Hockey

Mosse ponderate per togliersi l’amaro di bocca

Dopo l’ingaggio del finlandese Oliwer Kaski, il Lugano è ancora alla ricerca di tre stranieri – Domenichelli: «Pensiamo a due attaccanti e un portiere, resta invece difficile il mercato svizzero»
Nicola Martinetti
28.05.2022 06:00

La colonnina di mercurio, in questi giorni, segna già temperature ampiamente estive. Sole e caldo stanno mettendo a dura prova un po’ tutti. Anche gli appassionati di hockey su ghiaccio, abituati del resto a ben altro clima. E la sete, in questo contesto, la fa da padrona. No, non quella vera e propria, anche se l’HCLugano (vedi box a lato), si è attrezzato anche da questo punto di vista. Bensì quella di notizie. Di novità di mercato. C’è voglia di sognare, insomma. Di godersi l’estate, con la mente però già rivolta al ritorno sul ghiaccio. Fantasticando su terzetti d’attacco e coppie difensive. Di qui un pizzico di impazienza. Di frustrazione, anche, emersa nelle ultime settimane sul fronte bianconero. Figlia di un prolungato silenzio da parte della società, spezzato questa settimana dall’ingaggio - per i prossimi due anni - del difensore finlandese Oliwer Kaski. Un toccasana, come una bella granita rinfrescante. «So che la passione dei nostri tifosi è immensa, e a volte sfocia in un pizzico di irrequietezza - ci ha confidato sorridendo il direttore sportivo dell’HCL, Hnat Domenichelli, nella suggestiva cornice di Lugano Marittima -. Ma noi lavoriamo sodo ogni giorno per fare il bene del club. E in questo senso, siamo davvero felici di essere riusciti ad accaparrarci un giocatore come Kaski».

Una strategia ben definita

Il 26.enne finnico, sulla carta, si presenta come un terzino dalle spiccate doti offensive. «Ma non bisogna commettere l’errore di fermarsi ai numeri - ci racconta il ds bianconero -. Perché sì, Oliwer nasce come un difensore offensivo, abile nel tiro, nel pattinaggio e nel power-play. Ma negli ultimi due anni, sotto la guida di Bob Hartley all’Avangard Omsk (KHL), è diventato molto più completo, giocando ad esempio anche il box-play. Da lui mi aspetto dunque un grande contributo in tutte le fasi». Con il suo arrivo, unitamente a quello di Calle Andersson, Domenichelli conferma di aver completato il pacchetto arretrato, quantomeno per quel che concerne gli stranieri. «Il mercato svizzero resta molto difficile. Lo sondiamo continuamente, ma non è detto che arrivi ancora qualcuno. Per quanto concerne i giocatori d’importazione, invece, la strategia è chiara. Ora siamo a quota quattro stranieri con Kaski, Arcobello, Carr e Josephs. Vogliamo ingaggiare altri due attaccanti, nonché un portiere, così da poter iniziare la stagione con sette rinforzi già sotto contratto, di cui uno a disposizione dei Ticino Rockets».

Tra i pali, stando alle voci emerse negli ultimi giorni, parrebbe vicino l’arrivo del portiere finlandese Mikko Koskinen, attualmente impegnato nei playoff della NHL con gli Edmonton Oilers, freschi di accesso alle finali della Western Conference. Al proposito, così come per il vociferato interesse per l’attaccante canadese Alex Chiasson, il ds non si sbottona: «Stando ai vari rumors emersi, giocheremo con circa 16-17 stranieri (ride, ndr). La verità è che in questo momento è necessario avere pazienza. Come ho detto, sono ben conscio della passione dei nostri tifosi, ma noi abbiamo il dovere di valutare ogni opzione. Il mercato nordamericano, e in particolare quello della NHL, si aprirà soltanto a luglio. Nelle prossime settimane, allora, difficilmente annunceremo ulteriori innesti. L’importante è farsi trovare pronti ai blocchi di partenza».

Sotto lo sguardo di McSorley

A tal proposito, la squadra è già entrata nel vivo della preparazione estiva, supervisionata anche dal tecnico Chris McSorley. Il quale, nelle prossime settimane, non lascerà Lugano. «E questo - sottolinea Domenichelli - è bello e importante. Tante volte gli allenatori partono, lasciando ai preparatori fisici l’onere di seguire i giocatori durante questa fase. Chris, invece, ci tiene a rimanere in Ticino, lavorando a stretto contatto con la squadra. Nonché, peraltro, con il sottoscritto, con il quale si confronta quotidianamente su vari aspetti, mercato compreso». Tra i temi discussi, pure gli insegnamenti tratti dopo il deludente epilogo dello scorso anno. «L’amaro in bocca, sarò sincero, non è ancora del tutto svanito. In queste settimane abbiamo potuto analizzare ciò che non ha funzionato. Non solo nei playoff, ma anche in regular season, perché la squadra - sulla carta - non valeva il nono posto. Purtroppo abbiamo pagato i troppi infortuni patiti a settembre e ottobre, costati i primi sei posti. Questa estate lavoreremo per essere più coperti in ogni posizione. Ci sono comunque stati anche diversi aspetti positivi. La squadra, quando al completo, si è ben comportata. Penso in particolare ai pre-playoff contro il Ginevra, giocati molto bene. Ripartiamo da lì».

 

La novità: la casetta Quarantuno a Lugano Marittima per avvicinarsi ai tifosi

Previsti tanti eventi speciali

Per due anni, a causa della pandemia, il progetto è rimasto nel cassetto. Questa volta, però, la volontà del club si è concretizzata. Sì, l’HC Lugano è presente a Lugano Marittima, con una casetta denominata «Quarantuno». L’intento dell’operazione, chiaro, ce lo illustra Fabio Gasparini, esponente del dipartimento Marketing & Sponsoring: «Vogliamo riportare la società in mezzo alla gente. Durante la stagione accade il contrario, siamo noi a chiamare a raccolta i tifosi. Ora vogliamo restituire questo entusiasmo. Nelle prossime settimane chi ci verrà a trovare potrà rifocillarsi, ma anche incontrare vari membri del club. Ogni dettaglio verrà man mano reso noto sui nostri canali di comunicazione».

Marchand rinforza l’Ambrì

L’Ambrì Piotta ha ingaggiato l’attaccante Lionel Marchand (classe 2001) per le prossime due stagioni, con opzione per un ulteriore anno. Arriva dai GCK Lions, con i quali lo scorso campionato ha totalizzato 27 punti in 45 presenze, oltre a 5 partite con lo Zurigo. A livello internazionale ha preso parte a un Mondiale U18 e un Mondiale U20 con la Svizzera.