Per una storia della viticoltura ticinese

MENDRISIO - Venerdì 18 marzo 2016, alle 18.15 nell'aula magna del Centro professionale del Verde di Mezzana sarà presentato il libro di Carlo Castagnola, Per una storia della viticoltura ticinese, a cura di Fabrizio Panzera, con una Postfazione di Marino Lepori Bellinzona, SalvioniEdizioni, 2015, Quaderni del "Bollettino Storico della Svizzera Italiana".
La presentazione, organizzata dall'Archivio di Stato del Canton Ticino, dal Centro professionale del Verde e dall'Azienda agraria cantonale di Mezzana, prevede dapprima una parte introduttiva, con i saluti del Direttore del DECS, Manuele Bertoli, del direttore dell'Archivio di Stato del Canton Ticino, Marco Poncioni, del direttore del Centro professionale del Verde, Pierangelo Casanova.
Seguirà poi una discussione sul passato e sul presente della viticoltura ticinese, e un ricordo della figura di Carlo Castagnola, con gli interventi di: Fabrizio Panzera, dell'Università degli Studi di Milano, Marino Lepori, dell'Archivio di Stato del Canton Ticino, Mauro Jermini, di Agroscope Cadenazzo, Raffaella Castagnola, dell'Università di Zurigo.
La serata si concluderà con un rinfresco, accompagnato dai vini dell'Azienda agraria cantonale di Mezzana.
Carlo Castagnola (1925-2000), dopo essersi diplomato come ingegnere agronomo alla Scuola politecnica federale di Zurigo, iniziò la sua attività presso l'Ecole supérieure de viticulture di Losanna. Rientrato nel Ticino, occupò poi per vari anni la carica d'insegnante alla Scuola agraria cantonale di Mezzana e di caposervizio della viticoltura del Cantone. Alla metà degli anni Cinquanta conseguì, unico allora in tutta la Svizzera, il dottorato in enologia. Nel 1958 fu chiamato a dirigere la Cantina sociale di Giubiasco, della quale restò alla guida fino al 1985. Carlo Castagnola dedicò gli ultimi anni della sua vita a raccogliere, attraverso un minuzioso lavoro di spoglio, una grande mole di testimonianze sulla storia della viticoltura ticinese, partendo da quelle medievali e della prima età moderna per poi giungere a quelle di fine Ottocento e della prima metà del Novecento.
Leggendo le oltre 150 pagine di questo volume veniamo così a conoscere come veniva coltivata la vite, quali erano i vitigni più diffusi, in che modo si procedeva alla vinificazione e quali erano i metodi di conservazione del vino. Lo studio di Castagnola ci informa inoltre sui problemi che i nostri viticoltori dovettero affrontare nelle varie epoche, sulle malattie che rovinarono i nostri vigneti nel XIX secolo e quindi sulla nascita di una moderna viticoltura. Il libro - ricco di dati e informazioni, ma anche di curiosità e di personaggi- si conclude infine, spiegando i motivi che nel corso degli ultimi cento anni hanno portato alla ricostruzione dei nostri vigneti e infine all'affermazione e al definitivo successo del Merlot.
La ricerca (rimasta sino ad oggi inedita) di Carlo Castagnola è completata da una Postfazione di Marino Lepori, collaboratore scientifico dell'Archivio di Stato del Cantone Ticino, che ricostruisce in maniera efficace l'evoluzione della nostra viticoltura dagli anni Cinquanta del secolo scorso fino ai giorni nostri. Il libro che sarà presentato il prossimo 18 marzo a Mezzana, rappresenta uno studio complessivo sul passato e sul presente della viticoltura ticinese, che non si limita ad arricchire le nostre conoscenze in questo specifico settore, ma ci consente pure di cogliere momenti importanti della storia economica e sociale del nostro Paese. Sarà perciò senz'altro apprezzato non solo dagli addetti ai lavori e dagli storici, ma anche da tutti coloro che desiderano conoscere le vicende della nostra terra.