Nigeria in attesa dei risultati delle elezioni presidenziali

Per il secondo giorno, la Nigeria è in attesa dei risultati di un'elezione presidenziale svoltasi sabato e molto combattuta per la guida del Paese più popoloso dell'Africa a fronte di uno spoglio lento che sta lasciando spazio ad accuse di brogli con conseguente aumento di tensioni.
Più di 87 milioni di elettori registrati erano chiamati alle urne per scegliere tra 18 candidati il politico che avrà il difficile compito di risollevare le sorti di Paese massima potenza economica del continente afflitto da crisi sociali e diffuse violenze. Dopo aver fornito ieri i risultati di Ekiti, un piccolo Stato del sud-ovest, la Commissione elettorale nazionale (Inec) ha rinviato il resto a stamattina, ma alle 12:00 ora locale gli annunci non erano ancora ripresi.
Il processo elettorale è stato complicato dal trasferimento elettronico dei risultati, testato per la prima volta a livello nazionale e stamattina, solo il 30% dei risultati di circa 176mila seggi elettorali era stato caricato sulla piattaforma dell'Inec.
A sfidarsi per rimpiazzare Muhammadu Buhari, ex generale giunto al termine del suo secondo e non rinnovabile mandato, c'è innanzitutto l'islamico Bola Tinubu, già governatore di Lagos, appoggiato dalla macchina del partito di governo «Apc» di cui è «il padrino». In base a peraltro controversi sondaggi, a insidiarlo non sembra tanto il musulmano capo del principale partito di opposizione (Pdp), l'ex vicepresidente (tra il 1999 il 2007) Atiku Abubakar, quanto l'imprenditore cristiano Peter Obi: espressione della minuscola formazione laburista, godrebbe dell'appoggio soprattutto dei giovani, in un paese in cui il 60% della popolazione ha meno di 25 anni.