Chiusura

Mungere storioni per il caviale: fallito il progetto milionario

La società Kasperskian che produceva le preziose uova in Vallese è in liquidazione - Nell’attività investite decine di milioni di franchi
(foto YouTube)
Ats
05.04.2019 14:50

SION - Scocca l’ora più nera per Kasperskian, l’azienda che produceva caviale in Vallese sulla base di un procedimento innovativo, una sorta di mungitura degli storioni, che venivano lasciati in vita: la società è in liquidazione e con lei fallisce un investimento da decine di milioni di franchi.

A causa del debole fatturato e degli elevati costi di produzione in Svizzera l’impresa non è redditizia, hanno indicato i responsabili confermando a Keystone-ATS una notizia pubblicata oggi dal quotidiano Walliser Bote. In un’assemblea straordinaria tenutasi il 29 marzo gli azionisti hanno deciso di liquidare la società anonima.

L’impresa era entrata in funzione nel 2015 a Leuk (VS) su un terreno di 16’000 metri quadrati situato sulla riva del Rodano. Gli impianti erano costati 30 milioni di franchi e fra gli investitori più importanti figurava l’ex numero uno di Nestlé Peter Brabeck, manager che nei tempi d’oro incassava salari milionari a doppia cifra. Stando al Walliser Bote a inizio febbraio l’organico dell’impresa era già stato dimezzato. Attualmente per Kasperskian lavorano otto persone.

La start up proponeva un approccio creativo alla produzione del caviale, che viene ottenuto dalla lavorazione delle uova di diverse specie di storione. Normalmente per arrivare alle preziose uova i pesci vengono uccisi, ma non così in Vallese: «viene fatta un’ecografia per scoprire quando una femmina è pronta a deporre le uova», spiegava due anni or sono a Le Nouvelliste l’allora responsabile vendite dell’azienda, Thibaud Marcault. «In quel momento l’animale viene massaggiato manualmente: in 60 secondi dà le uova e torna in acqua».

Per consentire al pesce, che ha perso tra il 10 e il 20% del suo peso durante l’operazione, di recuperare la sue forze, veniva posto in una speciale vasca. Protetta dallo stress, nutrita più intensamente, la femmina poteva così riacquistare le forze per poter donare di nuovo uova un anno più tardi. «Si ritiene che durante la sua vita possa così produrre cinque o otto volte più caviale: ma questa è una stima, dato che siamo pionieri in questo campo», aveva detto Marcault. A tal proposito Kasperskian aveva inventato anche uno slogan: «Caviar with Life!».

La produzione di caviale vallesano era artigianale e i massaggi erano manuali. Anche la fecondazione avveniva manualmente, con sperma di pesci che avevano dato origine a femmine che a loro volta producevano uova di qualità. Presso Kasperskian ogni storione aveva anche un nome: era possibile ordinare caviale prodotto da un determinato esemplare.

«Il Rodano è stato per milioni di anni l’ambiente naturale degli storioni, fino a quando non si è iniziato a costruire dighe. Siamo davvero orgogliosi di essere riusciti a riportare questa specie a grave rischio d’estinzione nel suo habitat originario», scriveva l’azienda sul suo sito internet. Il sogno è ora finito: stando al Walliser Bote i 20’000 storioni esistenti sono già stati venduti e in estate sarà organizzato l’oneroso trasporto verso altri, ignoti lidi.