Italia

Nicola Zingaretti segretario del PD con una valanga di voti

Le preferenze andate al governatore del Lazio si attestano attorno al 70% - A votare sono state 1,7 milioni di persone
Un momento delle operazioni di voto. (Foto Keystone)
Ats
04.03.2019 08:28

ROMA - Nicola Zingaretti, come ormai ampiamente noto, è il nuovo segretario del PD: nel voto popolare delle primarie del partito - con un’affluenza oltre 1,7 milioni di votanti - il governatore del Lazio ha ottenuto circa il 70% delle preferenze, largamente al di sopra della maggioranza del 50% più uno necessaria per essere eletto subito. «Non sarò un capo, ma il leader di una comunità. Grazie all’Italia che non si piega e che vuole arginare un governo illiberale e pericoloso», ha detto Zingaretti nel primo discorso in mezzo alla festa dei suoi a Roma, dedicando fra l’altro la vittoria a Greta, la ragazza svedese che lotta contro i cambiamenti climatici, ai poveri e ai giovani disoccupati. Nicola Zingaretti ha promesso un PS inclusivo, «aperto a una nuova alleanza» di centrosinistra. «I delusi sono tornati e torneranno», assicura, «stavolta non possiamo deluderli».

La sua leadership viene riconosciuta da tutti i big del partito, a iniziare dagli altri candidati. Roberto Giachetti, terzo con il 12%, ha chiamato Zingaretti e si e complimentato con lui. «Buon lavoro Segretario! Da oggi sempre più #fiancoafianco nel PD per l’Italia», ha twittato Maurizio Martina, da parte sua attestatosi fra i tre intorno al 18%dei voti. «Quella di Nicola Zingaretti è una vittoria bella e netta. Adesso basta col fuoco amico: gli avversari politici non sono in casa ma al Governo», ha invece affermato l’ex rottamatore e premier Matteo Renzi.

Finora Zingaretti ha sempre vinto le elezioni alle quali si è presentato: dal consiglio comunale di Roma all’Europarlamento, dalla presidenza della Provincia di Roma a quella della Regione Lazio, dove è stato rieletto lo scorso marzo mentre il PD si inabissava. Fino appunto a quella per la Segreteria del partito democratico. Nicola Zingaretti diventa segretario di un partito, il principale di opposizione nonostante tutto, che a un anno dal tracollo delle politiche del 4 marzo del 2018 sembra dare un segno di vitalità e alle primarie porta al voto quasi un milione e ottocentomila persone. L’ultima volta, per la rielezione di Renzi, avevano partecipato alle primarie circa 1,8 milioni di persone ma era un altro PD e l’affluenza di domenica scorsa non era scontata.