Perché le Hawaii, presto, potrebbero essere «al buio»?

Parte delle Hawaii, presto, potrebbe essere al buio. Che cosa sta succedendo? Negli ultimi tempi sembrerebbe non esserci pace per le famosissime isole statunitensi, paradiso per gli amanti del surf e non solo. Lo scorso agosto, un vasto incendio sull'isola di Maui aveva raso al suolo la cittadina di Lahaina, causando la morte di oltre 100 persone. All'origine della tragedia, secondo la contea, ci sarebbe stata la Hawaiian Electric, la società accusata di aver dato origine, con le sue linee elettriche, ai roghi che hanno devastato parte dell'isola. A fine agosto, dunque, Maui aveva intrapreso un'azione legale, accusando il gruppo di non aver mantenuto il suo sistema in modo adeguato durante la tempesta di vento. Secondo le indagini, infatti, gli incendi erano nati da scintille sprigionatesi dai pali della luce che una volta caduti, a contatto con la vegetazione, complice il forte vento, avevano invaso l'intera Lahaina.
Parliamo di agosto, certo. Ma i problemi che le isole stanno affrontando ora, in qualche modo, sono collegati. L'isola principale di Hawaii, infatti, è a rischio blackout fino alla fine di aprile. Il motivo? Le grandi centrali elettriche sono rotte o in manutenzione. E ancora una volta, insomma, il dito è stato puntato contro la Hawaiian Electric. La società, ieri, ha chiesto ai suoi clienti sull'isola di ridurre o modificare l'uso dell'elettricità nel corso del prossimo mese. Misure, queste, che riguardano anche hotel, resort e grandi rivenditori. Con conseguenze che, va da sé, andrebbero a intaccare il turismo sulle isole.
Nello specifico, infatti, al momento il più grande dei generatori di elettricità di Hawaii è stato disattivato per problemi meccanici. Tradotto: un terzo della domanda di elettricità sull'isola non può essere garantito. L'unica soluzione, dunque, resta quella di ridurre l'uso dell'elettricità. In un comunicato, la Hawaiian Electric, infatti, ha dichiarato di «star utilizzando le risorse di tutta l'azienda e di star lavorando con i suoi produttori indipendenti di energia elettrica per riportare le unità al pieno servizio il prima possibile».
Ma non è tutto. Sì, perché dietro a questi problemi si nascondono anche delle questioni legate all'ambiente. In particolare, la Hawaiian Electric, secondo quanto rivela Bloomberg, avrebbe lottato da tempo per scongiurare i blackout, fornendosi di maggiore energia solare ed eolica. Le Hawaii, infatti, si sono preposte l'obiettivo di chiudere le centrali elettriche alimentate a petrolio, sostituendole con fonti di «energia pulita» entro il 2045. E la situazione attuale, caratterizzata dai guasti di diversi generatori alimentati a petrolio, potrebbe solo accelerarne i tempi. Non lasciando Hawaii al buio.