Giappone

Nove cervi «sacri» morti per aver ingerito plastica

È successo nel Parco di Nara, dove gli animali si sono nutriti di imballaggi vuoti e sacchetti - La colpa sarebbe dei turisti che lasciano i rifiuti
Un cervo sika nel Parco di Nara. (Foto wikipedia)
Red. Online
12.07.2019 13:15

TOKYO – Oltre ai suoi numerosi templi e santuari, il Parco di Nara (Giappone) ospita più di 1.200 cervi sika, considerati parte del patrimonio nazionale e addirittura ritenuti sacri da alcune persone. Lì, con grande gioia di grandi e piccini, i visitatori sono liberi di offrire agli animali degli speciali cracker di riso senza zucchero (chiamati shika-senbei) non imballati, ma a quanto pare purtroppo non tutti si limitano a questo: negli ultimi quattro mesi infatti, 9 dei 14 cervi deceduti nel parco presentavano ingenti quantità di plastica nello stomaco. Plastica che molto probabilmente ha provocato la loro morte per malnutrizione. Un esemplare aveva addirittura ingerito oltre 4 chili di rifiuti, è stato comunicato.

«I cervi morti erano estremamente magri», ha commentato Rie Maruko, veterinario della Nara Deer Preservation Foundation, alla Kyodo News Agency. Il fenomeno è spiegabile proprio per il particolare sistema digestivo dei cervi, composto da 4 camere separate che permettono loro di digerire in modo ottimale l’erba di cui si nutrono in natura. Tuttavia, se gli animali ingoiano materiali non digeribili il primo stomaco si riempie e non riesce a liberarsi del contenuto, impedendo al cervo di assumere abbastanza cibo. Come ha affermato Maruko, i turisti buttano per terra le confezioni vuote e i sacchetti senza pensare che poi i cervi – attirati dall’odore – mangiano la plastica credendo che sia cibo. Il problema è inoltre aggravato dal fatto che gli animali si sono abituati a consumare gli alimenti che i visitatori portano dall’esterno, ignorando la regola di comprare gli speciali cracker menzionati in precedenza.

«Per favore, se volete dargli da mangiare offritegli solo i shika-sembei», ha concluso il veterinario.

In risposta al numero allarmante di perdite, la Nara Deer Preservation Foundation mercoledì scorso ha lanciato una campagna per ripulire il parco, la prima in otto anni. Gli oltre 100 volontari hanno raccolto più di 50 chili di spazzatura, di cui 30 in plastica. Il segretario generale del parco, Yoshitaka Ashimura si è detto costernato dalla raccolta e teme che, da sola, quest’azione non sia sufficiente. «L’importante è che i visitatori smettano di gettare per terra i rifiuti, per il bene dei cervi», ha spiegato.