Per Roche fatturato in aumento del 10% grazie alla diagnostica anti-COVID

La pandemia ha sostenuto i conti di Roche. Infatti nei primi tre mesi dell’anno il colosso farmaceutico basilese ha registrato una crescita del fatturato del 10% a 16,45 miliardi di franchi. Dal canto loro, i ricavi dai farmaci sono aumentati del 5,3% su base annua a 11,16 miliardi, mentre quelli generati dai test e dai dispositivi di depistaggio anti-COVID-19 sono balzati del 22,1% a 5,29 miliardi, indica il gruppo renano in un comunicato stampa.
Risultati migliori delle attese
La performance complessiva, proprio grazie alla divisione Diagnostics, è stata migliore delle previsioni degli analisti interrogati dall’agenzia di stampa finanziaria AWP. Questi ultimi prevedevano un fatturato totale medio di 16,23 miliardi di franchi. L’unità Pharmaceuticals a loro avviso avrebbe contribuito con 11,50 miliardi di franchi e Diagnostics con 4,73 miliardi.
«Il gruppo Roche - spiega Filippo Fink, investment specialist della banca EFG - ha pubblicato i risultati del primo trimestre relativi alla cifra d’affari, che ha registrato un forte aumento. Le due divisioni principali del gruppo sono entrambe cresciute al di sopra delle aspettative degli analisti. Questo vale sia per la divisione Farmaceutica, sia per quella Diagnostica».
Investitori scettici
«Geograficamente - continua - da notare un forte incremento del fatturato registrato in Giappone nei primi tre mesi dell’anno, che ha segnato +57% a quota 1,3 miliardi di franchi, grazie all’incremento marcato di terapie anti-COVID. Sebbene i risultati comunicati siano stati superiori a quanto atteso, gli investitori hanno reagito negativamente. Il titolo ha registrato un calo alla borsa di Zurigo superiore al 2%, in parziale recupero in fine seduta. Lo scetticismo in Borsa è stato causato principalmente dalle disattese di alcuni farmaci prodotti recentemente. Inoltre parte dell’aumento del fatturato è da ricondurre alla produzione di farmaci anti-COVID che con ogni probabilità non si ripeterà in futuro con queste dimensioni».
«Un altro fattore che ha condizionato negativamente il titolo - rileva - è la dipendenza dai 3 medicamenti principali Avastin, Herceptin, Rituxan/MabThera, che pur in forte diminuzione condiziona ancora l’intero fatturato. Il management si era prefissato quale obiettivo di medio termine una minor dipendenza in termini di fatturato, grazie all’introduzione di nuovi farmaci di successo».
Segmenti ad alto margine
«Roche - precisa Filippo Fink - rimane in ogni caso un titolo che gli analisti considerano interessante. È una società che si focalizza all’interno del settore farmaceutico su segmenti ad alto margine. Questo le consente di registrare una crescita costante degli utili e del fatturato come anche sottolineato dal management durante la conferenza stampa. Inoltre, da decenni elargisce e registra un aumento del dividendo che, se paragonato ai rendimenti obbligazionari in franchi svizzeri, benché di recente in ripresa, rimane particolarmente interessante. In termini di valutazione Roche presenta un P/E (price/earning ratio, ossia il corso di Borsa rispetto agli utili, ndr) a 12 mesi di 16,38 volte al di sotto della media storica».
Crescita del 5% nel 2021
Per l’anno in corso la direzione limita ancora le sue ambizioni di crescita al 5% e prevede di migliorare i suoi utili di base per azione dall’1% al 5%. La distruzione del grande pacchetto di azioni al portatore acquistato da Novartis a metà dicembre per circa 19 miliardi dovrebbe contribuire per il 4,4% a questo obiettivo. Gli azionisti possono aspettarsi un ulteriore aumento del dividendo.
«Oggi è difficile dire se assisteremo a un altro aumento della domanda per i test nel quarto trimestre a causa della stagione influenzale che poi inizierà», ha affermato Severin Schwan, CEO di Roche, durante una conferenza telefonica con i giornalisti. Questa aspettativa non fa sicuramente parte dello scenario di base.
In chiusura di seduta il titolo Roche alla Borsa di Zurigo ha terminato in calo dell’1,21% a 364,30 franchi. La rivale Novartis ha perso lo 0,13% a 85,92 franchi.