Elettricità

Nessuno sconto agli utenti dai dividendi della SES

Il Municipio di Locarno, maggiore azionista della Sopracenerina, ribadisce il suo parere contrario a una redistribuzione tra le economie domestiche degli utili conseguiti dalla società energetica, come suggeriva un’interrogazione – «Non è una misura equa e ne beneficerebbe anche chi non si preoccupa dell’ambiente»
© CdT/Chiara Zocchetti
Mauro Giacometti
11.12.2023 06:00

Sarà una bolletta elettrica salata quella del 2024 per le economie domestiche locarnesi, con aumenti tariffari annunciati superiori al 20%. Anche per questo un gruppo di consiglieri comunali di Locarno aveva interpellato il Municipio su eventuali «bonus» per l’utenza generati dal surplus di dividendi azionari della SES, Società Elettrica Sopracenerina. Ma da Palazzo Marcacci arriva un perentorio «no»: non ci saranno sconti nelle bollette elettriche generati dal surplus di dividendi accumulati dalla società energetica, di cui il Comune di Locarno è azionista di maggioranza. Lo ha ribadito il Municipio di Locarno, rispondendo ad un’interrogazione di Simone Beltrame (il Centro) e cofirmatari che sollecitavano invece una suddivisione tra le economie domestiche del dividendo supplementare totalizzato nel 2022, vale a dire 213.000 franchi in più rispetto ai preventivati 400 mila franchi, con conseguente «sconto» in bolletta di 26 franchi per utente (circa 8.200 le economie domestiche servite dalla SES).

Difficile attuazione

«Il Municipio non ritiene opportuno procedere in questo senso, l’applicazione della misura indicata non sarebbe equa. Ne beneficerebbero sia gli alti redditi, come pure quelli molto più bassi (in un certo senso si tratterebbe di una misura ad «innaffiatoio»). Allo stesso modo beneficerebbero della riduzione indicata sia i soggetti che poco o nulla si preoccupano di applicare le misure di risparmio energetico (di qualsivoglia natura) come le economie domestiche più attente all’uso più parsimonioso dell’energia. E difficilmente sarebbe possibile, anche sotto il profilo amministrativo, individuare i soggetti che maggiormente dovrebbero beneficiare della riduzione indicata», sottolinea nella sua risposta negativa l’Esecutivo cittadino.

La «stangata» annunciata

Nell’interrogazione, si chiedeva di applicare questa riduzione anche in vista della «stangata» prevista nel 2024. «Un nucleo familiare locarnese spenderà circa 1.570 franchi in più l’anno, con un rincaro di circa 255 franchi rispetto alla bolletta del 2023», si sottolineava nella premessa all’interrogazione. D’altra parte già un anno fa, in una lettera ai Comuni azionisti e alla SES, da Palazzo Marcacci si ribadiva che in merito alle tariffe spettava alle stesse amministrazioni locali «attuare politiche redistributive nei confronti della propria cittadinanza, con misure e modalità che si riterranno più idonee ad ogni specifica realtà comunale. Riteniamo quindi che il mantenimento dei dividendi permetterà all’ente pubblico di disporre di un margine di manovra adeguato per meglio rispondere in modo mirato alle esigenze dei propri cittadini», ribadisce l’Esecutivo cittadino.

Società a confronto

Per quanto riguarda il contenimento delle tariffe da parte della SES, con l’interrogazione, che riportando un confronto con altre aziende elettriche attive sul territorio cantonale nel quale ad esempio le Aziende Multiservizi di Bellinzona (AMB)risultava più «virtuosa» della SES, il Municipio rimanda ad un documento della Sopracenerina redatto a fine agosto 2023 nel quale si spiegavano in dettaglio le cause degli aumenti previsti l’anno prossimo. Ma soprattutto alla diversa tipologia della zona di distribuzione della SES rispetto ad altre aziende cantonali. «Metà dell’energia erogata e dei punti di fornitura di SES viene distribuita nell’agglomerato urbano di Locarno (paesi compresi tra Brissago fino a Cugnasco), mentre il resto va alle valli. Detto altrimenti, ogni confronto con altre aziende ticinesi è fuorviante».

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