Müller: foto nude spedite a donna

BERNA - Il consigliere nazionale e sindaco di Baden (AG) Geri Müller è stato accusato oggi dalla stampa domenicale di aver inviato foto in cui appare nudo, fotografie scattate nel suo ufficio. Müller, contattato dall'ats, afferma che si tratta di una questione privata. La vicenda rischia di fare terra bruciata attorno al politico ecologista. Oggi verso mezzogiorno l'avvocato di Müller, Andreas Meili, ha trasmesso all'ats una presa di posizione del suo cliente. Per il consigliere nazionale si tratta di una "questione puramente privata".
Nella dichiarazione Müller ammette di aver avuto una relazione tramite chat. Il consigliere nazionale afferma poi che la donna in questione "ha esercitato una enorme pressione nei miei confronti minacciando di divulgare alla stampa e a terze persone elementi di carattere privato per farmi del male". Müller afferma anche di aver tentato di dissuadere la donna e di convincerla a rispettare la sua sfera privata. "Purtroppo senza successo, come ho scoperto oggi leggendo i domenicali". Il consigliere nazionale fa anche prova di autocritica: "devo rimproverarmi, credevo che elementi privati sarebbero rimasti privati". Müller afferma anche di aver lui stesso contattato la polizia dopo che la donna ha minacciato di suicidarsi. Nella sua presa di posizione, Müller non dice mai quali sono gli "elementi di carattere privato" di cui parla, "per preservare la sfera privata delle persone coinvolte". Non ammette mai di aver inviato fotografie in cui appare nudo. Secondo il domenicale la donna è stata fermata e interrogata la scorsa settimana dalla polizia di Baden. Il portavoce della polizia cantonale argoviese Roland Pfister ha confermato ciò all'ats. Stando a Pfister, nei confronti della donna non è stato aperto alcun procedimento penale e lei non ha sporto denuncia. La "Schweiz am Sonntag" sostiene che durante una chiacchierata su internet (tramite chat) Müller abbia inviato alla donna foto in cui appare nudo. Queste fotografie sarebbero state scattate anche in edifici pubblici e durante il tempo di lavoro. Il giornale afferma di basarsi su documenti in suo possesso.
Verdi di Baden si distanziano
La vicenda non ha mancato di scuotere il mondo politico argoviese: la sezione locale del partito ecologista, al termine di una riunione di crisi, si è distanziata dal comportamento del politico. L'incontro tra alcuni rappresentanti della sezione dei Verdi di Baden e i membri del team di Müller è stato piuttosto acceso: gli ecologisti hanno espresso il loro dissenso nei confronti di un atteggiamento che "potrebbe danneggiare l'immagine e l'integrità della Città o delle autorità". In linea di massima - è stato sottolineato - "ciò che è privato è privato", ma esercitando una carica pubblica "si ha una certa responsabilità": istituzioni come il municipio o la Città stessa vengono rappresentati dai loro esponenti. "In questo caso il comportamento privato assume una dimensione pubblica". I colleghi di partito hanno ammesso che "siano finora solo accuse non confermate" le informazioni diffuse dalla stampa. Ora bisognerà verificare i fatti. Condannare fin da subito l'atteggiamento di Müller è sicuramente un passo precipitoso e poco serio: "apprezziamo il suo impegno politico in favore della città di Baden", hanno aggiunto.
Verdi cantonali: si assuma le conseguenze
Più esplicito è stato Jonas Fricker, presidente dei Verdi argoviesi: qualora le accuse si confermassero Müller "dovrà assumere le conseguenze del suo operato". Queste affermazioni hanno trovato il sostegno della co-presidente dei Verdi Svizzeri Regula Rytz, la quale ha indicato che "allo stadio attuale" non si può che appoggiare quanto detto da Fricker.