Occhio alla truffa dei falsi operatori

BELLINZONA - Continuano in Ticino le cosiddette "truffe dei falsi operatori Microsoft". Negli scorsi giorni sono infatti giunte alla Polizia cantonale numerose segnalazioni di contatti telefonici truffaldini, tra i quali si contano due persone poi effettivamente truffate. La Polizia cantonale ha quindi deciso di rivolgersi nuovamente alla popolazione per sensibilizzare sui rischi che questa truffa comporta.
La dinamica delle truffe
La Polizia ricorda nel comunicato diffuso in giornata che "nel compimento della truffa la vittima viene contattata telefonicamente da una persona che pretende di essere un impiegato di Microsoft" e che questi truffatori "parlano di principio in italiano con forte accento straniero o in inglese e dicono di risiedere negli Stati Uniti, Inghilterra o Australia, lasciando come contatto un numero telefonico proveniente da uno di questi Paesi. La persona al telefono - prosegue la Polizia nella spiegazione - sostiene che Microsoft ha ricevuto dei messaggi d'errore dal computer della potenziale vittima che necessitano essere risolti. Lo scopo delle chiamate è quello di convincere l'utente a eseguire delle manipolazioni sul proprio computer, in modo da scaricare codici nocivi, visitare pagine web infettate o procurare un accesso remoto sul sistema Windows. Con questo accesso remoto gli autori hanno poi la possibilità di avere libero accesso al computer dal quale possono copiarne o prelevarne il contenuto".
La scelta delle vittime, per quanto noto agli inquirenti, sembra essere casuale, precisa la Polizia che ricorda infine "che nessuna società o azienda contatta i propri clienti per risolvere un problema informatico, per chiedere informazioni riservate, quali nome utente e password oppure per poter aver accesso, in remoto, a un computer.
A questo proposito si possono trovare maggiori informazioni al seguente indirizzo web:https://www.melani.admin.ch/melani/it/home/themen/fake_support.html
