Nuove Guardie svizzere in Vaticano

Tra le 34 reclute anche 2 ticinesi e 4 grigionesi
AtseAnsa
06.05.2011 15:46

CITTÀ DEL VATICANO - Le tonalità sgargianti delle divise e dei pennacchi, il metallo delle corazze, il rullare dei tamburi: il Cortile di San Damaso, in Vaticano, si è animato questo pomeriggio dei suoni e dei colori cha caratterizzano il giuramento delle nuove Guardie svizzere pontificie, avvenuto come ogni anno nell'anniversario del massacro di 147 soldati elvetici caduti nel 1527 in difesa di papa Clemente VII durante il «sacco di Roma» compiuto dai lanzichenecchi al soldo dell'imperatore Carlo V d'Asburgo.

Circa 3'000 persone dalla Svizzera, in gran parte familiari delle Guardie, e dalla Curia romana hanno assistito al giuramento di 34 alabardieri entrati negli ultimi mesi nell'esercito più piccolo del mondo. Il cantone ospite quest'anno era quello di Friburgo, rappresentato dal suo presidente Erwin Jutzet.Delle 34 reclute, la gran parte (28) sono di lingua tedesca, tre di lingua francese, due italiana - i ticinesi Davide D'Amore e Jonathan Binaghi - e una romancia.

Dopo la lettura del testo del giuramento da parte del cappellano del Corpo, ciascuna recluta, chiamata per nome ad una ad una, ha poggiato la mano sinistra sulla bandiera della Guardia e ha alzato la destra con le tre dita aperte, simbolo della Trinità, giurando nella lingua del cantone di provenienza.