vive una comunità di 17'500 cittadini russi.
Con documenti falsi a nome di un cittadino ucraino di 33 anni, viveva senza protezione, nonostante la minaccia di 'vendetta' da parte di Mosca che pesava su di lui, e i servizi segreti spagnoli, secondo le fonti citate, non erano stati ufficialmente informati del suo arrivo nel dicembre scorso.