Nemo, Angelina Mango e gli altri, chi sono i 26 finalisti dell'Eurovision 2024
«La canzone, la voce, la faccia tosta, il phisique du role. Difficile trovare un difetto in questa esibizione, che fa esplodere l'arena di Malmö. Nemo si candida non solo a un pass in semifinale, ma alla vittoria finale». Il voto di Mattia Sacchi per Nemo Mettler (The Code) all’Eurovision Song Contest è un 7,5 più che convinto. La Svizzera ambisce seriamente alla vittoria, dopo 36 anni (nel 1988 fu Céline Dion con Ne partez pas sans moi). Il 24.enne di Bienne sembra avere convinto proprio tutti e i commenti, anche fuori dal Paese, si sprecano. «Una voce in bilico tra lirica e pop e un performer perfetto che si trasforma poi in rapper consumato».
The Code ambisce a essere più di un semplice brano: vuole essere un'opera d'arte che unisce rap, drum'n'bass e opera. Il testo parla del viaggio personale di scoperta di sé e di presa di coscienza del cantante. Un inno all'autoaffermazione, un invito ad accettarsi senza paura del giudizio. Lo scorso novembre, Nemo ha infatti reso pubblica la sua identità non-binaria in un'intervista alla SonntagsZeitung. Persona genderqueer, è diventato un'icona per la comunità LGBTQ+ in Europa e nel mondo.
Diciamolo, la spumeggiante personalità di Nemo non ha lasciato nessuno indifferente. L’esibizione in abito piumato rosa-pesca su una pedana ha fatto il resto.
L'Italia è tra i cosiddetti Big Five, già qualificati di diritto alla finale di domani, sabato 11 maggio. Ma Angelina Mango non ha deluso le aspettative, tra ballerine, pizzi e trasparenze, e un'esibizione degna di uno show importante. La Noia è piaciuta anche fuori dal Belpaese e (sul finale) ha fatto alzare il pubblico in piedi, felice di ballare e cantare la cumbia che aveva conquistato il Festival di Sanremo. «Vedrete un'esibizione energica, che esprimerò sia con la voce che con il corpo», aveva promesso la cantante. E così è stato.
Tra le canzoni che hanno riscosso maggior successo c'è quella della Spagna, che con Nebulossa ha portato sul palco Zorra, un inno alla libertà femminile. María Bas e il tastierista Mark Dasousa – senza dimenticare i ballerini in perizoma – hanno spinto Zorra, parola spagnola che indica letteralmente la femmina della volpe, ma che è usata con il senso di cagna, zoccola o prostituta. La rappresentante iberica rivendica la libertà di ogni donna di uscire da sola, vestirsi come vuole e fare quel che sente, senza giudizi.
La partecipazione di Israele con Eden Golan è stata contestata con un sit-in di protesta a Malmö a cui ha partecipato pure Greta Thunberg. L'inizio dell'esibizione dell'artista, in gara con Hurricane, è stata accolta da applausi misti a fischi da parte del pubblico. Una scena simile a quella delle prove, stigmatizzata dal premier israeliano Benjamin Netanyahu che, prima dello show, ha inviato un video messaggio alla cantante. '«Stai gareggiando non solo all'Eurovision in modo che ci rende orgogliosi, ma stai gareggiando con successo di fronte a una brutta ondata di antisemitismo e stai resistendo a tutto questo rappresentando lo Stato di Israele con grande onore'», le parole di Netanyahu. «Quando ti fischiano, noi gridiamo evviva per te». Il verdetto del televoto? Eden Golan è in finale. E c'è uno strascico che sta infiammando i social nella vicina Italia. Durante la diretta televisiva di ieri su Rai2 e Raiplay della seconda semifinale, in sovraimpressione è infatti apparsa una grafica del televoto italiano: al primo posto tra le preferenze c'è proprio Israele, con il 39,31% dei voti. Una violazione del regolamento, considerato che le percentuali del televoto e del voto delle giurie possono essere svelate solo dopo la finale, per la quale la Rai ora rischia una misura disciplinare da parte dell'EBU (European Broadcasting Union).
Per i bookmakers la favorita è la Croazia, ma Israele si piazza al secondo posto sopra alla Svizzera.
I 26 finalisti
Dons, Lettonia
Kaleen, Austria
Joost Klein, Olanda
Nemo, Svizzera
Gate, Norvegia
5 miinust e Puuluup, Estonia
Eden Golan, Israele
Marina Satti, Grecia
Nutsa Buzaladze, Georgia
Ladaniva, Armenia
Silia Kapsis, Cipro
Teya Dora, Serbia
Iolanda, Portogallo
Raiven, Slovenia
Alyona Alyon& Jerry Heil, Ucraina
£Sylvester Belt, Lituania
Windows95man, Finlandia
Baby Lasagna, Croazia
Bambie Thung, Irlanda
Tali, Lussemburgo
A queste, vanno aggiunge le big five e il Paese ospitante, la Svezia:
Angelina Mango, Italia
Isaak, Germania
Nebulossa, Spagna
Olly Alexander, Regno Unito
Slimane, Francia
Marcus & Martinus, Svezia