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Lo ha detto il segretario di Stato statunitense Antony Blinken a margine della sua visita a Pechino – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:24
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Zelensky : «I nostri soldati difendono le loro posizioni di combattimento»
«Le forze di difesa dell'Ucraina avanzano in alcune direzioni, difendendo le loro posizioni, e resistono agli assalti degli invasori russi in altre. I membri dei servizi ucraini non hanno perso le loro posizioni di combattimento». Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto discorso serale.
Nella riunione dello Stato Maggiore, «sono state discusse le questioni specifiche dell'offensiva. Ci sono stati rapporti dei comandanti direttamente dal campo delle battaglie. Inoltre, sono stati ascoltati gli aggiornamenti del Comandante in capo, del capo della Direzione principale dell'Intelligence», ha detto.
Zelensky ha poi sottolineato che l'addestramento e l'equipaggiamento delle nuove brigate della Guardia Nazionale e delle guardie di frontiera, che «aspettano il loro momento nelle operazioni di combattimento», sono stati discussi nel dettaglio durante la riunione.
Inoltre, ha aggiunto che le truppe ucraine avanzano in alcune direzioni, resistono agli assalti e agli attacchi intensificati degli invasori in altre. «Non abbiamo perso posizioni. Ci sono solo quelle liberate. Loro hanno subito perdite. E in generale, è una situazione di pressione, la nostra pressione, che rende possibile aprire la strada alla nostra bandiera», ha aggiunto Zelensky. Allo stesso tempo, ha ringraziato i soldati ucraini coinvolti nelle operazioni offensive e difensive.
14:18
14:18
«Gabinetto di guerra con il capo degli 007 Budanov»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un messaggio su Telegram ha reso noto un incontro con gli alti comandi militari sulla situazione al fronte a cui ha preso parte anche il capo dell'intelligence di Kiev Kirylo Budanov.
Proprio su di lui da giorni circola una ridda di notizie secondo cui non si vedrebbe in pubblico da circa tre settimane perchè sarebbe rimasto gravemente ferito durante un attacco nella capitale.
Secondo notizie circolate sui social e pubblicate sulle agenzie di stampa russe, Budanov sarebbe in coma dopo un attacco dell'esercito russo e verrebbe curato in un ospedale in Polonia. O forse a Berlino.
14:05
14:05
Blinken: «Pechino ha promesso di non fornire armi a Mosca»
La Cina ha promesso di non fornire armi alla Russia, ha dichiarato il segretario di Stato americano Antony Blinken dopo gli incontri a Pechino con il ministro degli Esteri Wang Yi e il presidente cinese Xi Jinping.
Blinken ha spiegato che l'impegno di Pechino a non fornire armi alla Russia è stato ribadito «ripetutamente» nelle ultime settimane, non solo agli Stati Uniti ma anche ad altri Paesi, riferisce la Bbc.
«Si tratta di un impegno importante, di una politica importante, e al momento non abbiamo visto nulla che lo contraddica», e ha aggiunto che gli Stati Uniti restano preoccupati per «le società private cinesi che potrebbero fornire assistenza, in alcuni casi chiaramente diretta a rafforzare la capacità militare della Russia in Ucraina».
Dopo l'incontro con Xi, Blinken ha dichiarato che gli Stati Uniti non stanno cercando di «contenere economicamente» la Cina.
14:04
14:04
Sunak sente Zelensky: per Londra la controffensiva fa progressi
I soldati ucraini meritano «il tributo» degli alleati per «il coraggio» con cui si stanno comportando «al fronte» nello scontro con le forze russe; e la loro «controffensiva sta chiaramente conseguendo buoni progressi». A sostenerlo è il premier britannico Rishi Sunak nell'ambito di un'ennesima conversazione con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky di cui oggi dà conto Downing Street. Nel colloquio, Sunak ha evocato il «fermo, incrollabile sostegno» militare di Londra a Kiev, quello in sede NATO in vista del vertice di Vilnius e l'asse sull'Ucraina con il presidente americano Joe Biden appena ribadito in una visita a Washington.
I due leader hanno inoltre sottolineato l'importanza della Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina in programma a Londra mercoledì, centrata sul ruolo del settore pubblico dei Paesi alleati come pure di quello «privato». Conferenza alla quale sono previsti interventi dal vivo o in collegamento sia di Sunak, sia di Zelensky, riferisce Downing Street nella nota.
13:56
13:56
«Oltre 500 i residenti morti per il crollo della diga a Oleshky»
Oltre 500 residenti di Oleshky, nella regione meridionale di Kherson sulla riva sinistra del fiume Dnipro occupata dalla Russia, potrebbero essere morti in seguito all'esplosione della diga di Kakhovka: lo scrive Rbc-Ukraine citando il Centro per la resistenza nazionale (Crn).
«Secondo i dati a disposizione, più di 500 residenti dell'area occupata di Oleshky, sulla riva sinistra del Dnipro, sono morti perché i russi hanno fatto esplodere la diga di Kakhovka. Gli occupanti russi si sono rifiutati di evacuare chi non aveva il passaporto russo», si legge in una nota del Crn.
Intanto, in un'intervista al World Street Journal di cui dà conto il Kyiv Post, il capo dell'ufficio di presidenza ucraino, Andryi Yermak, ribadisce il concetto che Kiev «non farà mai compromessi con il Cremlino riguardo ai territori del nostro Paese», ricordando che la «Formula di pace di Zelensky sancisce il ritiro delle truppe russe dall'intero territorio dell'Ucraina».
Le forze ucraine potrebbero aver sospeso temporaneamente la controffensiva per riesaminare le loro tattiche per le operazioni future: lo scrive l'Istituto per lo studio della guerra (Isw) nel suo rapporto quotidiano sull'andamento del conflitto.
Il centro studi statunitense cita una dichiarazione rilasciata venerdì scorso dal capo dell'intelligence militare estone, il colonnello Margo Grosberg, secondo cui «nei prossimi sette giorni» non ci sarà un'offensiva ucraina. L'Isw cita inoltre un articolo pubblicato sabato dal Wall Street Journal, secondo cui le forze ucraine «hanno per lo più sospeso le loro avanzate negli ultimi giorni» mentre il comando ucraino riesamina le sue tattiche.
Il think tank riferiva nei giorni scorsi che l'Ucraina non ha ancora impegnato la maggior parte delle sue forze disponibili e non ha ancora lanciato la sua controffensiva principale. Le pause operative, conclude il rapporto, sono una caratteristica comune delle grandi offensive e questa pausa non significa la fine della controffensiva ucraina.
13:54
13:54
La Svezia non esclude un attacco militare russo
La commissione Difesa del Parlamento di Stoccolma non esclude un attacco russo contro la Svezia nonostante le forze di terra di Mosca siano impegnate in Ucraina: è quanto emerge da un rapporto della commissione che verrà pubblicato oggi, riporta sul suo sito l'emittente pubblica svedese Svt.
«La Russia ha ulteriormente abbassato la sua soglia per l'uso della forza militare e mostra un'elevata propensione al rischio politico e militare - si legge nel rapporto, secondo fonti della Svt che hanno lavorato al documento -. La capacità della Russia di effettuare operazioni con forze aeree, forze navali, armi a lungo raggio o armi nucleari contro la Svezia rimane intatta. La Russia ha anche la capacità di operare con forze speciali».
13:53
13:53
«Mancato accesso dell'ONU nelle aree inondate per motivi di sicurezza»
La Russia ha motivato con ragioni di sicurezza la mancata autorizzazione al personale dell'ONU di accedere alla parte della regione di Kherson sotto il controllo delle forze di Mosca inondata a causa del parziale crollo della diga di Kakhova.
«Ci sono costanti bombardamenti, costanti provocazioni» da parte degli ucraini, ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti. «Obiettivi civili vengono bombardati - ha aggiunto - la popolazione è bombardata, la gente sta morendo. Qui è molto difficile garantire la loro sicurezza».
In precedenza l'Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari dell'ONU (Ocha) e l'Organizzazione mondiale per le migrazioni (Iom) avevano lamentato che la Russia non aveva permesso loro l'accesso alle aree inondate sulla riva orientale del Dnepr per portare assistenza alla popolazione.
13:49
13:49
«Alcune parti del piano africano di pace sono realizzabili»
Le proposte della missione di pace dei leader dei sette Paesi africani che sabato hanno incontrato il presidente russo Vladimir Putin a San Pietroburgo contengono «aspetti che possono essere realizzati». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Tass.
12:44
12:44
Kiev: «I russi aspettano rifornimenti, a breve nuovi attacchi»
Secondo la portavoce delle forze ucraine di Difesa Sud Natalia Gumenyuk, le truppe russe sono in attesa di nuovi rifornimenti, e «ci sarà un'altra intensificazione degli attacchi tra pochi giorni», come riporta Rbc-Ukraine.
Secondo l'esercito di Kiev, la Russia ha cambiato la sua tattica nell'uso dei droni e negli ultimi giorni li sta utilizzando di meno rispetto alle due settimane precedenti.
12:43
12:43
«La Cina influenzi Mosca per una pace giusta»
Il presidente della Repubblica tedesca Frank Walter Steinmeier, nell'incontro col premier cinese Li Qiang, ha sottolineato che «la Cina può usare il suo peso politico mondiale e la sua influenza sulla Russia per arrivare a una pace giusta». È quello che ha scritto su Twitter la portavoce del presidente tedesco Cerstin Gammelin, a margine dell'incontro di stamani.
12:42
12:42
«La Russia collabori con la commissione d'inchiesta sull'Ucraina»
L'Alto Commissario ONU per i Diritti Umani Volker Türk ha esortato la Russia a cooperare con tutti gli organismi internazionali in questo aspetto per affrontare «le gravi questioni relative ai diritti umani che il Paese deve affrontare», dall'aggressione dell'Ucraina ai procedimenti giudiziari contro gli oppositori.
Nel suo intervento di apertura della 53/a sessione del Consiglio ONU dei Diritti Umani, oggi a Ginevra, Türk ha tra l'altro menzionato la situazione in Russia e le «gravi questioni» dei diritti umani nel Paese quali «la chiusura dello spazio civico, i procedimenti giudiziari contro attivisti per i diritti umani, oppositori politici e critici e le persistenti accuse di tortura e maltrattamenti».
Per quanto riguarda l'Ucraina - ha detto l'Alto commissario - «ribadisco la necessità di cooperare con la Commissione d'inchiesta del Consiglio e che i miei colleghi abbiano accesso sia al territorio ucraino occupato dalla Federazione Russa, sia alla stessa Federazione Russa - non da ultimo, per visitare detenuti civili, prigionieri di guerra e bambini ucraini e persone con disabilità che sono stati portati in queste zone», ha detto Turk che ha incentrato il suo intervento sulla cooperazione tra gli Stati membri e gli organismi internazionali per i diritti umani.
L'Alto commissario si è inoltre detto «profondamente preoccupato per lo strozzamento della società civile in diversi Paesi». Gli attacchi alle persone per la loro cooperazione con le Nazioni Unite sono «una forma particolarmente insidiosa di non cooperazione e possono avere un effetto raggelante in tutto lo spazio civico», ha affermato. Il rapporto del 2022 del Segretario generale dell'ONU - ha ricordato - include accuse di incidenti in 42 Paesi. «Dodici di questi Stati sono attualmente membri di questo Consiglio», ha aggiunto Turk.
12:40
12:40
Telefonata Zelensky–Sunak: «Più forza alle sanzioni antirusse»
Più armi di difesa per Kiev e una stretta sulle sanzioni internazionali a Mosca, per impedirle di fabbricare missili con componenti prodotte in Occidente: questo ha detto al primo ministro britannico, Rishi Sunak, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che sul proprio canale Telegram riferisce di una telefonata.
«In una conversazione telefonica con il primo ministro del Regno Unito, Rishi Sunak, abbiamo discusso l'andamento del conflitto, i bisogni della Difesa ucraina e di una ulteriore collaborazione per espandere le capacità ucraine sul campo di battaglia con armi a lunga gittata», scrive Zelensky.
«Sono grato a Rishi Sunak - continua - per aver organizzato la Conferenza sul finanziamento della ricostruzione dell'Ucraina a Londra il 21 e 22 giugno e per la leadership britannica nel rafforzare il supporto internazionale all'Ucraina».
«Abbiamo coordinato le nostre posizioni alla vigilia del vertice NATO di Vilnius, ed è importante assicurare all'Ucraina concrete prospettive di adesione (all'Alleanza). Abbiamo anche discusso delle mosse per portare a compimento la Formula di pace (ucraina) e per preparare le garanzie di sicurezza per l'Ucraina», prosegue il messaggio Telegram.
La Russia sta dando impulso alla produzione di missili con componenti prodotte in Occidente e durante la conversazione ho sottolineato la necessità di incrementare la pressione delle sanzioni», conclude Zelensky.
«In Ucraina non rimarrà nemmeno una rovina. Ricostruiremo tutto, ripristineremo tutto, e sappiamo esattamente quali passi devono essere compiuti in quali tempi e con quali risorse per sconfiggere l'aggressione russa anche con la nostra ricostruzione. Quando le rovine spariranno, non sarà solo l'aggressore a perdere, ma l'idea stessa di aggressione. E questo accadrà»: lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
«La retroguardia degli occupanti è in fiamme»: così titola stamani su Telegram l'emittente Rbc-Ucraina, secondo cui in una settimana di controffensiva le forze armate ucraine hanno distrutto 19 «basi» nemiche nel sud e nell'est, oltre a 10 depositi di munizioni russe. L'affermazione non è verificabile in modo indipendente.
Rbc-Ucraina mostra un a mappa con i simboletti delle esplosioni, e le basi distrutte compaiono, fra gli altri posti, accanto a Skadovsk, Berdyansk, Tokmok, Pology e Vasylivka, tutte nello Zaporizhzhia, e a Lugansk, Donetsk e Volnovakhs, nel Donbass.
11:58
11:58
Aperto un nuovo processo a Navalny per estremismo
Un nuovo processo con l'accusa di «estremismo» è cominciato oggi nei confronti dell'oppositore russo Alexei Navalny.
La prima udienza, riferisce il canale televisivo Dozhd, si è aperta presso la colonia penale di Vladimir dove Navalny sta già scontando una pena a nove anni di reclusione per frode, una accusa che ha sempre respinto affermando che è politicamente motivata.
Con Navalny siede sul banco degli imputati Daniel Kholodny, ex direttore tecnico del canale Navalny Live. I giornalisti non sono ammessi nell'aula ma in una stanza separata dove possono seguire l'udienza attraverso il sistema televisivo a circuito chiuso.
10:47
10:47
«L'Occidente cerca di destabilizzarci in vista delle elezioni»
I Paesi occidentali «tentano apertamente di minare la stabilità politica interna» in Russia in vista delle elezioni presidenziali in programma nel marzo del 2024. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghiei Lavrov in una riunione del partito Russia Unita del presidente Vladimir Putin.
«La feroce pratica di interferire negli affari interni di Paesi sovrani - ha affermato Lavrov, citato dall'agenzia Tass - continua. Le forme di tale interferenza sono molto varie, comprese le minacce, i ricatti e l'organizzazione di rivoluzioni colorate. Hanno cercato, senza successo, di ripetere il colpo di Stato in Ucraina del 2014 sei anni dopo in Bielorussia. E cercano apertamente di minare la stabilità politica interna del nostro Paese, specialmente nel contesto delle elezioni presidenziali del prossimo anno».
10:42
10:42
«Esplosa l'auto del vice capo filorusso di Zaporizhzhia»
Secondo i canali russi di Telegram, una bombola di gas è esplosa nell'auto di Vladimir Epifanov, il vice capo filorusso della regione di Zaporizhzhia, a Simferopoli, nella penisola della Crimea annessa unilateralmente dalla Russia nel 2014. Lo riporta Rbc-Ukraine.
Epifanov, il suo segretario e la guardia del corpo hanno riportato gravi ustioni e sono ricoverati in ospedale.
10:42
10:42
Russia inserisce Paesi UE e gli USA tra i paradisi fiscali
La Russia ha inserito i principali Paesi occidentali nella lista dei «paradisi fiscali» dopo un'analoga misura presa lo scorso febbraio dalla UE contro Mosca. Lo riferisce il quotidiano russo Kommersant, aggiungendo che il prossimo passo della Russia sarà quello di abolire alcuni articoli della legge contro la doppia tassazione con questi Paesi.
La lista nera, che finora comprendeva 40 Paesi tra i quali Panama, le Isole Vergini Britanniche e le Seychelles, sarà ampliata a partire dal primo luglio fino a comprendere 91 Paesi, tra i quali i principali europei, gli Usa, la Gran Bretagna e il Canada. E' quanto emerge da una lista pubblicata dal ministero delle Finanze, citata da Kommersant.
Il prossimo passo dovrebbe essere la sospensione di parte degli accordi con questi Paesi per evitare la doppia tassazione. Secondo le fonti del quotidiano del mondo imprenditoriale non dovrebbero esserci conseguenze per il reddito delle persone fisiche ma per le società, in particolare riguardo alle imposte sui dividendi e gli interessi.
10:03
10:03
490 bambini rimasti uccisi dall'inizio della guerra
Sono 490 i bambini ucraini rimasti uccisi e 1'026 quelli feriti dall'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio 2022. Lo ha dichiarato l'ufficio del Procuratore generale ucraino citato da Ukrinform. Nella maggior parte dei casi, si tratta di minorenni che vivevano nella regione di Donetsk.
09:58
09:58
Attacchi ucraini in due regioni russe, 7 feriti
Sette persone sono rimaste ferite, tra cui un bambino, nel corso di attacchi ucraini nelle regioni russe di confine di Belgorod e Kursk nelle prime ore di oggi: lo affermano i governatori locali.
Feriti sono stati segnalati nella regione di Belgorod, dove sono stati colpiti diversi edifici residenziali nel distretto di Valuisk, ha reso noto il governatore Vyacheslav Gladkov. Nella regione di Kursk sono stati colpiti due villaggi, causando danni ma nessun ferito o vittima, ha dichiarato il governatore Roman Starovoit.
09:23
09:23
«Liberati otto villaggi in due settimane»
Le unità della brigata Tavria delle forze ucraine hanno liberato otto insediamenti nel ultime due settimane di combattimenti nelle direzioni di Berdiansk e Melitopol: lo ha reso noto su Telegram la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar.
Si tratta dei villaggi di Novodarivka, Levadne, Storozheve, Makarivka, Blagodatne, Lobkove, Neskuchne e Pyatikhatki.
«Nel complesso, le unità del settore Tavria sono avanzate in territorio nemico fino a sette chilometri - ha aggiunto -. L'area liberata nel sud è di 113 chilometri quadrati».
06:17
06:17
Il punto alle 06.00
Una serie di esplosioni sono state udite nella notte nella città portuale meridionale ucraina di Odessa. Lo riportano i media locali, aggiungendo che le autorità militari hanno attivato la difesa aerea in tutta la regione.
L'allarme antiaereo è scattato nelle prime ore di oggi in sei regioni dell'Ucraina, secondo il portale ufficiale di allerta del paese citato dai media locali. Le sirene risuonano negli oblast di Odessa, Dnipropetrovsk, Mykolaiv, Sumy, Zaporozhzhia e Donetsk.
«Nel cielo sopra la regione di Odessa, questa notte le forze di difesa aerea hanno distrutto tutti e quattro i missili Kalibr lanciati dalle truppe russe». Così Serhii Bratchuk, capo del Consiglio civico sotto l'amministrazione militare regionale di Odessa, su Telegram
Le Nazioni Unite hanno accusato la Russia di continuare a bloccare le consegne di aiuti umanitari alle aree controllate da Mosca nell'Ucraina orientale che sono state colpite dalla recente rottura della diga di Kakhovka. La rottura della diga il 6 giugno ha inondato vaste aree della regione di Kherson sotto il controllo russo e ucraino, costringendo migliaia di persone a fuggire e suscitando timori di un disastro ambientale. «Il governo della Federazione Russa ha finora rifiutato la nostra richiesta di accedere alle aree sotto il suo temporaneo controllo militare», ha dichiarato ieri la coordinatrice umanitaria delle Nazioni Unite per l'Ucraina, Denise Brown. «Le Nazioni Unite continueranno a fare tutto il possibile per raggiungere tutte le persone, comprese quelle che soffrono a causa della recente distruzione della diga, che hanno urgente bisogno di assistenza salvavita, non importa dove si trovino», ha affermato Brown. «Esortiamo le autorità russe ad agire in conformità con i loro obblighi ai sensi del diritto umanitario internazionale», ha aggiunto. Sabato i funzionari nelle aree controllate dai russi hanno annunciato che il bilancio delle vittime della rottura della diga era salito a 29, mentre Kiev ha affermato che il numero di morti nel suo territorio è salito a 16, con 31 ancora dispersi. Kiev ha accusato Mosca di aver fatto saltare la diga sul fiume Dnipro, mentre la Russia ha accusato l'Ucraina.
