Obama-Romney: testa a testa finale

Martedì si vota: l'America è in fibrillazione. Per Barack un vantaggio risicato
Red. Online
04.11.2012 08:51

NEW YORK - Mancano solo due giorni. La notte del 6 novembre, in un modo o nell'altro, la storia degli Stati Uniti farà una nuova giravolta: e Barack Obama resterà alla Casa Bianca oppure farà le valigie per lasciar posto al repubblicano Mitt Romney. Intanto un sondaggio Ipsos conferma il sostanziale testa a testa tra Barack e Romney in quattro Stati chiave, col presidente avanti di poco in Ohio e Virginia e lo sfidante in testa in Colorado, e una situazione di pareggio in Florida. Nel dettaglio, Obama è avanti di un punto in Ohio al 46% e di tre punti in Virginia al 48%. Romney è invece avanti di due punti in Colorado al 47%. In Florida entrambe i candidati sono al 47%. Si tratta di Stati decisivi. Ohio e Florida possono garantire la rielezione a Obama. Nel frattempo i due candidati si giocano le ultime armi, e ogni tanto si assiste a qualche botta e risposta molto urticante: come quello sullo slogan "Change", coniato dal presidente americano nel 2008; a cui il candidato repubblicano contrappone "Real Change". "Quello del presidente Obama non è il vero cambiamento" ha attaccato ieri Romney da Colorado Springs, sottolineando come il "change" dell'attuale inquilino della Casa Bianca sia quello delle promesse non mantenute. Replica di Obama, che quasi in contemporanea parla a Dubuque, in Iowa: "Quello che il governatore Romney vi sta vendendo non è 'change'. Voi potete essere insoddisfatti della velocità del cambiamento. C'è ancora molto da fare. Ma quello che è certo è che le nostre idee funzionano, quelle del governatore Romney no".

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