Niente carcere per il detenuto che fuggì in Spagna

LOSANNA - Niente carcere per un detenuto in attesa della libertà condizionata, che approfittando di un congedo era fuggito in Spagna nell'agosto dello scorso anno.
Lo ha stabilito il Tribunale federale esaminando il caso di un trafficante di droga, in Svizzera senza regolare permesso, condannato nel luglio del 2016 a quattro anni e mezzo di prigione. Dopo aver scontato i due terzi della condanna l'uomo aveva presentato richiesta di scarcerazione anticipata, istanza accolta dal Tribunale d'applicazione delle pene di Ginevra nel luglio del 2018.
Il condannato avrebbe dovuto essere rimesso in libertà ed espulso dal territorio svizzero "al più presto il 18 luglio" di quell'anno, ma il 5 agosto, stanco di aspettare, non è rientrato da un congedo ed è riparato nella penisola iberica.
La giustizia ginevrina ha subito emesso un ordine di arresto perché scontasse la pena residua, rifiutando di restituirgli documenti ed effetti personali, una decisione che è ora stata annullata dalla massima autorità giudiziaria elvetica.
Il ricorrente, secondo il Tribunale federale, avrebbe potuto essere rilasciato il 18 luglio. Nei giorni successivi non è tuttavia stato rimesso in libertà in attesa che fosse eseguito l'ordine di espulsione. Lasciando il paese per conto suo, tale ingiunzione è diventata irrilevante. Per i giudici di Mon Repos non vi sono quindi gli estremi per un nuovo arresto.