La polemica

«Non è il treno, ma è la galleria di Chiasso a essere inadeguata»

Trenord ha preso posizione dopo che molti pendolari, una volta di più, si sono lamentati dei Caravaggio impiegati sulla linea S11 Milano-Chiasso: troppo alti per transitare nella galleria di Monte Olimpino, devono fermarsi a Como San Giovanni
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Red. Online
09.12.2023 09:00

I disagi? Trenord non c’entra. Lo ha detto, con forza, l’azienda italiana rispondendo alle polemiche scatenatesi a causa dei nuovi convogli, i Caravaggio. Quando impiegati sulla tratta Milano-Chiasso, infatti, causano disagi importanti ai pendolari. Per un motivo preciso: essendo troppo alti, non possono transitare nella galleria di Monte Olimpino e devono quindi fermarsi a Como San Giovanni. Costringendo poi i viaggiatori a cambiare treno. È successo più volte, secondo i media italiani. 

In una nota, ora, la società di trasporti lombarda ha chiarito la sua posizione: «Nessuna beffa e nessuna sorpresa per il nuovo Caravaggio “troppo grande” per passare nella galleria che collega Como a Chiasso» ha spiegato Trenord. «Il modernissimo treno, acquistato da Regione Lombardia per il servizio regionale, è stato concepito innanzitutto per le linee suburbane che collegano le province lombarde all’area metropolitana. La suburbana S11 Como-Milano-Rho è una di queste e richiede convogli ad alta capienza. Va da sé quindi che non è il treno, ma è la galleria di Chiasso a essere inadeguata alle esigenze dell’alta domanda di mobilità ferroviaria espressa dai territori lombardi».

La linea, secondo i dati, trasporta circa 30 mila viaggiatori al giorno. Trenord ha pure aggiunto che, al momento, «non risulta l’esistenza di piani di adeguamento della stessa galleria da parte dei gestori dell’infrastruttura ferroviaria». Tradotto: il Piano del servizio ferroviario regionale, da anni, prevede che la linea S11 si fermi a Como con i nuovi treni a due piani. Da Como, il viaggio può proseguire solo con i TiLo. È importante sottolineare come, sebbene Trenord la definisca «galleria di Chiasso», l’infrastruttura in questione sia completamente in territorio italiano. 

Per cercare di ridurre i disagi ai passeggeri, Trenord raggiunge Chiasso anche con i vecchi treni, «ma gli irrisolti problemi di orario internazionale sono da anni nell’agenda dei gestori delle ferrovie svizzere e italiane», ha concluso l'azienda. 

Il problema si porrà sempre di più quando i convogli vecchi spariranno. Quando, cioè, la linea S11 dovrà fermarsi sempre a Como San Giovanni. «Già oggi, in ogni caso, le relazioni tra Como e il Canton Ticino sono assicurate da tre corse regionali transfrontaliere ogni ora, ai minuti :22 (RE80), :36 (S40) e :10 (S10)».

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