Svizzera

Parità salariale, in vista nuove misure per migliorarla

Il Governo vuole introdurre una piattaforma pubblica per seguire l’andamento della situazione e istituire una commissione ad hoc incaricata di coordinare le misure e lo scambio di informazioni con Cantoni e Comuni – In Svizzera il divario salariale non spiegabile tra i sessi è in media del 7,8%
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Ats
09.12.2022 13:01

Nell'ambito della parità salariale, il Consiglio federale vuole introdurre una piattaforma pubblica che permetta di seguire con regolarità l’andamento della situazione e istituire una commissione ad hoc incaricata di coordinare le misure e garantire lo scambio di informazioni con Cantoni e Comuni.

Si tratta di due delle 18 misure volte a rafforzare la Carta per la parità salariale adottate oggi dal governo destinate a rafforzare questo strumento mediante il quale il settore pubblico, le aziende parastatali e le aziende con un mandato pubblico si impegnano per la parità salariale uomo-donna.

In Svizzera, ricorda una nota odierna dell'esecutivo, i datori di lavoro sono tenuti a rispettare il principio della parità salariale, come sancito 40 anni fa dalla Costituzione federale. Tuttavia, il divario salariale non spiegabile tra i sessi è in media del 7,8%. In altre parole, ogni mese le donne guadagnano 717 franchi in meno rispetto agli uomini. Con un tasso del 7%, il divario salariale non spiegabile è leggermente inferiore nel settore pubblico.

Poiché gli enti pubblici devono avere un ruolo esemplare nella promozione della parità salariale, nel 2016 è stata varata la Carta per la parità salariale nel settore pubblico. Firmandola, le autorità e le aziende parastatali confermano il loro impegno per l’eliminazione delle disparità salariali tra donna e uomo, come datori di lavoro, committenti pubblici o enti che erogano sussidi. Finora è stata sottoscritta da 17 cantoni, da 128 comuni e dalla Confederazione, così come da 93 aziende parastatali e organizzazioni.

In risposta ad un postulato che chiedeva anche di rafforzare la Carta per la parità salariale, il Governo rileva un crescente dinamismo in relazione a questo tema, in particolare sulla scia della revisione della legge federale sulla parità dei sessi che, dal 2020, impone ai datori di lavoro con un organico di 100 o più dipendenti di eseguire un’analisi della parità salariale all’interno dell’azienda.

Tra gli effetti positivi della revisione si constata, ad esempio, che cantoni, comuni e aziende parastatali hanno messo in campo una serie di misure esemplari per promuovere la parità salariale. Restano tuttavia margini di miglioramento nel numero di comuni e aziende parastatali che potrebbero sottoscrivere la Carta e nell’attuazione di misure concrete da parte dei firmatari.