Ombudsman molto sollecitato per l'aumento delle tariffe

In base ai dati per il 2017, nel suo bilancio annuale Marco Franchetti ha parlato di un anno intenso contraddistinto da conflitti con i clienti, frodi legate all'uso dell'e-banking e di problemi collegati al rimborso anticipato di ipoteche
Ats
28.06.2018 12:32

ZURIGO - Ancora un anno impegnativo per l'ombusdman delle banche. Stando ai dati per il 2017 presentati oggi, nel suo bilancio annuale Marco Franchetti ha parlato di un anno intenso contraddistinto soprattutto da conflitti a livello di tariffe bancarie, frodi legate all'uso dell'e-banking o problemi collegati al rimborso anticipato di ipoteche. Nel 2017, in ogni caso, il numero di casi trattati è stato inferiore (2027), al 2016 (2193).

I reclami concernenti le tariffe applicate dalla banche ai clienti sono stati un motivo ricorrente, ha affermato oggi davanti ai media Franchetti. Tali vertenze riguardano un caso su cinque portato davanti all'ombudsman. Sovente è la conformità contrattuale dell'innalzamento delle tariffe o dell'introduzione di nuove a essere in causa. Anche le penalità in caso di rimborso anticipato di un'ipoteca fanno arrabbiare i clienti degli istituti finanziari.

Secondo Franchetti, uno dei motivi all'origine delle denunce è legato alla radicale trasformazione tecnologica che conosce il settore. Banche e clienti sono confrontati con problemi nuovi, come le frodi sempre più sofisticate che colpiscono le transazioni elettroniche (e-banking).

Circa 1200 casi sugli oltre 2000 segnalati sono stati sbrigati oralmente, i rimanenti sotto forma scritta. In 264 occasioni, l'ombudsman delle banche è intervenuto presso gli istituti coinvolti e in 158 casi ha consigliato alle società, dopo un esame approfondito della vicenda, di fare un gesto nei confronti del cliente. Solo in sette casi le sue raccomandazioni sono rimaste lettera morta.

Il mediatore è riuscito a liquidare oltre i tre quarti (77%) delle vertenze nel lasso previsto di tre mesi. Nell'85% dei casi, l'ammontare del litigio non superava i 100 mila franchi.

Franchetti intende continuare a battersi per i clienti delle banche. A suo avviso, ci sarebbe bisogno di una base legale più solida e di un accesso realistico a una decisione giudiziaria se non vengono trovate alternative. Per questo motivo si è detto dispiaciuto che il Parlamento abbia respinto una proposta del Consiglio federale volta ad alleggerire i costi legali per i clienti privati in lite con gli istituti finanziari.

L'ufficio di Franchetti occupa al momento nove persone composte di giuristi, economisti e specialisti bancari. Al momento della sua istituzione nel 1993, l'ombudsman delle banche lavorava al 20% e poteva contare su due collaboratori.

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