Niente sherpa per il Cervino

ZERMATT - Non saranno gli sherpa nepalesi a sistemare il sentiero escursionistico che porta alla capanna del Hörnli, ai piedi del Cervino. Le autorità federali hanno impedito il progetto, rifiutando di rilasciare un permesso di lavoro ai dieci nepalesi che avrebbero dovuto giungere in Vallese questa settimana, indica oggi in un comunicato il comune di Zermatt. La località si vede ormai costretta "a esplorare soluzioni in Svizzera".
Ispirata dai legami intrattenuti da numerosi anni con il Nepal, la stazione altovallesana aveva immaginato di affidare agli sherpa il rifacimento del sentiero, allo scopo di renderlo perfettamente praticabile in occasione del 150. anniversario - che sarà celebrato l'anno prossimo - della prima ascensione del Cervino.
Questa soluzione - rileva il Comune nella nota odierna - avrebbe permesso di evitare il ricorso, poco rispettoso dell'ambiente, a macchinari di cantiere e a materiali quali il cemento. Gli sherpa nepalesi - sottolinea - dispongono di notevoli competenze in materia di rifacimento sostenibile dei sentieri di montagna e sono in grado di sopportare sforzi fisici in alta montagna.
In un primo tempo è stata esaminata l'eventualità di integrare la venuta degli sherpa in un progetto di aiuto allo sviluppo, ma ciò non è stato possibile dato che l'obiettivo non era di permettere loro di acquisire una formazione inesistente in patria. Zermatt avrebbe dunque dovuto sollecitare un permesso di lavoro, una procedura che può durare diversi mesi.
Malgrado i contatti intrattenuti con l'Ufficio federale della migrazione, "il messaggio è stato chiaro: non otterremmo comunque un'autorizzazione, malgrado i nostri sforzi", riferisce la nota, citando il sindaco di Zermatt Christoph Bürgin.
Confrontata a simili ostacoli amministrativi, la località turistica rinuncia a cercare alternative che avrebbero consentito agli sherpa di recarsi in Vallese e tenterà di "esplorare altre soluzioni in Svizzera".
I lavori in causa riguardano il sentiero di 3300 metri che collega la stazione di altitudine dello Schwarzsee, a 2538 metri, alla capanna del Hörnli (3260 metri). Il sentiero è praticabile, ma con il trascorrere degli anni l'erosione e le intemperie lo hanno danneggiato, sottolinea Zermatt.
Le relazioni intrattenute dal villaggio altovallesano con il Nepal e i suoi sherpa sono state allacciate nel quadro di una missione condotta dalla stazione di salvataggio in alta montagna di Zermatt, nonché da Air Zermatt, che ha allestito un sistema di salvataggio nell'Himalaya e ha formato piloti nepalesi. Il progetto di sistemazione del sentiero avrebbe contribuito a rafforzare i legami esistenti, sottolinea il Comune.