Non solo in valle Duragno, parco solare anche a Bedano?

Il principe dei parchi solari ticinesi a oggi è quello, molto raccontato, previsto nella parte alta della valle di Duragno, in territorio di Monteceneri. Se realizzato - il progetto è in pubblicazione in questi giorni, vedi l’edizione del 12 giugno - promette di produrre energia pulita sufficiente a soddisfare il fabbisogno di quattromila economia domestiche. È il principe dei parchi solari, per certi versi anche il precursore, ma non è l’unico in progettazione. Qua e là in Ticino in questi mesi sono spuntate proposte simili, seppure su scala minore. L’ultima in ordine di tempo a Bedano, dove c’è chi pensa di realizzarne uno in grado di coprire le necessità di 550 nuclei famigliari. Lo si vorrebbe costruire su un terreno già noto alla cronache: l’«Ex centro Quadri», dove oltre un decennio fa doveva sorgere un maxi centro sportivo poi di fatto bocciato dalla popolazione locale. In questi anni il terreno, oltre trentamila metri quadrati al confine con il territorio di Taverne, è stato usato come discarica abusiva di materiali inerti e rottami ed è considerato un sito inquinato. Giace, in sostanza, abbandonato. Nella documentazione depositata dall’istante, una SA di Lugano, viene descritto come «un marchio d’infamia per il Comune».
Scavi e riempimenti
Per realizzare il parco solare, si legge nella documentazione, l’intenzione è di rimodellare il terreno in modo da renderlo leggermente pendente e idoneo alla posa dei pannelli. Ciò facendo capo al materiale già presente oggi in sito e si crede che il bilancio scavi-riempimenti sarà paritario. Si tratterebbe peraltro di riportare il terreno «alla sua morfologia originale». L’idea è poi di posare 4.233 moduli per «captare» la luce solare, nonché di dotare la struttura di batterie d’accumulo per stoccare l’energia e rilasciarla anche nelle ore serali e notturne. L’investimento totale è stimato in sei milioni. Nelle vicinanze del terreno è inoltre presente il tratto della media tensione «che permette un allacciamento diretto dell’impianto fotovoltaico alla rete».
C’è un problema pianificatorio?
In altre parole, la posizione del terreno è descritta come ottimale sotto più aspetti per un’operazione di questo tipo. Come per altri progetti simili vi è però un potenziale problema pianificatorio che nasce anche dal fatto che i parchi solari non era propriamente nei radar del legislatore quando stilava i Piani regolatori decenni fa. Nel caso di Bedano il terreno in questione è soggetto a Piano particolareggiato e prevede l’inserimento di infrastrutture private sportive o di svago a bassa intensità edilizia. I promotori non ritengono tuttavia che il parco da loro proposto sia necessariamente in contrasto con quanto previsto: «Dato che nessuna edificazione viene eseguita, la morfologia dell’area non cambia e i canali di vista vengono garantiti, ci si può legittimamente domandare se la realizzazione di un Piano particolareggiato sia sostenuta da un interesse pubblico prevalente e sia proporzionale» rispetto a quanto si intende realizzare. «Ovviamente - viene poi aggiunto - se tra qualche anno la necessità pubblica della produzione di energia elettrica e dei servizi ad essa correlati venisse meno, o si giustificasse un suo ridimensionamento, allora, e solo allora, in presenza di un’ipotesi di edificazione parziale o di cambiamento di destinazione radicale, si renderebbe necessario ricorrere allo strumento del Piano particolareggiato».
Anche spazi per la popolazione
I promotori intendono dare al progetto anche una dimensione ricreativa, sportiva e didattica. Questo in sostanza creando sul perimetro del terreno un sentiero di 600 metri e dei luoghi di sosta che permettano di passeggiare, fare una corsa o andare in bicicletta e imparare qualcosa. Si intende infatti posare attrezzature in stile Percorso vita e creare un percorso didattico che spieghi funzionamenti e benefici del Parco solare stesso. In tal senso vi è anche l’intenzione di restaurare un edificio diroccato già presente sul terreno e inserirvi sia contenuti necessari al funzionamento del parco (locali tecnici, uffici) sia una sala multiuso «destinata anche a eventi del Comune» o ad accogliere i visitatori. Per tutto questo si intendono realizzare anche 18 nuovi parcheggi. Sono poi previste altre misure di «eco-compensazione», quali la posa di «siepi miste indigene» per mascherare i pannelli solari alla vista, e la creazione di una nuova area di bosco.