Mosca rivedrà i piani militari riguardanti i missili nucleari

Dopo che gli Stati Uniti hanno deciso di ritirarsi dal trattato INF
Il presidente statunitense Donald Trump.
Ats
26.11.2018 11:07

MOSCA - Mosca "prenderà in considerazione" nei suoi piani militari l'intenzione degli Stati Uniti di dislocare i suoi missili in Europa, in violazione del trattato INF. L'ha detto il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov, citato dall'agenzia stampa Interfax. "Per quanto riguarda le misure specifiche di risposta, come è stato dichiarato al più alto livello più di una volta, la risposta sarà efficace e relativamente economica", ha ribadito Ryabkov.

La Russia non possiede armi che violino il Trattato INF, ha aggiunto Ryabkov. "Conosciamo perfettamente tutte le nostre armi e sappiamo che nessuna di queste viola gli obblighi del trattato", ha detto, sottolineando che le accuse degli Stati Uniti riguardanti le violazioni del trattato INF potrebbero essere basate su "informazioni errate" dei servizi di sicurezza o su un'interpretazione "volutamente distorta". "Abbiamo certamente visto entrambi i precedenti", ha concluso Ryabkov.

Il trattato INF

Il trattato INF (Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty) è stato siglato a Washington l'8 dicembre del 1987 dal presidente statunitense Ronald Reagan e dal segretario generale del partito comunista dell'Unione Sovietica Michail Gorbaciov. Il trattato è stato il primo frutto del cambio al vertice dell'Unione sovietica e aveva messo la parola fine ai cosiddetti euromissili, ossia imissili nucleari a raggio intermedio schierati da USA e URSS sul territorio europeo, nella fattispecie prima gli SS-20 sovietici e in seguito quelli americani IRBM Pershing-2 e quelli cruise da crociera BGM-109 Tomahawk.

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