Svizzera

Penuria di farmaci: «Alcuni prodotti siano venduti sfusi»

Lo raccomanda da domani la task force per gli agenti terapeutici – Si tratta di un provvedimento provvisorio, che verrà revocato quando la situazione dell'approvvigionamento si sarà stabilizzata
© ALESSANDRO CRINARI
Ats
22.03.2023 12:51

Farmacie e studi medici sono invitati a prescrivere e vendere farmaci sfusi e non più in confezioni intere. Questa raccomandazione, che dovrà essere applicata da domani, è stata formulata dalla Task force per gli agenti terapeutici allo scopo di sopperire alla penuria di medicamenti.

Si tratta di un provvedimento provvisorio, che verrà revocato quando la situazione dell'approvvigionamento si sarà stabilizzata. A tal fine è stata redatta una lista contenente i principi attivi oggetto della misura, indica una nota diramata dall'Ufficio federale per l'approvvigionamento economico del Paese (UFAE).

In linea di principio i medicamenti sono dispensati nella confezione originale più piccola disponibile in base alla terapia normalmente prescritta. Sebbene la vendita sfusa sia ammessa in casi eccezionali, si tende a ricorrervi il meno possibile, precisa l'UFAE.

Attualmente, tuttavia, non sono più garantite le forniture di tutti i medicamenti in tutte le grandezze previste. Vendendo il farmaco nella confezione originale si corre quindi il rischio di dispensarne una dose maggiore rispetto a quella necessaria ai fini della terapia, spiega il comunicato.

Per i medicamenti interessati dalla penuria la task force presieduta dall'Approvvigionamento economico del Paese (AEP) raccomanda pertanto la prescrizione e la vendita sistematiche di singole unità di farmaco, se la confezione delle dimensioni giuste non è disponibile. Così facendo i medicamenti possono essere ripartiti su un maggior numero di pazienti e si evita l'eliminazione di quanto non viene usato.

Da sottolineare che la Confederazione non si pronuncia in merito alla dose da dispensare in funzione della terapia. Tale decisione è e resta di competenza dei medici. Ciò garantisce ai pazienti di ricevere la dose di cui hanno bisogno in base alla terapia prescritta. La misura non concerne invece le persone affette da disturbi o malattie croniche, visto che la loro tipologia di cura non genera rimanenze.

La vendita sfusa non è comunque praticabile per tutti i tipi di medicamenti, precisa l'UFAE: i fluidi, le pastiglie effervescenti e le compresse in contenitori multidose non sono ad esempio adeguate. Anche le confezioni del tipo «blister» (pastiglie racchiuse tra un foglio di alluminio e un involucro plastificato) vanno consegnate intere al paziente.

Quest'ultimo dovrà in ogni caso ricevere le informazioni a cui avrebbe accesso acquistando la confezione originale, come il foglietto illustrativo. Le singole unità di medicamento dovranno inoltre essere controllate ed etichettate. Tale documentazione assicura la tracciabilità del prodotto, importante in caso di ritiro dal mercato.

La Task force per gli agenti terapeutici è stata istituita a fine gennaio dopo che il Settore agenti terapeutici dell'AEP ha definito problematica la situazione sul fronte dell'approvvigionamento. Ne fanno parte rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni e dell'industria.

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