Notizie che lo erano, ma non sembravano

Nella storia del primo aprile sono successi fatti clamorosi, a cui nessuno ha creduto benché fossero veri, con conseguenze anche tragiche
Federico Storni
02.04.2015 09:15

MUZZANO - Il primo d'aprile è il giorno in cui bisogna diffidare delle notizie più strane e approcciarle con particolare spirito critico, per non cadere vittima di pesci più o meno clamorosi. Un alto livello di attenzione mentre si legge è tutt'altro che una brutta cosa - fosse sempre così le bufale e le teorie complottistiche farebbero molta più fatica a mettere radici - ma porta al rischio di sovracompensare, e prendere per false notizie che in realtà erano vere, anche con conseguenze nefaste. Di seguito, una panoramica di alcune delle cose più clamorose successe il primo d'aprile e credute inizialmente dei pesci, benché non lo fossero.

L'evento più nefasto avvenuto il primo d'aprile, in questo senso, è sicuramente lo tsunami che ha colpito Kona nelle Hawaii nel 1946. Morirono 159 persone e 1.300 case furono distrutte. Si fosse trattato di un altro giorno, la conta delle vittime sarebbe stata minore: alcune persone hanno infatti ignorato sia le sirene d'allerta che le grida di chi urlava "tsunami" per strada, credendo si trattasse di uno scherzo.

Di tutt'altro tenore, ma deliziosa nella sua assurdità, la storia legata alla cittadina tedesca di Bielefeld, che apparentemente non esiste. Questa falsa informazione è nata su Usenet (l'antenato di internet) nel 1994, nel quadro di una presa in giro delle teorie cospirazioniste ed è negli anni sfuggita di mano, complice la sua capacità di instillare il dubbio: una volta affermata la non esistenza della città, ai non iniziati vengono poste tre domande: sei mai stato a Bielefeld? Conosci qualcuno di Bielefeld? Conosci qualcuno che è stato a Bielefeld? Per molti il tutto si chiude con una risata, per altri no: il sindaco della città afferma che ancora oggi riceve telefonate ed e-mail per chiedergli di confermare l'esistenza o meno del paese. La cosa è talmente sfuggita di mano che Bielefeld nel 1999 ha diramato un comunicato stampa dal titolo "Bielefeld esiste davvero!" per mettere a tacere le voci. Peccato l'abbia fatto il primo d'aprile, alimentando involotariamente lo scherzo e l'idea che la sua non esistenza fosse vera. Oggi la Città ha appracciato lo scherzo e lo usa per promuoversi nel mondo a livello turistico.

Anche alcune morti eccellenti sono state vittima del dubbio negli anni (specie negli ultimi tempi, in cui la bufale relative alla morte dei vip si sono moltiplicate sui social media). Su tutte l'uccisione il primo aprile 1984 del cantante soul Marvin Gaye per mano del padre, a cui in molti all'epoca hanno rifiutato di credere. Anche quest'anno questo tipo di decessi non sono stati esenti da dubbi, ma si sono rivelati veri: non sono più tra noi la prima moglie di John Lennon e la donna più vecchia del mondo.

Anche in campo informatico sono accadute cose simili. Il caso più eclatante riguarda Gmail, l'oggi popolarissimo servizio di posta elettronica. Fu annunciato da Google il primo aprile 2003, con toni volutamente scherzosi. D'altronde la notizia aveva dell'inverosimile: un account che prometteva un gigabyte di spazio d'archiviazione gratis (ai tempi Hotmail - il leader nel settore - concedeva due megabyte, cinquecento volte di meno)? Impossibile! E invece...

Notizia con tutti gli indizi del falso ma invece rivelatasi vera anche quella di ieri relativa ad Amazon, che ha creato i "Dash", una serie di apparecchi (bottoni in pratica) per ordinare con un clic ul prodotto che si è esaurito senza bisogno di connettersi direttamente ad Amazon. Ad esempio: sta finendo la carta igienica? Un clic sul "Dash" apposito (che avrà i colori e il logo della marca di acrta igienica con cui Amazon ha stretto un accordo) e partirà l'ordine, in quella che è una nuova frontiera dell'internet delle cose.

Di casi simili nella storia recente ve ne sono stati molti altri (e chissà quanti ancora a livello personale). Noi chiudiamo la carrellata con un'ultima notizia in salsa ticinese. Ieri la storica band punk dialettale Vomitors ha annunciato su facebook una reunion a qualche mese dell'addio alle scene, con inoltre il ritorno del chitarrista storico ad affiancare quello attuale. In molti hanno accolto la notizia con scetticismo, pensando a un (crudele) pesce d'aprile, ma nella mattinata di oggi la band di Verscio ha annunciato le date del tour estivo, cosa che sembra corroborare il loro ritorno. A meno - ma l'ipotesi appare remota - di uno scherzo che va trascinandosi oltre il dovuto.