Processo

«Non fare l'amore con i ragazzi che sono a scuola»

L'imputato sulla sessantina che si era rivolto in questo modo a una 15.enne è stato assolto a Bellinzona dall'accusa di tentati atti sessuali con fanciulli
© CdT/Chiara Zocchetti
Red. Bellinzona
07.12.2023 17:45

«Non devi fare l’amore con i ragazzi che sono a scuola». «Non devi andare dietro alle ragazze che hanno già fatto l’amore. Sei ancora piccola». «Se vuoi un giorno ci troviamo noi e lo facciamo noi due, basta che ci troviamo bene entrambi perché non voglio denunce». È attorno a queste frasi (l’ultima contestata dall’imputato), proferite da un uomo sulla sessantina nei confronti di una quindicenne, che è ruotato il processo per tentati atti sessuali con fanciulli svoltosi alla Pretura penale di Bellinzona.

Le frasi, contenute nel decreto d’accusa stilato dalla procuratrice pubblica Valentina Tuoni, in ogni caso, a mente del giudice Flavio Biaggi non costituiscono il reato indicato. Non sono sufficienti, insomma, per entrare nell’ambito dei tentati atti sessuali con fanciulli: «Il comportamento dell'imputato non raggiunge il tentativo del reato. Non c'è stato nessun vero passo ai sensi del Codice penale, la giurisprudenza è chiara in tal senso», ha spiegato Biaggi. «Al massimo si potrebbe ipotizzare il reato di molestie sessuali, che oggi sarebbe però prescritto».

L’uomo, patrocinato dall’avvocato Marco Cocchi, è quindi stato pienamente assolto, dopo aver spiegato che in quelle frasi non vi era nulla di sessualmente esplicito nei confronti della giovane, ma soltanto il consiglio «come lo avrei dato a mia figlia» di non seguire i comportamenti delle compagne di scuola che avevano già avuto rapporti sessuali. L’uomo ha anche negato con decisione di avere detto la frase con riferimento al consumare un atto sessuale. «Frase che, anche la ragazza coinvolta ha detto effettivamente di non ricordare più», ha aggiunto Biaggi. «Tuttavia, i consigli sono apprezzati quando sono richiesti, questi non sono stati molto opportuni», ha chiosato il giudice».